S.Maria: il consiglio revoca la cittadinanza a Mussolini
In un clima di forte significato storico e civile, il Consiglio Comunale di Santa Maria Hoè, riunitosi giovedì 24 aprile, ha votato all’unanimità la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Una decisione fortemente simbolica, adottata alla vigilia del 25 aprile, Festa della Liberazione, che arriva a cento anni esatti dall’assegnazione originaria, deliberata dall'allora Consiglio Comunale il 21 maggio 1924.

Il provvedimento, promosso su proposta dell'ANPI Brianza Meratese, non intende riscrivere la storia ma, come specificato da Fulvio Magni, Esponente del Direttivo ANPI Brianza Meratese, "vuole essere un risarcimento, anche se tardivo, a tutti coloro che hanno lottato e vinto per sradicare il putrefatto bubbone del fascismo, permettendo agli italiani di vivere in un contesto di libertà". "Oggi – ha dichiarato il sindaco Efrem Brambilla – andiamo a revocare la cittadinanza a Benito Mussolini, un provvedimento simbolico che fu preso da molti comuni durante il ventennio fascista. Una delibera, la nostra, presa con un forte significato per quel che è il 25 aprile".

All’interno della seduta, a cui erano assenti solo i consiglieri Saverio Morisi e Angelica De Cani, il Sindaco ha dato la parola a Magni per ripercorrere il contesto storico in cui, nel 1924, numerosi comuni italiani conferirono la cittadinanza onoraria a Mussolini. "Fu uno degli anni più bui del ventennio" ha ricordato l'esponente di ANPI. "A seguito della Legge Acerbo ad aprile si svolsero elezioni segnate da violenza e repressione, culminate poi, a giugno, nel rapimento e assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Un atto che, dopo una breve crisi istituzionale, segnò la definitiva affermazione della dittatura. In quel clima venne conferita in diversi Comuni la cittadinanza onoraria al dittatore fascista. Ringrazio nuovamente il Sindaco e tutta l'Amministrazione per aver preso questo provvedimento nel rimuovere quella che spero tutti noi riteniamo una vergogna". La revoca della cittadinanza è stata approvata con voto unanime.

Il Consiglio Comunale è poi proseguito con l'approvazione all’unanimità di due delibere di carattere tecnico-amministrativo. La prima ha riguardato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2024, conclusosi con un avanzo di amministrazione pari a circa 1.300.000 euro, di cui un milione di parte corrente e circa 100.000 euro di parte vincolata. Il parere del revisore dei conti ha confermato il rispetto degli equilibri di bilancio e la solidità dei principali indicatori economici. Il secondo provvedimento ha interessato una variazione al bilancio di previsione 2025-2027. Tra le modifiche principali: una riduzione di 6.500 euro nelle spese per lo staff del sindaco, l'incremento di quasi 5.000 euro destinati ad attività ricreative e culturali in programma nei prossimi mesi a Santa Maria Hoè – con l’obiettivo di incentivare la partecipazione alla vita del paese da parte di cittadini e visitatori – e un'aggiunta di 700 euro per incarichi tecnici finalizzati all’aggiornamento dello stato di sicurezza degli edifici pubblici.
Una seduta intensa, dunque, che ha saputo unire la gestione amministrativa quotidiana alla memoria storica e ai valori della democrazia, proprio alla vigilia di una delle ricorrenze più sentite nella storia repubblicana italiana.

Il provvedimento, promosso su proposta dell'ANPI Brianza Meratese, non intende riscrivere la storia ma, come specificato da Fulvio Magni, Esponente del Direttivo ANPI Brianza Meratese, "vuole essere un risarcimento, anche se tardivo, a tutti coloro che hanno lottato e vinto per sradicare il putrefatto bubbone del fascismo, permettendo agli italiani di vivere in un contesto di libertà". "Oggi – ha dichiarato il sindaco Efrem Brambilla – andiamo a revocare la cittadinanza a Benito Mussolini, un provvedimento simbolico che fu preso da molti comuni durante il ventennio fascista. Una delibera, la nostra, presa con un forte significato per quel che è il 25 aprile".

