Merate: orologio, oneri di urbanizzazione, sicurezza. Temi controversi in Aula

Passare da maggioranza a opposizione – e viceversa – ribalta non solo i ruoli ma anche la visuale dei problemi. E quelli la cui responsabilità i secondi attribuivano ai primi diventano boomerang. Una legge del contrappasso . . .al contrario.
Lavori al collegio Manzoni, sicurezza pubblica, adeguamento oneri: i temi con cui si è aperta la seduta del Consiglio comunale di Merate di lunedì 25 novembre.
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L'orologio dello scalone

Buona parte dei lavori di restauro dello scalone del collegio Manzoni, finanziati con 120mila euro dalla Giunta precedente, sono stati completati. Per altre opere si attende il via libera da parte della Soprintendenza. Resta da restaurare il bellissimo orologio. Secondo le stime di un anno fa il costo sarebbe di 90mila euro. La Giunta Panzeri aveva firmato un accordo con la Fondazione Comunitaria Lecchese rappresentata dalla presidente Maria Grazia Nasazzi nel dicembre scorso per varare una raccolta fondi destinata appunto alla riparazione dell’orologio.
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Il momento della firma

Però, come ha fatto notare l’assessore Mattia Muzio, a distanza di un anno la raccolta è ancora ferma a zero. Non proprio una bella figura per i promotori. Il Sindaco ha anche approfittato per comunicare che durante la pausa natalizia quattro aule saranno oggetto di interventi migliorativi con adeguata verniciatura. Tuttavia l’interrogante al question time – domande a risposta immediata – Massimo Panzeri si è dichiarato insoddisfatto “perché i lavori non sono finiti”, chiedendo vieppiù il rilancio della colletta. E, ma se la Soprintendenza non dà risposte e la raccolta fondi è fallita che cosa avrebbe dovuto fare l’Amministrazione in carica per beneficiare del favore dell’ex sindaco?
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Massimo Panzeri e Alfredo Casaletto

E’ toccato poi all’ex assessore al Bilancio Alfredo Casaletto illustrare l’interrogazione sulla sicurezza. L’avvocato ha ripercorso la cronaca della prima quindicina del mese tra furti e rapine. E’ allarme sociale. Il Sindaco ha detto di essere quotidianamente in contatto con il Comando carabinieri cui ha chiesto più pattugliamenti del territorio annunciando anche il conseguimento pieno della pianta organica della polizia locale che arriverà a breve a ben 12 operativi, un numero mai raggiunto in passato. Casaletto ha sottolineato l’importanza del controllo di vicinato sollecitando la firma dell’accordo con la Prefettura. Senza enfasi Mattia Salvioni ha fatto rilevare che tale accordo è scaduto nel gennaio 2023, quando la minoranza era maggioranza (e viceversa). Tuttavia – ha spiegato – sono in corso le verifiche dei nominativi degli iscritti ai diversi gruppi, nel rispetto della normativa vigente in materia di permessi, privacy e così via. Inoltre si andranno a individuare altre aree della città dove far nascere nuovi gruppi di controllo. Secondo il Sindaco il perfezionamento dell’accordo avverrà entro poche settimane. Soddisfazione per le risposte è stata manifestata dall’avvocato Casaletto.
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Mattia Salvioni e Mattia Muzio

Terzo tema di contrasto: gli oneri di urbanizzazione. Primaria e secondaria hanno subìto incrementi denunciati in termini di raddoppio da parte di Prospettive per Merate. Il computo comprendendo i costi di costruzione salda a un + 20%.  Duro l’intervento di Massimo Panzeri che ha accusato la maggioranza di penalizzare operatori e cittadini in una fase di difficoltà dell’edilizia. L’assessore Muzio, che aveva illustrato il punto ha risposto che la legge nazionale prevede adeguamenti degli oneri ogni cinque anni, quella regionale, ogni 3 anni. Ebbene, gli oneri non sono stati adeguati dal 2012, anno di varo del primo Piano di Governo del Territorio, consigliatura Andrea Robbiani. Né Andrea Massironi (2014-2019) né Massimo Panzeri (2019-2024) hanno messo mano alle aliquote mentre, nel frattempo, i listini regionali sui quali si calcolano i costi delle opere pubbliche, hanno visto incrementi a due cifre. Mattia Salvioni ha spiegato che gli oneri primari (strade, fogne ecc.) sono stati aumentati proporzionalmente all’aumento dei costi del materiale d’opera. Oggi per asfaltare un chilometro di strada occorrono 100mila euro. Muzio ha ribadito che il calcolo non è empirico – anche se l’aumento degli oneri può essere considerato una scelta arbitraria – ma basato su parametri precisi collegati all’andamento del costo delle opere pubbliche. In alternativa tale costo fortemente cresciuto dal 2012 andrebbe a scaricarsi sulla fiscalità generale. Cioè su tutti i cittadini. Non farlo può essere pericoloso. Ernesto Sellitto, capogruppo di maggioranza, ha detto che Milano dopo anni ha aumentato gli oneri nel 2023 ma ora pende un procedimento presso la Corte dei Conti per presunto danno erariale. Insomma se ogni tre anni qualcosa fosse stato rivisto oggi l’aumento sarebbe minimale. La consapevolezza di ciò ha indotto le due minoranze a un semplice voto di astensione.
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Unanimità su due modifiche regolamentari e sull’acquisizione del terreno in fregio a via Papa Giovanni Paolo I , siamo a Sartirana, limitrofa al lago. Si tratta di un appezzamento di terreno di circa 1.670 metri quadrati che il Comune acquisterà da un privato per 16mila euro. Successivamente una parte dell’area sarà attrezzata con giochi in legno e resa particolarmente fruibile per le persone diversamente abili.
E siamo alle 22.50 circa a due ore e venti minuti dall’inizio della seduta. Si scoprirà dopo che ce ne verranno altre tre di ore prima del termine della seduta.
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