Verderio: quarta rapina ai danni di un adolescente in pochi giorni. Furto alla sede degli alpini e al banco dell'oratorio
C'è paura, rabbia, esasperazione, sconforto a Verderio.
Dopo le tre rapine messe a segno in pieno giorno da parte di un senza fissa dimora di origini marocchine a danno di tre studenti in attesa dell'autobus per andare a scuola, la sera in cui a Robbiate un uomo della Costa d'Avorio seminava il panico tra residenti e passanti brandendo un'accetta e agitandola in tono minaccioso, un adolescente veniva rapinato e malmenato sul sagrato della chiesa dei santi Giuseppe e Floriano. Poco prima la sede degli alpini vicino a Villa Gallavresi era oggetto di una razzia (e di una tentata) e nella serata di sabato, durante lo Street food, il banchetto dei ragazzi dell'oratorio veniva derubato di parte dell'incasso.
Una situazione che sta davvero creando grande allarme e preoccupazione e che vede gli amministratori in prima linea di concerto con le forze dell'ordine per tentare di tenere sotto controllo e arginare i casi più problematici e pericolosi.
Ma ricostruiamo gli ultimi accadimenti, nuovi alla cronaca.
Nel tardo di pomeriggio di venerdì alla sede alpini di Verderio (ex inferiore) vicino a Villa Gallavresi il gruppo era impegnato nel “rabbocco” della dispensa, vista l'imminente festa dello “Street food” in programma per sabato sera. La presenza di alcuni giovani che si aggiravano attorno al parco aveva destato qualche sospetto e, infatti, poco dopo si è registrato il primo tentativo di incursione per impossessarsi del beveraggio. Ma non è andato a buon fine. Non così il secondo. Nella prima serata di venerdì, infatti, approfittando di una persiana forse non chiusa ermeticamente, ignoti si sono introdotti nei locali e hanno asportato diverse bottiglie e cartoni di bevande, dandosi presto alla fuga. Un furto non particolarmente oneroso ma chiaramente fastidioso e preoccupante per il contesto.
Attorno alle 20.30 il grave episodio a danno di un adolescente in particolare.
Tre ragazzi, infatti, si trovavano sul sagrato della chiesa dei santi Giuseppe e Floriano in attesa di prendere parte a un incontro organizzato in oratorio dalla parrocchia. Ad un certo punto sono stati avvicinati da altri tre, più giovani di un paio di anni, che dapprima hanno chiesto da accendere e hanno iniziato a scambiare qualche parola di “approccio” e poi hanno manifestato le loro vere intenzioni. Al rifiuto di consegnare il cellulare e meno ancora i soldi, i tre sconosciuti hanno alzato i toni e si sono scagliati su uno dei tre che al collo aveva una catenina. Ne è nata così una colluttazione tra due dei ragazzi (il terzo si trovava poco distante) che stavano andando in oratorio e che hanno tentato di difendersi e i due aggressori (il terzo era rimasto in disparte, con la bandana sul volto e un cappellino in testa, come a fare da palo).
Calci, pugni, qualche sberla fino a quando dalla chiesa don Gianni De Micheli che stava aprendo il portone per l'incontro e un genitore dall'oratorio hanno sentito il trambusto e sono accorsi.
Visto l'arrivo di adulti il gruppetto ha restituito (da quanto è stato possibile apprendere e che è ora oggetto di approfondimento da parte dei carabinieri) la catenella al legittimo proprietario chiedendo in cambio la fibbia della cintura. Quasi a voler rimarcare l'atto delinquenziale di “superiorità” ma abbassando al tempo stesso il valore dell'oggetto trafugato.
Avvertito dell'accaduto il sindaco Danilo Villa ha allertato le forze dell'ordine e i colleghi di giunta e sul sagrato sono giunti in una mezz'ora sia i militari che gli amministratori. Sono stati attivati i pattugliamenti in zona, nei paesi limitrofi ma poi i carabinieri hanno dovuto concentrarsi a Robbiate.
Tempo 24 ore e sempre a Verderio si è consumato un altro episodio di microcriminalità.
Mentre era in corso lo Street food, infatti, un giovane che secondo le testimonianza stazionava da oltre un'ora nei pressi di villa Gallavresi tra le bancarelle, approfittando della confusione ha trafugato la cassetta con i soldi dallo stand dell'oratorio di Verderio (ex inferiore) ed è fuggito a piedi dirigendosi, coperto dal cappuccio, verso il vicino parcheggio e poi imboccando la strada nei campi che conduce alla chiesa dei santi Giuseppe e Floriano. Qui è stato rincorso da un residente, che aveva compreso l'anomalia della situazione, e poi sarebbe salito da una bici scortata da una moto, dileguandosi così verso Cornate. Una destrezza negli spostamenti che fa pensare a qualcuno che ben conosce le zone.
Nonostante il bottino non sia stato particolarmente elevato, in quanto messo al sicuro in più occasioni durante la serata, grande è stata l'amarezza dei ragazzi per il furto subito ma elevato è ora lo stato di allerta e la preoccupazione nella popolazione per i ripetuti e gravi episodi messi a segno da delinquenti in luoghi e orari frequentati da persone. Con uno sprezzo del pericolo e del rischio di essere catturati che fa pensare a una totale indifferenza verso le possibili conseguenze.