All’interno della seduta, a cui erano assenti solo i consiglieri Saverio Morisi e Angelica De Cani, il Sindaco ha dato la parola a Magni per ripercorrere il contesto storico in cui, nel 1924, numerosi comuni italiani conferirono la cittadinanza onoraria a Mussolini. "Fu uno degli anni più bui del ventennio" ha ricordato l'esponente di ANPI. "A seguito della Legge Acerbo ad aprile si svolsero elezioni segnate da violenza e repressione, culminate poi, a giugno, nel rapimento e assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Un atto che, dopo una breve crisi istituzionale, segnò la definitiva affermazione della dittatura. In quel clima venne conferita in diversi Comuni la cittadinanza onoraria al dittatore fascista. Ringrazio nuovamente il Sindaco e tutta l'Amministrazione per aver preso questo provvedimento nel rimuovere quella che spero tutti noi riteniamo una vergogna". La revoca della cittadinanza è stata approvata con voto unanime.

Il Consiglio Comunale è poi proseguito con l'approvazione all’unanimità di due delibere di carattere tecnico-amministrativo. La prima ha riguardato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2024, conclusosi con un avanzo di amministrazione pari a circa 1.300.000 euro, di cui un milione di parte corrente e circa 100.000 euro di parte vincolata. Il parere del revisore dei conti ha confermato il rispetto degli equilibri di bilancio e la solidità dei principali indicatori economici. Il secondo provvedimento ha interessato una variazione al bilancio di previsione 2025-2027. Tra le modifiche principali: una riduzione di 6.500 euro nelle spese per lo staff del sindaco, l'incremento di quasi 5.000 euro destinati ad attività ricreative e culturali in programma nei prossimi mesi a Santa Maria Hoè – con l’obiettivo di incentivare la partecipazione alla vita del paese da parte di cittadini e visitatori – e un'aggiunta di 700 euro per incarichi tecnici finalizzati all’aggiornamento dello stato di sicurezza degli edifici pubblici.
Una seduta intensa, dunque, che ha saputo unire la gestione amministrativa quotidiana alla memoria storica e ai valori della democrazia, proprio alla vigilia di una delle ricorrenze più sentite nella storia repubblicana italiana.
INTERVISTA AL SINDACO EFREM BRAMBILLA
Santa Maria Hoè è stata tra i primi comuni a revocare la cittadinanza Mussolini. Perchè si è sentito di accogliere, al momento in solitaria, questa proposta?
ANPI ha fatto richiesta di accesso agli atti ed ha visionato i documenti originali della cittadinanza onoraria assegnata a “Sua Eccellenza l’On Mussolini Presidente del Consiglio dei Ministri e Duce del Fascismo”. ANPI ha immediatamente richiesto che venisse revocata in consiglio comunale di Santa Maria Hoè. Già le motivazioni di ANPI erano fondate. Per quanto mi riguarda la cittadinanza onoraria di Santa Maria Hoè andrebbe assegnata a chi si è distinto il suo impegno per le sue opere per il nostro, l’individuo deve essere legato in qualche modo alla nostra municipalità. Mussolini non solo non venne a ritirare la cittadinanza ma non passò mai nella sua vita a Santa Maria Hoè. Ci sono altre persone che in qualche modo meritavano o meritano la cittadinanza onoraria più di Mussolini per quello che hanno fatto per il territorio di Santa Maria Hoè, anche persone più semplici e meno note che hanno fatto davvero qualcosa per il nostro Comune.
