Robbiate: disappunto per la notizia

Vivo a Robbiate dal 2000 e sono cresciuto a Merate. Ho letto questa mattina questo “testo” e ho sentito salire la rabbia negli occhi. Ho famiglia e figlie (femmine) a Robbiate e ho chiesto loro di leggere a voce alta quanto è stato scritto. Un po’ per prepararle e tranquillizzarle rispetto all’ondata di ignoranza che temo (spero di sbagliarmi) susciti un “testo” del genere un po’ per aiutarle a leggere a più livelli quello che è stato riportato. Comprendo le necessità e l’efficacia di attrarre pubblico attraverso le forti emozioni ma per me questo è stato uno scivolone. Sono un vostro lettore e apprezzo da sempre il vostro lavoro. Stavolta ho provato rabbia e vi offro questa mia critica costruttivamente. La buona notizia c’è per fortuna. Entrambe le mie figlie dopo aver letto il “testo” mi hanno chiesto: “come mai questa persona ha agito così? È semplicemente un pazzo o è in difficoltà?” Questo mi ha rasserenato. Sono riuscito a limitare, anche se in piccola parte, l’ignoranza del posto in cui vivo e che amo. Spero si capisca il mio intento “amorevole” in questo commento che passa per un altrettanto onesto disappunto per questo modo di riportare le notizie.
Buon lavoro 
A.
Veda, non so Lei dove fosse ma i nostri colleghi erano sul posto e ci sono rimasti per tutto il tempo. Quanto scritto è esattamente l'accaduto, peraltro documentato con foto e video. E del resto nulla di nuovo, qualche giorno prima l'uomo pare avesse sfasciato la porta di un vicino (mentre i suoi famigliari sono altrove . . . . . Senza aggiungere altro). Non sappiamo che cosa le abbia procurato rabbia. Possiamo dirle che saperlo in giro il giorno dopo ha suscitato un moto di rabbia nelle persone che ieri stavano dietro i nastri di sicurezza. Poi se vogliamo fare i buonisti a ogni costo . . . . c'è spazio anche 
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