Cernusco: cittadinanza all'Arma dei CC Ma il regolamento non prevede gli Enti
Nella serata odierna, di giovedì 31 agosto, il Consiglio comunale si appresta a discutere e, secondo le intenzioni del gruppo di maggioranza, ad approvare il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri. L’argomento è stato iscritto all’ordine del giorno della convocazione della seduta consiliare. Ma sulla legittimità dell’atto si leva più di qualche dubbio. Il paradosso è che si arriverebbe a conferire la cittadinanza onoraria a un organo dello Stato che tutela la legalità e l’ordine attraverso una procedura irregolare. E l’amministrazione comunale rischia di rimediare un’altra brutta figura istituzionale.
La notizia di voler conferire la cittadinanza onoraria ai Carabinieri era già stata preannunciata nell’ultima riunione del Consiglio, il 26 luglio, per voce del sindaco Gennaro Toto [clicca QUI]. Il 18 agosto invece la Giunta ha voluto “esprimere il proprio consenso al conferimento da parte del Consiglio Comunale della cittadinanza onoraria del Comune di Cernusco Lombardone all’Arma dei Carabinieri”. La delibera di Giunta è stato un atto superfluo, non previsto dal Regolamento comunale, dal valore meramente politico e senza effetti.
Questa la motivazione nel deliberato di Giunta di un paio di settimane fa: “Quale segno di riconoscenza per la meritoria, pluridecennale attività svolta con umana disponibilità, competenza e professionalità a servizio della Comunità Cernuschese, nonché per la funzione sociale che l’intera Arma dei Carabinieri riveste nel supremo interesse della difesa e della sicurezza dell’Italia e dei suoi cittadini”.
Nelle premesse della delibera del 18 agosto viene inoltre considerato “che si intende sancire l’appartenenza dell’Arma dei Carabinieri alla famiglia cernuschese, riconoscendo il grande lavoro svolto nel più ampio rispetto dei principi della Benemerita e della sua protettrice Virgo Fidelis, per essere punto di riferimento dove trovare disponibilità, conforto, aiuto ed amicizia”.
Tutta concentrata nel fare leva sull’inebriante lessico patriottico e pseudo-religioso, la Giunta si è forse dimenticata di fare i conti con l’unico riferimento che avrebbe dovuto prendere in esame. Il Regolamento comunale è chiaro e non lascia spazio ad interpretazioni di altro genere. La cittadinanza onoraria a Cernusco Lombardone può essere riconosciuta solo a persone fisiche. Enti, istituzioni, organizzazioni di ogni sorta non sono ricompresi tra i potenziali beneficiari del titolo onorifico.
“La concessione della cittadinanza onoraria concretizza una manifestazione di riconoscimento o di gratitudine da parte del Comune di Cernusco Lombardone nei confronti di una persona in virtù di particolari benemerenze acquisite in campo culturale, scientifico, sociale, religioso, umanitario o politico o per altre rilevanti motivazioni”. Questo è l’articolo 1, al comma 2 di un Regolamento datato 2005 e piuttosto essenziale, composto da appena 6 articoli. Per leggerlo tutto ce la si cava con un paio di paginette.
Non c’è scampo. L’articolo 1, che sovrintende tutti gli altri, specifica che l’attribuzione può avvenire nei confronti di “una persona”. Dopo aver chiarito questo aspetto, l’articolo 2 si concentra invece sui meriti e sugli attributi che tali singole persone debbano possedere per essere considerati “cernuschesi onorari”. Il comma 1 del secondo articolo evidenzia che tali persone debbano avere un particolare legame con la comunità locale di Cernusco, indipendentemente dalla propria nazionalità, italiana o straniera. L’essere legati al paese brianzolo non costituisce tuttavia un discrimine. Il comma 2 dell’articolo 2 disciplina infatti che la cittadinanza onoraria possa essere conferita a “personalità che assurgano al ruolo di esemplari difensori dei diritti umani, della pace e della libertà”, dunque al netto di un effetto diretto e particolare su Cernusco.
Il termine “personalità” del comma 2 non può essere inteso come sostantivo collettivo o comunque che rappresenti una moltitudine. Sia perché la ratio dell’articolo 2 è di chiarire il legame o meno con Cernusco per avere la cittadinanza onoraria sia perché l’articolo 1 e poi ancora l’articolo 3 non pongono alternative. Questo dice l’articolo 3: “La proposta di concessione della cittadinanza onoraria deve contenere l’indicazione della persona proposta per l’onorificenza”.
