Cernusco: Consulta, lavori in via Europa e via Monti

Clima di maretta in Consulta Urbanistica. Partecipata da metà dei componenti, il primo a prendere la parola è stato il presidente Giovanni Zardoni, che ha mostrato un certo disagio per lo scarso “flusso informativo” con l’amministrazione comunale. Due gli esempi, la sua sollecitazione (rimasta senza risposta) al sindaco Gennaro Toto nel convocare la riunione tra i presidenti delle Consulte, che si dovrebbe tenere da Regolamento almeno una volta all’anno entro il 30 giugno su iniziativa del primo cittadino. Incontro che non si è mai tenuto dall’insediamento delle Consulte. E poi l’approdo in Consiglio comunale a breve del Regolamento sulle antenne 5G, senza che fosse prima passato dalle Consulte Urbanistica ed Ecologia. Zardoni ha ricordato che a suo tempo, quando si era iniziato a parlare a Cernusco della necessità di regolamentare le installazioni di telefonia, avesse espresso dello scetticismo. Era il dicembre 2022. Sembrava che il Comune di Cernusco Lombardone volesse giocare la partita in prima linea, dopo il caso della richiesta di Iliad di posizionare un’antenne in zona Marasche a Osnago.
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“Io ho detto dall’inizio che avrei mantenuto il ruolo di presidente se ci fosse incisività nell’azione della Consulta. Se così non fosse, valuterò il mantenimento del mio ruolo nei prossimi mesi” ha dichiarato Zardoni. Il presidente si è invece scusato per il ritardo nella formulazione e spedizione al Comune del parere sulla riqualificazione di piazza della Vittoria. Ha tuttavia smentito le “illazioni circolate in paese sul mio conto relativamente al ritardo, che secondo alcuni sarebbe stato fatto in quanto a conoscenza di una riunione tra i capigruppo consiliari e il progettista. È una riunione di cui non ero a conoscenza. Non ho spedito prima il parere perché in altre faccende affaccendato, non per dolo”. Zardoni ha spiegato che non si voleva in alcuna misura far passare il principio del silenzio-assenso sulla bozza progettuale della riqualificazione della piazza, anche perché la posizione della Consulta era già stata pubblicamente resa nota dalla stampa.

Il vice presidente Angelo Guglielmo ha replicato: “L’illazione di cui parli è una tua invenzione, ma sarebbe giustificata dai due mesi di ritardo nella formulazione di un parere. Per il futuro, comprendendo che puoi essere impegnato, puoi contare sulla disponibilità mia come vice presidente e del segretario”. Sulla stessa lunghezza d’onda con Zardoni sulla poca attenzione dell’amministrazione alla Consulta: “Possiamo manifestare delle rimostranze. È chiaro che non possiamo lavorare se non ci viene dato del materiale, ma non c’è bisogno di estremizzare, cerchiamo di trovare delle soluzioni proficue”.
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Il presidente della Consulta Urbanistica Giovanni Zardoni

La Consulta è entrata nel vivo dei lavori analizzando lo studio di fattibilità per la messa in sicurezza di alcuni incroci stradali sulla SP54. Progettualità per cui il Comune ha chiesto un finanziamento ministeriale. La lente di ingrandimento è stata posta sull’incrocio tra via papa Giovanni XXIII e via Monti. Perplessità sulla riduzione della corsia di immissione che si verrebbe a generare se fosse realizzato il progetto. Si potrebbero valutare soluzioni alternative come la predisposizione dei salvagenti tra le due carreggiate. È stato poi sostenuto che lungo via papa Giovanni XXIII ci sono altri attraversamenti rischiosi, dove sono avvenuti anche incidenti mortali. Invece sull’ipotetica rotonda in viale Europa all’incrocio con via Leonardo da Vinci e via Galilei, Zardoni ha dichiarato che non sarebbe conforme al PGT (Piano di Governo del Territorio).

La Consulta è proseguita con l’analisi dell’aggiornamento del Programma Triennale delle Opere Pubbliche. Vedendo la mole di interventi indicati per l’anno in corso, i componenti della Consulta non hanno dato troppo credito alla realizzabilità di tutte le opere nel 2024, ricordando come di alcune di esse se ne parla da molti anni.
M.P.
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