La cittadinanza fu data da tutti i Comuni indistintamente e fu un mero atto dal significato esclusivamente simbolico e politico. Oggi portando in consiglio la revoca si riportano alla luce questi atti e si fa un gesto altrettanto simbolico in occasione del 25 aprile, la ricorrenza della sconfitta militare e politica del fascismo. Questo è l’epilogo della storia, 101 anni dopo. La storia va avanti e proprio perché quegli atti non vengono dimenticati se ne fanno altri conseguenti. Le delibere del 1924 resteranno per sempre agli atti, non stiamo cancellando la storia, ma esattamente al contrario facciamo conoscere qualcosa che si era completamente dimenticato. Il nostro consiglio comunale sarà importante, avrà un significato storico. La cittadinanza a Mussolini venne data da tutti il 21 maggio in occasione del 24 maggio, noi faremo la delibera di revoca il 24 aprile in occasione del 25 aprile. Anche i nostri Comuni fanno la storia, non vanno sottovalutati, la storia non si svolge solo nella capitale di uno Stato, anzi. In occasione del 25 aprile porterò in consiglio questa delibera, il 25 aprile ha anche un significato profondo che arriva sino ad oggi di sostegno alla democrazia, dove il popolo comanda e l’opposizione alla possibilità di affermazione di qualsivoglia regime autoritario, in cui un dittatore impone a tutti la sua volontà. Non è l’unico valore di questa giornata, ma per me è tra i più significativi.
Mi permetto di raccontare questi aneddoti che riguardano Santa Maria Hoè e fascismo:
1. Nel 1928 il regime fascista sopprime lo storico Comune di Santa Maria Hoè e lo accorpa insieme ad altri 3 comuni. Il fascismo crea Santa Maria di Rovagnate.
2. Il regime chiedeva ai Podestà dei comuni italiani di intitolare vie e piazze ad antichi eroi romani, ai navigatori, alle città dell'antichità romana, prima fra tutte Roma.
Il podestà di Santa Maria di Rovagnate, nuovo comune istituito dal regime, Ulisse geom. Agostoni decise, nel 1931, di cambiare l'antico nome della Corsia del Mercato di Santa Maria Hoè con quello di Roma.
Ma contrariamente alle sue aspettative la Regia Prefettura, al quale la decisione venne sottoposta per l'approvazione, lo bloccava in quanto la Corsia del Mercato rappresentava una insostituibile memoria storica tradizionale molto importante e significativa per il paese di Santa Maria Hoè.
Quindi era pregato di lasciar stare il nome della Corsia del Mercato e doveva cercarsi un'altra via da intitolare a Roma.
Il podestà dovette ottemperare a quanto disposto dalla Regia Prefettura e la Corsia del Mercato rimase tale.
Via Roma venne poi istituita in frazione Bosco.
3. Nell'agosto del 1941, muore in un incidente aereo Bruno Mussolini figlio del Duce. Per lui era stato eretto un monumento a Santa Maria Hoè nella piazza del mercato. Appena viene sconfitto il fascismo, nell'aprile del 1945, i ragazzi del paese, fanno a gara per demolire il monumento.
Come stanno reagendo le persone? Si aspettava tali reazioni?
Come in passato non tutti erano d’accordo nel dare la cittadinanza a Benito Mussolini oggi non tutti sono d’accordo nel revocargliela. Commenti e reazioni sono arrivati soprattutto da persone che non sono cittadini del Comune Santa Maria Hoè, questo argomento ha avuto un interesse che va oltre i confini del nostro territorio, pertanto questo dibattito è di fatto fuori da quello che è il contesto comunale. Premesso che io rispetto le opinioni di tutti. Ci sono moltissime persone che stimano ancora Benito Mussolini e lo ritengono un simbolo. Mussolini ha creato una “religione civile” e ha delineato nel dettaglio un’identità nazionale che fino ai suoi tempi era solo accentata. Al contempo ha aperto un processo di eliminazione delle differenze culturali che arricchivano questo paese, ha soppresso le autonomie locali, ha accentrato il potere nella capitale, ha violato a più riprese i diritti civili e politici dei cittadini, ha imposto politiche di italianizzazione forzata, ha soffocato le iniziative individuali statalizzando il più possibile qualsiasi cosa, ha ostacolato la libertà di associazione (alla fine resteranno di fatto le associazioni fasciste e Azione Cattolica), ha eliminato l’insegnamento delle lingue straniere nelle scuole... È anche vero però che tutto questo è avvenuto con un sostanziale rispetto delle regole dello Statuto Albertino, la costituzione dell’epoca. È evidente che non sono le regole la soluzione per la creazione una società migliore. Oggi si parla molto degli effetti positivi delle politiche del fascismo che sono fiorite nella società sino ad oggi. Ma poco si parla di quelle negative che sono fiorite altrettanto e si vedono ancora oggi nella società. Ci sono commenti di disapprovazione alla revoca della cittadinanza e tra questi abbiamo letto anche dei commenti di apprezzamento e stima nei confronti del Duce. Però abbiamo notato anche delle persone che sostengono la scelta della revoca, non sono poche, sono la maggioranza, alcune si sono fatte sentire, altre sono più silenziose. Alcune non pensavano nemmeno che ci fosse questa cittadinanza a Santa Maria Hoè, altre sono stupite nel vedere che ci siano commenti contro la revoca della cittadinanza a Benito Mussolini. Sinceramente me lo aspettavo e mi aspettavo tutte queste reazioni in questo modo, ormai conosco l’orientamento della società.