Sulla delibera di Giunta il parere favorevole di regolarità tecnica è stato firmato dalla Responsabile dell’Area Finanziaria del Comune, al posto della titolare dell’Area Affari generali che di base ha competenza su questo genere di atti.
Il Consiglio comunale di stasera è stato convocato appositamente per l’argomento della cittadinanza onoraria ai Carabinieri. La Giunta Toto lo voleva fare prima del concerto della Fanfara a del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, organizzato dal Comune a Cernusco per l’8 settembre, alle ore 20.30. L’avviso dell’evento apparso sul sito internet comunale dettaglia che in quell’occasione avverrebbe un momento simbolico di consegna della cittadinanza onoraria. Che ora rischia di essere macchiato dalle polemiche dei giorni precedenti.
Il Consiglio comunale del resto ha come soli altri punti all’ordine del giorno la decadenza della consigliera Daniela Fiocchi [clicca QUI] e un’interpellanza della minoranza sulla situazione di sottorganico della Polizia locale, un Ufficio – anche più in generale – in sofferenza. Da quando l’agente Lino De Vito si è trasferito professionalmente a Brivio, Cernusco ha un vigile in meno e la procedura non può essere avviata finché la Giunta non approva il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione). Arrivati all’ultimo trimestre dell’anno, la Giunta ancora non ha votato l’atto che tra le altre cose regola le assunzioni, con dei vincoli e dei riflessi dunque sulle procedure da mettere in atto per rimediare alle carenze di personale negli Uffici. Per quanto il tema sia rilevante, poteva tranquillamente essere affrontato più avanti.
Dunque la cittadinanza onoraria ai Carabinieri è stato il motivo di questa convocazione agostana del Consiglio comunale. Sarà interessante capire dal segretario comunale come giustificherà la regolarità dell’atto e vedere se i consiglieri comunali – che dovrebbero esprimersi innanzitutto secondo coscienza – si ostineranno davvero a votare a favore, nonostante la palese illegittimità della delibera.
La Giunta Toto in due anni dall’insediamento ha già promosso due cittadinanze onorarie, entrambe di ostentazione patriottica e militare. La prima nel settembre del 2022, in onore al Milite Ignoto [clicca QUI]. L’altra è quella che ci si appropinqua a discutere in aula stasera, a favore dell’Arma dei Carabinieri, per cui ci vorrebbe un miracolo della Virgo Fidelis per non provocare un forte scontro in Consiglio comunale e per non imbarazzare la maggioranza e il segretario comunale, che potrebbe essere richiamato al suo ruolo di consulenza e assistenza in ordine alla conformità dell’azione amministrativa.
La notizia di voler conferire la cittadinanza onoraria ai Carabinieri era già stata preannunciata nell’ultima riunione del Consiglio, il 26 luglio, per voce del sindaco Gennaro Toto [clicca QUI]. Il 18 agosto invece la Giunta ha voluto “esprimere il proprio consenso al conferimento da parte del Consiglio Comunale della cittadinanza onoraria del Comune di Cernusco Lombardone all’Arma dei Carabinieri”. La delibera di Giunta è stato un atto superfluo, non previsto dal Regolamento comunale, dal valore meramente politico e senza effetti.
Questa la motivazione nel deliberato di Giunta di un paio di settimane fa: “Quale segno di riconoscenza per la meritoria, pluridecennale attività svolta con umana disponibilità, competenza e professionalità a servizio della Comunità Cernuschese, nonché per la funzione sociale che l’intera Arma dei Carabinieri riveste nel supremo interesse della difesa e della sicurezza dell’Italia e dei suoi cittadini”.
Nelle premesse della delibera del 18 agosto viene inoltre considerato “che si intende sancire l’appartenenza dell’Arma dei Carabinieri alla famiglia cernuschese, riconoscendo il grande lavoro svolto nel più ampio rispetto dei principi della Benemerita e della sua protettrice Virgo Fidelis, per essere punto di riferimento dove trovare disponibilità, conforto, aiuto ed amicizia”.
Tutta concentrata nel fare leva sull’inebriante lessico patriottico e pseudo-religioso, la Giunta si è forse dimenticata di fare i conti con l’unico riferimento che avrebbe dovuto prendere in esame. Il Regolamento comunale è chiaro e non lascia spazio ad interpretazioni di altro genere. La cittadinanza onoraria a Cernusco Lombardone può essere riconosciuta solo a persone fisiche. Enti, istituzioni, organizzazioni di ogni sorta non sono ricompresi tra i potenziali beneficiari del titolo onorifico.