Dopo le tre rapine messe a segno in pieno giorno da parte di un senza fissa dimora di origini marocchine a danno di tre studenti in attesa dell'autobus per andare a scuola, la sera in cui a Robbiate un uomo della Costa d'Avorio seminava il panico tra residenti e passanti brandendo un'accetta e agitandola in tono minaccioso, un adolescente veniva rapinato e malmenato sul sagrato della chiesa dei santi Giuseppe e Floriano. Poco prima la sede degli alpini vicino a Villa Gallavresi era oggetto di una razzia (e di una tentata) e nella serata di sabato, durante lo Street food, il banchetto dei ragazzi dell'oratorio veniva derubato di parte dell'incasso.
Una situazione che sta davvero creando grande allarme e preoccupazione e che vede gli amministratori in prima linea di concerto con le forze dell'ordine per tentare di tenere sotto controllo e arginare i casi più problematici e pericolosi.
Ma ricostruiamo gli ultimi accadimenti, nuovi alla cronaca.
Nel tardo di pomeriggio di venerdì alla sede alpini di Verderio (ex inferiore) vicino a Villa Gallavresi il gruppo era impegnato nel “rabbocco” della dispensa, vista l'imminente festa dello “Street food” in programma per sabato sera. La presenza di alcuni giovani che si aggiravano attorno al parco aveva destato qualche sospetto e, infatti, poco dopo si è registrato il primo tentativo di incursione per impossessarsi del beveraggio. Ma non è andato a buon fine. Non così il secondo. Nella prima serata di venerdì, infatti, approfittando di una persiana forse non chiusa ermeticamente, ignoti si sono introdotti nei locali e hanno asportato diverse bottiglie e cartoni di bevande, dandosi presto alla fuga. Un furto non particolarmente oneroso ma chiaramente fastidioso e preoccupante per il contesto.
Attorno alle 20.30 il grave episodio a danno di un adolescente in particolare.
Tre ragazzi, infatti, si trovavano sul sagrato della chiesa dei santi Giuseppe e Floriano in attesa di prendere parte a un incontro organizzato in oratorio dalla parrocchia. Ad un certo punto sono stati avvicinati da altri tre, più giovani di un paio di anni, che dapprima hanno chiesto da accendere e hanno iniziato a scambiare qualche parola di “approccio” e poi hanno manifestato le loro vere intenzioni. Al rifiuto di consegnare il cellulare e meno ancora i soldi, i tre sconosciuti hanno alzato i toni e si sono scagliati su uno dei tre che al collo aveva una catenina. Ne è nata così una colluttazione tra due dei ragazzi (il terzo si trovava poco distante) che stavano andando in oratorio e che hanno tentato di difendersi e i due aggressori (il terzo era rimasto in disparte, con la bandana sul volto e un cappellino in testa, come a fare da palo).
Calci, pugni, qualche sberla fino a quando dalla chiesa don Gianni De Micheli che stava aprendo il portone per l'incontro e un genitore dall'oratorio hanno sentito il trambusto e sono accorsi.
Visto l'arrivo di adulti il gruppetto ha restituito (da quanto è stato possibile apprendere e che è ora oggetto di approfondimento da parte dei carabinieri) la catenella al legittimo proprietario chiedendo in cambio la fibbia della cintura. Quasi a voler rimarcare l'atto delinquenziale di “superiorità” ma abbassando al tempo stesso il valore dell'oggetto trafugato.
Avvertito dell'accaduto il sindaco Danilo Villa ha allertato le forze dell'ordine e i colleghi di giunta e sul sagrato sono giunti in una mezz'ora sia i militari che gli amministratori. Sono stati attivati i pattugliamenti in zona, nei paesi limitrofi ma poi i carabinieri hanno dovuto concentrarsi a Robbiate.
Tempo 24 ore e sempre a Verderio si è consumato un altro episodio di microcriminalità.
Mentre era in corso lo Street food, infatti, un giovane che secondo le testimonianza stazionava da oltre un'ora nei pressi di villa Gallavresi tra le bancarelle, approfittando della confusione ha trafugato la cassetta con i soldi dallo stand dell'oratorio di Verderio (ex inferiore) ed è fuggito a piedi dirigendosi, coperto dal cappuccio, verso il vicino parcheggio e poi imboccando la strada nei campi che conduce alla chiesa dei santi Giuseppe e Floriano. Qui è stato rincorso da un residente, che aveva compreso l'anomalia della situazione, e poi sarebbe salito da una bici scortata da una moto, dileguandosi così verso Cornate. Una destrezza negli spostamenti che fa pensare a qualcuno che ben conosce le zone.
Nonostante il bottino non sia stato particolarmente elevato, in quanto messo al sicuro in più occasioni durante la serata, grande è stata l'amarezza dei ragazzi per il furto subito ma elevato è ora lo stato di allerta e la preoccupazione nella popolazione per i ripetuti e gravi episodi messi a segno da delinquenti in luoghi e orari frequentati da persone. Con uno sprezzo del pericolo e del rischio di essere catturati che fa pensare a una totale indifferenza verso le possibili conseguenze.
S.V.