Merate: la fiaccolata per la Pace sfida il maltempo. In 400 tra musica, testimonianze e ''gesti'' per dire stop alla guerra
Non poteva che essere l'intramontabile “Imagine” ad aprire la manifestazione dedicata alla Pace, organizzata nella serata di sabato 2 marzo a Merate.
Almeno 400 le persone che vi hanno preso parte, tante aderenti alle associazioni che l'hanno organizzata e molte altre da semplici cittadini, tutti richiamati da un appello al “cessate il fuoco” (in Ucraina, a Gaza, ma anche in Africa e in tutti i paesi dove ancora oggi si combatte) che arriva da ogni angolo del pianeta e da ogni realtà istituzionale e aggregativa.
“Educhiamo alla pace” è stato il motto che ha fatto da filo conduttore a tutta la serata, iniziata nell'aula magna delle scuole superiori, intitolata al magistrato Paolo Borsellino e alla sua scorta vittime anche loro di una guerra sanguinosa.
Alla musica proposta dalla band dei “Profeskin”, si sono susseguiti momenti di riflessione con la testimonianza di padre Danilo Bessi della comunità di sant'Egidio che, utilizzando le parole di Papa Giovanni Paolo II, ha ricordato come la guerra sia una avventura senza ritorno e ha stimolato poi ciascuno a operare, nel proprio piccolo, per un mondo in Pace.
Sono stati poi distribuiti i flambeaux ai presenti che, scortati dagli agenti della polizia locale, hanno risalito in senso contrario via dei Lodovichi sino ad arrivare alla rotatoria e poi si sono diretti lungo via De Gasperi sino alla scuola di via Montello.
Qui gli scout hanno distribuiti dei lacci invitando ciascuno a “legarsi” con le persone che aveva accanto per creare un unico cordone e raggiungere così l'oratorio, che per via del maltempo è stato la “piazza” dove si è conclusa la fiaccolata.
Il corteo ha così risalito via Andrea Sala, ha percorso al contrario via sant'Ambrogio e via Roma, è approdato in piazza della Vittoria, infine in piazza Prinetti ed è poi sceso lungo via Papa Giovanni XXIII.
Sotto i portici c'è stata la parte finale della manifestazione con la testimonianza di tre realtà che si occupano di Pace, di creare legami saldi e umani, di superare barriere e divisioni: AleG di Lomagna, Anpi meratese e Pime.
Un invito a impegnarsi per la pace, sia nella vita quotidiana in famiglia che in quella sociale, lavorativa, aggregativa è arrivato dal vicesindaco Giuseppe Procopio che ha sfilato con la fascia unitamente ai rappresentanti dei comuni che hanno patrocinato l'evento.
Al rompete le righe, tanti hanno approfittato della possibilità di un piatto di pasta assieme per condividere ancora qualche momento di festa e di gioia prima del concerto nel salone del gruppo Elikya.
Le associazioni che hanno aderito sono state:
Tavola lecchese per la pace, AGESCI gruppo Cerusco, Associazione Dietrolalavagna, Associazione Progetto Osnago, Associazione L'altra metà del cielo, Associazione Dak-un tetto per Chernhiv, Officina donna di Olgiate, Emergency Merate-Lecco, Anpi Merate, Associazione AleG Lomagna, Parrocchia Sant'Ambrogio Merate, Fondazione Pime, CSI Brianza
La manifestazione ha avuto il patrocinio dei comuni di Merate, Paderno d'Adda, Robbiate, Lomagna, Osnago, Verderio, Imbersago.
L'evento ha avuto anche l'appoggio dei due istituti superiori.
Almeno 400 le persone che vi hanno preso parte, tante aderenti alle associazioni che l'hanno organizzata e molte altre da semplici cittadini, tutti richiamati da un appello al “cessate il fuoco” (in Ucraina, a Gaza, ma anche in Africa e in tutti i paesi dove ancora oggi si combatte) che arriva da ogni angolo del pianeta e da ogni realtà istituzionale e aggregativa.
“Educhiamo alla pace” è stato il motto che ha fatto da filo conduttore a tutta la serata, iniziata nell'aula magna delle scuole superiori, intitolata al magistrato Paolo Borsellino e alla sua scorta vittime anche loro di una guerra sanguinosa.
Alla musica proposta dalla band dei “Profeskin”, si sono susseguiti momenti di riflessione con la testimonianza di padre Danilo Bessi della comunità di sant'Egidio che, utilizzando le parole di Papa Giovanni Paolo II, ha ricordato come la guerra sia una avventura senza ritorno e ha stimolato poi ciascuno a operare, nel proprio piccolo, per un mondo in Pace.
Sono stati poi distribuiti i flambeaux ai presenti che, scortati dagli agenti della polizia locale, hanno risalito in senso contrario via dei Lodovichi sino ad arrivare alla rotatoria e poi si sono diretti lungo via De Gasperi sino alla scuola di via Montello.
Qui gli scout hanno distribuiti dei lacci invitando ciascuno a “legarsi” con le persone che aveva accanto per creare un unico cordone e raggiungere così l'oratorio, che per via del maltempo è stato la “piazza” dove si è conclusa la fiaccolata.
Il corteo ha così risalito via Andrea Sala, ha percorso al contrario via sant'Ambrogio e via Roma, è approdato in piazza della Vittoria, infine in piazza Prinetti ed è poi sceso lungo via Papa Giovanni XXIII.
Sotto i portici c'è stata la parte finale della manifestazione con la testimonianza di tre realtà che si occupano di Pace, di creare legami saldi e umani, di superare barriere e divisioni: AleG di Lomagna, Anpi meratese e Pime.
Un invito a impegnarsi per la pace, sia nella vita quotidiana in famiglia che in quella sociale, lavorativa, aggregativa è arrivato dal vicesindaco Giuseppe Procopio che ha sfilato con la fascia unitamente ai rappresentanti dei comuni che hanno patrocinato l'evento.
Al rompete le righe, tanti hanno approfittato della possibilità di un piatto di pasta assieme per condividere ancora qualche momento di festa e di gioia prima del concerto nel salone del gruppo Elikya.
Le associazioni che hanno aderito sono state:
Tavola lecchese per la pace, AGESCI gruppo Cerusco, Associazione Dietrolalavagna, Associazione Progetto Osnago, Associazione L'altra metà del cielo, Associazione Dak-un tetto per Chernhiv, Officina donna di Olgiate, Emergency Merate-Lecco, Anpi Merate, Associazione AleG Lomagna, Parrocchia Sant'Ambrogio Merate, Fondazione Pime, CSI Brianza
La manifestazione ha avuto il patrocinio dei comuni di Merate, Paderno d'Adda, Robbiate, Lomagna, Osnago, Verderio, Imbersago.
L'evento ha avuto anche l'appoggio dei due istituti superiori.
S.V.