Montevecchia: a un anno nulla si sa delle indagini e via Belvedere è un imbuto
Quali sono stati gli esiti delle indagini geologiche e strutturali fatte su via Belvedere a Montevecchia? Quali saranno le soluzioni da prendere e con quale impatto sulla viabilità? Per rispondere a queste domande ci sarà un’assemblea pubblica, programmata per sabato 11 gennaio mattina, alle ore 11, probabilmente in sala civica. Dalle indagini sono passati più di due mesi, ben oltre le cinque settimane di attesa assicurate dall’amministrazione comunale per ottenere un riscontro dai professionisti.
Dal municipio non arrivano anticipazioni. E nemmeno dai documenti più aggiornati legati al bilancio di previsione si riesce a prospettare la direzione che sarà impostata. Non sono state infatti assegnate risorse economiche sui potenziali investimenti per la messa in sicurezza della collina. Tra le opere pubbliche compaiono solo i 530 mila euro per i lavori di adeguamento antisismico alla scuola materna. Nella nota di aggiornamento al DUP (Documento Unico di Programmazione), elaborato prima di conoscere le risultanze delle analisi geologiche e strutturali, alla voce sulla difesa del suolo è riportato: “A seguito delle indagini effettuate nel 2024, è previsto l’avvio delle attività per la realizzazione delle misure necessarie a mitigare il rischio idrogeologico”.
In merito alla viabilità viene aggiunto nello stesso documento, sempre in termini generici: “L'amministrazione comunale intende proseguire l'obiettivo di valutare con certezza la capacità di portata residua e la transitabilità di Via Belvedere (Ex-SP68), mettendo in atto tutte le attività che si renderanno necessarie in seguito alle verifiche strutturali e geologiche e geognostiche”.
A fare 16 carotaggi per verificare la tenuta del terreno è stato lo Studio Geoplan per 24.837 euro. Mentre le “saggiature” sull’infrastruttura viaria sono state condotte dalla Teknoprogetti Engineering Srl per 31.403 euro. Sarebbe emerso che l’ampliamento della carreggiata e la creazione del marciapiede negli anni Novanta siano stati realizzati a regola d’arte. In via Belvedere il senso unico alternato, regolato da un semaforo “temporaneo”, c’è da un anno. Tra una decina di giorni dunque si saprà se la limitazione sarà tenuta ancora.
Dal municipio non arrivano anticipazioni. E nemmeno dai documenti più aggiornati legati al bilancio di previsione si riesce a prospettare la direzione che sarà impostata. Non sono state infatti assegnate risorse economiche sui potenziali investimenti per la messa in sicurezza della collina. Tra le opere pubbliche compaiono solo i 530 mila euro per i lavori di adeguamento antisismico alla scuola materna. Nella nota di aggiornamento al DUP (Documento Unico di Programmazione), elaborato prima di conoscere le risultanze delle analisi geologiche e strutturali, alla voce sulla difesa del suolo è riportato: “A seguito delle indagini effettuate nel 2024, è previsto l’avvio delle attività per la realizzazione delle misure necessarie a mitigare il rischio idrogeologico”.
In merito alla viabilità viene aggiunto nello stesso documento, sempre in termini generici: “L'amministrazione comunale intende proseguire l'obiettivo di valutare con certezza la capacità di portata residua e la transitabilità di Via Belvedere (Ex-SP68), mettendo in atto tutte le attività che si renderanno necessarie in seguito alle verifiche strutturali e geologiche e geognostiche”.
A fare 16 carotaggi per verificare la tenuta del terreno è stato lo Studio Geoplan per 24.837 euro. Mentre le “saggiature” sull’infrastruttura viaria sono state condotte dalla Teknoprogetti Engineering Srl per 31.403 euro. Sarebbe emerso che l’ampliamento della carreggiata e la creazione del marciapiede negli anni Novanta siano stati realizzati a regola d’arte. In via Belvedere il senso unico alternato, regolato da un semaforo “temporaneo”, c’è da un anno. Tra una decina di giorni dunque si saprà se la limitazione sarà tenuta ancora.
M.P.