Montevecchia, via Belvedere: si inizia con 4 giorni di chiusura al trasito dal 22 ottobre. 5 settimane per i risultati delle analisi
L’annuncio del periodo di chiusura di via Belvedere, per svolgere i carotaggi e capire in che stato si trova la strada e la collina, è stato fatto all’assemblea pubblica organizzata dalla Giunta, venerdì 4 ottobre. La prima ora e mezza è stata uno spot del gruppo di maggioranza Montevecchia al Centro che ha raggiunto la metà del mandato amministrativo. Poi alle ore 22.37 si è aperto l’argomento più atteso. Una riunione tecnica svolta nella stessa mattinata con gli addetti ai lavori ha permesso di poter dire quando cominceranno le indagini sulla struttura e sul terreno della ex Provinciale.
L’intervento partirà martedì 22 ottobre. Secondo la tabella di marcia, il termine dovrebbe essere venerdì 25 ottobre. In questo periodo la strada sarà completamente chiusa al transito e per salire e scendere si dovrà necessariamente passare da via Belsedere. Alcuni cittadini hanno proposto durante l’assemblea di installare per ragioni di sicurezza dei semafori temporanei e imporre così il senso unico alternato. L’ipotesi sarà sottoposta all’attenzione della Polizia locale. Ad ogni modo non si può dire con certezza che quattro giorni potranno bastare. Se per le operazioni programmate non dovessero essere sufficienti quattro giorni si proseguirà anche sabato e domenica, valutando di riaprire metà carreggiata di via Belvedere.
Per verificare la qualità dell’infrastruttura viaria basteranno due “saggiature”, ha detto il sindaco Ivan Pendeggia, che saranno eseguite dalla Teknoprogetti Engineering Srl per 31.403 euro. La ditta di ingegneria compirà anche delle analisi sottostradali. Verranno fatte quattro indagini per il rilievo delle armature all’interno delle travi e altrettante prove sulle barre di acciaio delle armature per stimare la loro resistenza a trazione. Con il georadar si verificherà se all’epoca dell’allargamento della strada fosse stato rispettato il progetto. In particolare ci si concentrerà sulla presenza o meno dei micropali costituenti i tiranti e i puntoni. In caso positivo si misureranno il loro spessore e la loro resistenza. Se gli approfondimenti sulla struttura dovessero far emergere un quadro non particolarmente critico, ci ha riferito il sindaco Pendeggia a margine dell’assemblea pubblica, la strada – dopo un anno di senso unico alternato – verrebbe riaperta a doppio senso di marcia.
Per studiare la stratificazione della terra serviranno ben 16 carotaggi, che saranno effettuati da poco prima l’inizio del semaforo temporaneo fino alla curva sotto l’oratorio, ad opera dello Studio Geoplan per 24.837 euro. Per gli scavi sarà impegnata l’impresa Tentori, per 22.750 euro, che si occuperà nello stesso periodo di chiusura della strada anche di rimuovere i “tappi” di cemento che otturano le caditoie, individuati come una delle cause principali della condizione della strada. Per entrambe le relazioni – ingegneristiche e geologiche – il Comune dovrà aspettare cinque settimane dall’ultimazione delle indagini per averle in mano. I documenti fotograferanno con precisione lo stato di fatto e indicheranno come intervenire.
Se dovesse emergere la necessità di intervenire in maniera significativa, verrà chiesto al Ministero di finanziare il ripristino di una arteria necessaria. “Di solito in questi casi, per garantire un servizio essenziale, interviene il Ministero. Un’alternativa al momento non c’è” ha risposto il sindaco alla domanda posta dal suo predecessore Sandro Capra.