Io non sono qui per fare “l’amico di tutti” o il Sindaco delle scelte scontate e di comodo, acchiappa consensi, penso che ormai si sia capito…
Voi Sindaci avete mai avuto dei confronti sulla revoca di questa cittadinanza?
A me è solo arrivata la proposta di Anpi. Mai nessun Sindaco mi ha chiamato per questo. Ma non ci trovo niente di male. Ogni Sindaco deve governare il suo territorio come ritiene più giusto. Non sarebbe corretto secondo me che si arrivasse alla revoca di queste cittadinanze come si è arrivati alla loro istituzione, ovvero con “cordate” di Sindaci, che portano in consiglio tutti la medesima cosa. Inoltre nessuno deve sentirsi costretto a farlo. Invece è molto positivo che tali scelte partano dal basso e con una vera convinzione, come in questo caso, dove un’associazione fa una ricerca e una richiesta, l’Amministrazione fa le sue valutazioni senza pressioni di sorta.
Il Sindaco di Santa Maria ha dimostrato sensibilità e senso civico non comune, purtroppo i personaggi pubblici sono soggetti a critiche, gli insulti invece sono espressione diel vuoto mentale di chi gli esprime, non si deve permettere a questi poveracci di diventare un problema.
Ben inteso i pareri espressi civilmente vanno rispettati, ho notato comunque una inesistente conoscenza della storia leggendo alcuni scritti, ci sono stati pareri corretti e positivi.
Come scritto nel mio comunicato si ratta di cancellare una vergogna rimasta per 101 anni negli archivi dei comuni, oltre a risarcire chi ha lottato per la nostra libertà.
Purtroppo il benaltrismo imperversa, spero che questa iniziativa sia da sprone per i sindaci del nostro territorio,; a Monza e altri comuni del milanese la revoca è stata votata anni orsono.Fulvio Magni
LA TRADUZIONE DELLA DELIBERA DEL 21 MAGGIO 1924
Comune di S. Maria Hoè:
Estratto del Verbale relativo alla Deliberazione del 21 Maggio 1924 in seduta pubblica.
Consiglieri presenti: 11 Consiglieri assenti: 4
Oggetto: Conferimento della cittadinaza Onoraria all'Onorevole Mussolini.
Per acclamazione ed a pieni voti, viene affrontato il seguente ordine del giorno proposto dal Presidente
Il Consiglio Comunale
di S. Maria Hoè, composto quasi interamente da combattenti, ritenendo doveroso attestare la propria riconoscenza
a Colui che ha saputo rivalutare la Vittoria e rendere rispettato il Tricolore, entro e fuori i confini della Patria, conferisce a
Sua Eccellenza l'Onorevole Mussolini, Presidente del Consiglio dei Ministri e Duce del Fascismo, nella patriottica ricorrenza
del 24 maggio, la cittadinanza Onoraria.
Il Presidente Agostoni Luigi
Il Membro Anziano Pizzagalli Angelo
Il Segretario Bonfanti G.
N. 171 Gabinetto
Visto, con invito a trasmettere subito altra Copia della presente.
Lecco li 4 Giugno 1924
Il Sotto Prefetto
M.Pen.