“Identità Fluenti”, il nuovo progetto dell'Ecomuseo Adda
“Identità Fluenti”, un nuovo progetto di valorizzazione territoriale studiato dall'Ecomuseo Adda di Leonardo, in collaborazione con Garden65, che attraverserà i nove Comuni soci per promuovere la cultura e il turismo locale in modo innovativo e accessibile a tutti.
L'iniziativa è stata presentata nella mattinata di martedì 18 febbraio dal presidente dell'Ecomuseo
Gianfranco Brivio, dal referente scientifico Cristian Bonomi e dalla storica dell'arte e progettista culturale di Garden65, nonché dirigente del progetto Annalisa Ferraro. Un programma che risponde a due esigenze della realtà: il coinvolgimento della comunità dei nove enti soci, provenienti da quattro province diverse, per creare un archivio di pubblica memoria dei paesi interessati e, in secondo luogo, l'indicazione di punti di soglia, luoghi strategici su cui intervenire per segnalare e caratterizzare l’ingresso all’area ecomuseale.
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Il primo passo per documentare il territorio sarà quello di raccogliere, durante un incontro pubblico che si terrà in ogni paese, ricordi, esperienze, conoscenze e tradizioni, dove verrà definito il patrimonio materiale e immateriale da valorizzare per dar vita ad una Mappa di Comunità di ogni Comune. Le nove Mappe saranno come pezzi di un puzzle che andranno ad unirsi per creare una grande Mappa di Comunità dell’Ecomuseo. Fondamentale sarà dunque la partecipazione dei cittadini, che con i loro aneddoti e racconti forniranno i dati necessari all'illustratrice Silvia Marinelli, che si occuperà di disegnare i documenti.
In secondo luogo, le Amministrazioni locali evidenzieranno i luoghi soglia identificativi dell’Ecomuseo, in cui saranno realizzate quattro installazioni d’arte contemporanea, curate dall'artista Jasmine Pignatelli. Un'opera d'arte diffusa, che porterà ad una riflessione artistica sulla calligrafia del fiume e di Leonardo. Verranno istallati inoltre totem digitali o analogici che daranno accesso alle Mappe di Comunità, che saranno disponibili direttamente dal sito dell'Ecomuseo o dall'app che verrà resa accessibile su tutti i dispositivi digitali e costantemente aggiornata. Infine, verranno realizzate interviste individuali con figure rappresentative dei vari enti per creare spot e video che verranno divulgati sui canali disponibili. Saranno così diversi gli elementi non invadenti e conformi all'ambiente circostante che permetteranno ai visitatori di percepirsi in un ambiente museale, pur trovandosi all'esterno e non rinchiusi fra quattro pareti.
Il progetto è finanziato dal bando InnovaCultura di Regione Lombardia per 285.048 euro e con il contributo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, ed è già nelle prime fasi di attivazione con i primi due incontri pubblici, a Paderno il 21 e a Imbersago il 23 febbraio, per raccogliere le specificità che saranno riflesso di un patrimonio collettivo. “Abbiamo deciso di rispondere alle esigenze scientifiche e tecniche con un tocco di creatività, coinvolgendo i cittadini e artisti per trasformare strumenti prettamente divulgativi, in metodi efficaci di comunicazione e promozione del territorio, aggiungendo ad una descrizione didascalica, una visione più emozionale ed empatica per connettere le persone e il territorio” ha spiegato Ferraro.
Un percorso che intende raccontare le identità dei singoli comuni attraverso l'unico ente aggregante rappresentato dall'Ecomuseo, che verrà reso un “brand” appetibile, per attirare un turismo sostenibile e lento.
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Gianfranco Brivio, dal referente scientifico Cristian Bonomi e dalla storica dell'arte e progettista culturale di Garden65, nonché dirigente del progetto Annalisa Ferraro. Un programma che risponde a due esigenze della realtà: il coinvolgimento della comunità dei nove enti soci, provenienti da quattro province diverse, per creare un archivio di pubblica memoria dei paesi interessati e, in secondo luogo, l'indicazione di punti di soglia, luoghi strategici su cui intervenire per segnalare e caratterizzare l’ingresso all’area ecomuseale.
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Gianfranco Brivio, Annalisa Ferrario, Cristian Bonomi
Il primo passo per documentare il territorio sarà quello di raccogliere, durante un incontro pubblico che si terrà in ogni paese, ricordi, esperienze, conoscenze e tradizioni, dove verrà definito il patrimonio materiale e immateriale da valorizzare per dar vita ad una Mappa di Comunità di ogni Comune. Le nove Mappe saranno come pezzi di un puzzle che andranno ad unirsi per creare una grande Mappa di Comunità dell’Ecomuseo. Fondamentale sarà dunque la partecipazione dei cittadini, che con i loro aneddoti e racconti forniranno i dati necessari all'illustratrice Silvia Marinelli, che si occuperà di disegnare i documenti.
In secondo luogo, le Amministrazioni locali evidenzieranno i luoghi soglia identificativi dell’Ecomuseo, in cui saranno realizzate quattro installazioni d’arte contemporanea, curate dall'artista Jasmine Pignatelli. Un'opera d'arte diffusa, che porterà ad una riflessione artistica sulla calligrafia del fiume e di Leonardo. Verranno istallati inoltre totem digitali o analogici che daranno accesso alle Mappe di Comunità, che saranno disponibili direttamente dal sito dell'Ecomuseo o dall'app che verrà resa accessibile su tutti i dispositivi digitali e costantemente aggiornata. Infine, verranno realizzate interviste individuali con figure rappresentative dei vari enti per creare spot e video che verranno divulgati sui canali disponibili. Saranno così diversi gli elementi non invadenti e conformi all'ambiente circostante che permetteranno ai visitatori di percepirsi in un ambiente museale, pur trovandosi all'esterno e non rinchiusi fra quattro pareti.
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Un percorso che intende raccontare le identità dei singoli comuni attraverso l'unico ente aggregante rappresentato dall'Ecomuseo, che verrà reso un “brand” appetibile, per attirare un turismo sostenibile e lento.
I.Bi.