La cattiva regimentazione delle acque, stando alla relazione di 180 pagine prodotta dal geologo Davide Cattaneo e citata dal sindaco Ivan Pendeggia, sarebbe il primo dei problemi di via Belvedere. In secondo luogo ci sono i movimenti idrogeologici della collina. “Ci sono dei punti in cui prima il cemento poggiava sulla collina, mentre ora alcune colonne non poggiano su niente” ha riferito il sindaco. Oltre all’osservazione sul campo il geologo aveva comparato le immagini satellitari risalenti ad anni differenti. È stato notato ad esempio che una piccola fessura del 2020 si è trasformata in un arco, un fenomeno che in gergo si chiama “scavernamento” e che potrebbe essersi verificato anche in via Belsedere.
L’intervento partirà martedì 22 ottobre. Secondo la tabella di marcia, il termine dovrebbe essere venerdì 25 ottobre. In questo periodo la strada sarà completamente chiusa al transito e per salire e scendere si dovrà necessariamente passare da via Belsedere. Alcuni cittadini hanno proposto durante l’assemblea di installare per ragioni di sicurezza dei semafori temporanei e imporre così il senso unico alternato. L’ipotesi sarà sottoposta all’attenzione della Polizia locale. Ad ogni modo non si può dire con certezza che quattro giorni potranno bastare. Se per le operazioni programmate non dovessero essere sufficienti quattro giorni si proseguirà anche sabato e domenica, valutando di riaprire metà carreggiata di via Belvedere.
Per verificare la qualità dell’infrastruttura viaria basteranno due “saggiature”, ha detto il sindaco Ivan Pendeggia, che saranno eseguite dalla Teknoprogetti Engineering Srl per 31.403 euro. La ditta di ingegneria compirà anche delle analisi sottostradali. Verranno fatte quattro indagini per il rilievo delle armature all’interno delle travi e altrettante prove sulle barre di acciaio delle armature per stimare la loro resistenza a trazione. Con il georadar si verificherà se all’epoca dell’allargamento della strada fosse stato rispettato il progetto. In particolare ci si concentrerà sulla presenza o meno dei micropali costituenti i tiranti e i puntoni. In caso positivo si misureranno il loro spessore e la loro resistenza. Se gli approfondimenti sulla struttura dovessero far emergere un quadro non particolarmente critico, ci ha riferito il sindaco Pendeggia a margine dell’assemblea pubblica, la strada – dopo un anno di senso unico alternato – verrebbe riaperta a doppio senso di marcia.
Per studiare la stratificazione della terra serviranno ben 16 carotaggi, che saranno effettuati da poco prima l’inizio del semaforo temporaneo fino alla curva sotto l’oratorio, ad opera dello Studio Geoplan per 24.837 euro. Per gli scavi sarà impegnata l’impresa Tentori, per 22.750 euro, che si occuperà nello stesso periodo di chiusura della strada anche di rimuovere i “tappi” di cemento che otturano le caditoie, individuati come una delle cause principali della condizione della strada. Per entrambe le relazioni – ingegneristiche e geologiche – il Comune dovrà aspettare cinque settimane dall’ultimazione delle indagini per averle in mano. I documenti fotograferanno con precisione lo stato di fatto e indicheranno come intervenire.
Se dovesse emergere la necessità di intervenire in maniera significativa, verrà chiesto al Ministero di finanziare il ripristino di una arteria necessaria. “Di solito in questi casi, per garantire un servizio essenziale, interviene il Ministero. Un’alternativa al momento non c’è” ha risposto il sindaco alla domanda posta dal suo predecessore Sandro Capra.
La cattiva regimentazione delle acque, stando alla relazione di 180 pagine prodotta dal geologo Davide Cattaneo e citata dal sindaco Ivan Pendeggia, sarebbe il primo dei problemi di via Belvedere. In secondo luogo ci sono i movimenti idrogeologici della collina. “Ci sono dei punti in cui prima il cemento poggiava sulla collina, mentre ora alcune colonne non poggiano su niente” ha riferito il sindaco. Oltre all’osservazione sul campo il geologo aveva comparato le immagini satellitari risalenti ad anni differenti. È stato notato ad esempio che una piccola fessura del 2020 si è trasformata in un arco, un fenomeno che in gergo si chiama “scavernamento” e che potrebbe essersi verificato anche in via Belsedere.
M.P.