“La concessione della cittadinanza onoraria concretizza una manifestazione di riconoscimento o di gratitudine da parte del Comune di Cernusco Lombardone nei confronti di una persona in virtù di particolari benemerenze acquisite in campo culturale, scientifico, sociale, religioso, umanitario o politico o per altre rilevanti motivazioni”. Questo è l’articolo 1, al comma 2 di un Regolamento datato 2005 e piuttosto essenziale, composto da appena 6 articoli. Per leggerlo tutto ce la si cava con un paio di paginette.
Non c’è scampo. L’articolo 1, che sovrintende tutti gli altri, specifica che l’attribuzione può avvenire nei confronti di “una persona”. Dopo aver chiarito questo aspetto, l’articolo 2 si concentra invece sui meriti e sugli attributi che tali singole persone debbano possedere per essere considerati “cernuschesi onorari”. Il comma 1 del secondo articolo evidenzia che tali persone debbano avere un particolare legame con la comunità locale di Cernusco, indipendentemente dalla propria nazionalità, italiana o straniera. L’essere legati al paese brianzolo non costituisce tuttavia un discrimine. Il comma 2 dell’articolo 2 disciplina infatti che la cittadinanza onoraria possa essere conferita a “personalità che assurgano al ruolo di esemplari difensori dei diritti umani, della pace e della libertà”, dunque al netto di un effetto diretto e particolare su Cernusco.
Il termine “personalità” del comma 2 non può essere inteso come sostantivo collettivo o comunque che rappresenti una moltitudine. Sia perché la ratio dell’articolo 2 è di chiarire il legame o meno con Cernusco per avere la cittadinanza onoraria sia perché l’articolo 1 e poi ancora l’articolo 3 non pongono alternative. Questo dice l’articolo 3: “La proposta di concessione della cittadinanza onoraria deve contenere l’indicazione della persona proposta per l’onorificenza”.
Sulla delibera di Giunta il parere favorevole di regolarità tecnica è stato firmato dalla Responsabile dell’Area Finanziaria del Comune, al posto della titolare dell’Area Affari generali che di base ha competenza su questo genere di atti.
Il Consiglio comunale di stasera è stato convocato appositamente per l’argomento della cittadinanza onoraria ai Carabinieri. La Giunta Toto lo voleva fare prima del concerto della Fanfara a del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, organizzato dal Comune a Cernusco per l’8 settembre, alle ore 20.30. L’avviso dell’evento apparso sul sito internet comunale dettaglia che in quell’occasione avverrebbe un momento simbolico di consegna della cittadinanza onoraria. Che ora rischia di essere macchiato dalle polemiche dei giorni precedenti.
Il Consiglio comunale del resto ha come soli altri punti all’ordine del giorno la decadenza della consigliera Daniela Fiocchi [clicca QUI] e un’interpellanza della minoranza sulla situazione di sottorganico della Polizia locale, un Ufficio – anche più in generale – in sofferenza. Da quando l’agente Lino De Vito si è trasferito professionalmente a Brivio, Cernusco ha un vigile in meno e la procedura non può essere avviata finché la Giunta non approva il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione). Arrivati all’ultimo trimestre dell’anno, la Giunta ancora non ha votato l’atto che tra le altre cose regola le assunzioni, con dei vincoli e dei riflessi dunque sulle procedure da mettere in atto per rimediare alle carenze di personale negli Uffici. Per quanto il tema sia rilevante, poteva tranquillamente essere affrontato più avanti.
Dunque la cittadinanza onoraria ai Carabinieri è stato il motivo di questa convocazione agostana del Consiglio comunale. Sarà interessante capire dal segretario comunale come giustificherà la regolarità dell’atto e vedere se i consiglieri comunali – che dovrebbero esprimersi innanzitutto secondo coscienza – si ostineranno davvero a votare a favore, nonostante la palese illegittimità della delibera.
La Giunta Toto in due anni dall’insediamento ha già promosso due cittadinanze onorarie, entrambe di ostentazione patriottica e militare. La prima nel settembre del 2022, in onore al Milite Ignoto [clicca QUI]. L’altra è quella che ci si appropinqua a discutere in aula stasera, a favore dell’Arma dei Carabinieri, per cui ci vorrebbe un miracolo della Virgo Fidelis per non provocare un forte scontro in Consiglio comunale e per non imbarazzare la maggioranza e il segretario comunale, che potrebbe essere richiamato al suo ruolo di consulenza e assistenza in ordine alla conformità dell’azione amministrativa.
Marco Pessina