Imbersago: coppia di ladri al santuario, danneggia le vetrate ma il furto “sfuma”
Hanno tentato di entrare nel santuario della Madonna del bosco sfondando le vetrate della cupola. Hanno dovuto desistere per via dell'altezza e allora hanno tentato di forzare il portone che protegge la grotta del miracolo, probabilmente alla ricerca di offerte e monili preziosi che pensavano potessero essere stati lasciati dai fedeli. Ma anche qui hanno dovuto lasciar perdere e darsi alla fuga.
È accaduto nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 luglio a danno del noto sito di preghiera che proprio nella giornata di oggi è stato eletto a uno dei 15 luoghi diocesani per le grazie del giubileo del prossimo anno.
Ad accorgersi dell'accaduto è stato il primo dei padri oblati che, entrato di buon ora per aprire il santuario, ha visto i vetri a terra e ha compreso che era successo qualcosa di spiacevole. Le telecamere posto a sorveglianza della chiesa, secondo le informazioni ancora non ufficiali, avrebbero ripreso poi due individui travisati arrampicarsi per il pluviale e giungere sino alla sommità dell'edificio.
Probabilmente l'altezza considerevole e la mancanza di collegamenti interni come scale, dal tetto sino a terra, ha costretto i due delinquenti, sprovvisti evidentemente di corde, a desistere.
La coppia si è così spostata al “piano inferiore”, dove si trova la cappella del miracolo al cui interno ci sono tanti ex voto a memoria di chi, affidandosi alla Vergine, ha ricevuto una grazia.
Il pesante portone ha però resistito e ai ladri non è rimasto altro che darsi alla fuga.
Amarezza quella dei padri del santuario che hanno preferito non commentare l'accaduto che, pur non avendo offerto ai ladri alcun bottino, si è comunque concluso con un danneggiamento oltre che materiale anche “morale” verso il luogo di fede e devozione.
È accaduto nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 luglio a danno del noto sito di preghiera che proprio nella giornata di oggi è stato eletto a uno dei 15 luoghi diocesani per le grazie del giubileo del prossimo anno.
Ad accorgersi dell'accaduto è stato il primo dei padri oblati che, entrato di buon ora per aprire il santuario, ha visto i vetri a terra e ha compreso che era successo qualcosa di spiacevole. Le telecamere posto a sorveglianza della chiesa, secondo le informazioni ancora non ufficiali, avrebbero ripreso poi due individui travisati arrampicarsi per il pluviale e giungere sino alla sommità dell'edificio.
Probabilmente l'altezza considerevole e la mancanza di collegamenti interni come scale, dal tetto sino a terra, ha costretto i due delinquenti, sprovvisti evidentemente di corde, a desistere.
La coppia si è così spostata al “piano inferiore”, dove si trova la cappella del miracolo al cui interno ci sono tanti ex voto a memoria di chi, affidandosi alla Vergine, ha ricevuto una grazia.
Il pesante portone ha però resistito e ai ladri non è rimasto altro che darsi alla fuga.
Amarezza quella dei padri del santuario che hanno preferito non commentare l'accaduto che, pur non avendo offerto ai ladri alcun bottino, si è comunque concluso con un danneggiamento oltre che materiale anche “morale” verso il luogo di fede e devozione.
S.V.