Imbersago: incursione sacrilega nella notte al santuario di Madonna del bosco. Strappata l'anta del tabernacolo, rotta una vetrata, danni agli arredi sacri
Non c'è pace per il santuario di Madonna del bosco. Questa notte, infatti, è stato oggetto di una seconda incursione che ha visto il danneggiamento di diversi arredi sacri posti all'interno dell'edificio. Ai fedeli che stamane si sono recati per le funzioni religiose, l'ingresso è apparso chiuso e cinturato dal nastro bianco-rosso dei carabinieri.
Il fatto si è verificato attorno alle 2 di questa notte, orario di entrata in funzione del sistema di allarme.
Ad agire pare essere stata una sola persona che per entrare avrebbe strappato la rete della finestra che si trova sopra la porta sul lato della sacrestia e poi sarebbe riuscita a forzare l'infisso e a penetrare all'interno.
L'azione è stata veloce vista anche l'attivazione della sirena ma devastante.
Il soggetto si è infatti accanito contro il tabernacolo strappando la copertura dorata dello sportellino che custodisce le particole e lo ha gettato con disprezzo a terra. Poi ha rovistato un po' ovunque, con una rapidità impressionante. Ha scaraventato al suolo altri oggetti sacri fino ad accanirsi contro una delle vetrate posta sopra i confessionali che si trovano nella zona a destra, mandandola in frantumi.
Ha rotto lo sportello della cassetta delle offerte probabilmente alla ricerca di qualche spicciolo.
Poi forse disturbato dall'arrivo dei padri del santuario e contestualmente delle forze dell'ordine ha dovuto desistere e si è dato alla fuga.
Lo scenario che si è presentato una volta entrati in santuario è stato terribile: l'anta del tabernacolo risultava gettata a terra, cocci di vetro delle vetrate ovunque, oggetti sacri buttati qua e là e anche la cassetta delle offerte in legno strappata.
Già nella notte i carabinieri hanno provveduto a cinturare l'area e questa mattina sono state avviate le indagini per tentare di risalire all'autore del fatto increscioso. Il santuario è stato così chiuso ai fedeli, indirizzati per le confessioni e la preghiera in penitenzieria.
Nella notte tra martedì e mercoledì, alla stessa ora, una coppia si era arrampicata sino alla sommità della cupola per entrare all'interno ma aveva dovuto fare marcia indietro vista l'altezza, danneggiando comunque una delle vetrate. Poi si era spostata alla cappella del miracolo, forzando l'ìngresso che però aveva resistito. Nulla era stato asportato, ma i religiosi avevano dovuto constatare il danneggiamento subito.
Il fatto si è verificato attorno alle 2 di questa notte, orario di entrata in funzione del sistema di allarme.
Ad agire pare essere stata una sola persona che per entrare avrebbe strappato la rete della finestra che si trova sopra la porta sul lato della sacrestia e poi sarebbe riuscita a forzare l'infisso e a penetrare all'interno.
L'azione è stata veloce vista anche l'attivazione della sirena ma devastante.
Il soggetto si è infatti accanito contro il tabernacolo strappando la copertura dorata dello sportellino che custodisce le particole e lo ha gettato con disprezzo a terra. Poi ha rovistato un po' ovunque, con una rapidità impressionante. Ha scaraventato al suolo altri oggetti sacri fino ad accanirsi contro una delle vetrate posta sopra i confessionali che si trovano nella zona a destra, mandandola in frantumi.
Ha rotto lo sportello della cassetta delle offerte probabilmente alla ricerca di qualche spicciolo.
Poi forse disturbato dall'arrivo dei padri del santuario e contestualmente delle forze dell'ordine ha dovuto desistere e si è dato alla fuga.
Lo scenario che si è presentato una volta entrati in santuario è stato terribile: l'anta del tabernacolo risultava gettata a terra, cocci di vetro delle vetrate ovunque, oggetti sacri buttati qua e là e anche la cassetta delle offerte in legno strappata.
Già nella notte i carabinieri hanno provveduto a cinturare l'area e questa mattina sono state avviate le indagini per tentare di risalire all'autore del fatto increscioso. Il santuario è stato così chiuso ai fedeli, indirizzati per le confessioni e la preghiera in penitenzieria.
Nella notte tra martedì e mercoledì, alla stessa ora, una coppia si era arrampicata sino alla sommità della cupola per entrare all'interno ma aveva dovuto fare marcia indietro vista l'altezza, danneggiando comunque una delle vetrate. Poi si era spostata alla cappella del miracolo, forzando l'ìngresso che però aveva resistito. Nulla era stato asportato, ma i religiosi avevano dovuto constatare il danneggiamento subito.
S.V.