Robbiate: denunciato a piede libero il giovane che ieri sera brandendo un’accetta ha terrorizzato vicini di casa e passanti
Due ore di paura, strade chiuse, carabinieri con giubbotti antiproiettile, squadre di soccorritori e . . . . .rieccolo al bar a sorseggiare un caffè. C’è incredulità e rassegnazione nella gente che ieri sera ha assistito alle intemperanze del giovane della Costa d’Avorio.
Armato di accetta che alternativamente brandiva in alto o faceva strisciare sull’asfalto sollevando scintille, tra indecifrabili urla, l’uomo ha terrorizzato chiunque si trovasse nei dintorni della gelateria Spini a Robbiate. I più spaventati sono i vicini che ogni giorno temono il peggio.
Ma anche le persone che hanno incolpevolmente incrociato l’extracee se la sono vista brutta. Tre amici, con non comune senso civico hanno posto l’auto di traverso per impedire ad altre macchine di imboccare via Serra Groppelli e, lungo di essa, incrociare il giovane con l’accetta.
Denuncia a piede libero per possesso di oggetti atti a offendere. Ma siccome non ha offeso e dopo una lunga trattativa con i carabinieri si è consegnato spontaneamente salendo sull’ambulanza, fatti alcuni esami dall’ospedale di Vimercate hanno dovuto dimetterlo. E, secondo diverse fonti, eccolo al bar.
Del resto perché stupirci, dalla legge Cartabia in avanti – nonostante il governo di destra, quello di legge e ordine – le normative cambiano in continuazione a favore di chi commette reati e non delle vittime.
Quindi lo spiegamento di forze e la paura sono solo ingredienti di un avanspettacolo che rende sempre più faticoso e poco utile lo sforzo degli agenti di polizia, qualunque sia la divisa che indossano.
Non c’è da stupirsi se ieri sera, dietro i cordoni di sicurezza stesi dai militari qualcuno si lasciava andare a apologie di momenti storici non proprio democratici.
Armato di accetta che alternativamente brandiva in alto o faceva strisciare sull’asfalto sollevando scintille, tra indecifrabili urla, l’uomo ha terrorizzato chiunque si trovasse nei dintorni della gelateria Spini a Robbiate. I più spaventati sono i vicini che ogni giorno temono il peggio.
Ma anche le persone che hanno incolpevolmente incrociato l’extracee se la sono vista brutta. Tre amici, con non comune senso civico hanno posto l’auto di traverso per impedire ad altre macchine di imboccare via Serra Groppelli e, lungo di essa, incrociare il giovane con l’accetta.
Denuncia a piede libero per possesso di oggetti atti a offendere. Ma siccome non ha offeso e dopo una lunga trattativa con i carabinieri si è consegnato spontaneamente salendo sull’ambulanza, fatti alcuni esami dall’ospedale di Vimercate hanno dovuto dimetterlo. E, secondo diverse fonti, eccolo al bar.
Del resto perché stupirci, dalla legge Cartabia in avanti – nonostante il governo di destra, quello di legge e ordine – le normative cambiano in continuazione a favore di chi commette reati e non delle vittime.
Quindi lo spiegamento di forze e la paura sono solo ingredienti di un avanspettacolo che rende sempre più faticoso e poco utile lo sforzo degli agenti di polizia, qualunque sia la divisa che indossano.
Non c’è da stupirsi se ieri sera, dietro i cordoni di sicurezza stesi dai militari qualcuno si lasciava andare a apologie di momenti storici non proprio democratici.