Osnago: villetta intitolata anche a Emanuela Setti Carraro

Non solo al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa ma anche alla moglie Emanuela Setti Carraro sarà intitolato il bene confiscato di via delle Robinie. Entrambi, insieme all’agente della scorta Domenico Russo, furono crivellati dai colpi di AK-47 nell’agguato di via Carini. L’integrazione è stata proposta in Consiglio comunale dal gruppo di maggioranza Progetto Osnago, “anche in virtù dei principî della toponomastica femminile”. Il consigliere di maggioranza Guido Raos ha ricordato alcuni tratti biografici dell’infermiera Setti Carraro.

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Il capogruppo di maggioranza Federico Dusi

La richiesta avanzata dalla minoranza [clicca QUI] è stata modificata nella forma, con un nuovo testo messo ai voti durante l’assise di venerdì 15 dicembre. L’emendamento di Progetto Osnago, riferito in aula dal capogruppo Federico Dusi, avrebbe rinviato la scelta sull’intitolazione alla prossima amministrazione comunale, rendendo la mozione non vincolante. A seguito del dibattito in aula, si è trovato l’accordo nel far approvare dalla Giunta uscente la proposta, rimandando la cerimonia a quando saranno conclusi i lavori di riqualificazione nel 2025. È stata mantenuta l’indicazione di Progetto Osnago di invitare un testimone della lotta alle mafie come forma di sensibilizzazione alla cultura della legalità. Nel documento viene menzionata l’adesione del Comune ad Avviso Pubblico dello scorso marzo [clicca QUI]. La nuova veste della mozione è stata approvata all’unanimità.

La discussione sul bene confiscato si è protratta anche per i chiarimenti chiesti da Orgoglio Osnago sulla sua destinazione. Il sindaco Paolo Brivio ha rivendicato la bontà della scelta di affidarlo a Retesalute per sviluppare un progetto di co-housing per sei anziani [clicca QUI]. Questa soluzione risolve i problemi legati alle fonti di finanziamento, in quanto troverà capienza con i fondi del PNRR ottenuti dall’Ambito Distrettuale e con un contributo regionale, e di natura tecnica, in quanto anche la fase progettuale sarà gestita dall’Ambito. Il progetto edilizio preliminare dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno, ha fatto sapere il sindaco. A metà gennaio verrà approvata in Consiglio comunale la proposta della destinazione d’uso. Per l’amministrazione, inoltre, questo genere di destinazione è compatibile con il contesto residenziale e con il generale contesto socio-demografico.

La minoranza ha tentato di fare leva su un affidamento al gruppo di protezione civile di Osnago, come sede per le riunioni e ricovero dei mezzi nel box. L’associazione aveva partecipato alla manifestazione d’interesse indetta dal Comune per sondare l’interesse del Terzo settore. Come ha riferito in aula il primo cittadino, a quella chiamata avevano risposto: la cooperativa sociale Solleva di Robbiate per realizzare una comunità per minori, l’associazione Agaph di Cernusco Lombardone per attività varie legate alla disabilità, Retesalute per destinare gli Uffici di Piano nel frattempo collocati a Merate, la cooperativa L’Arcobaleno di Lecco per un housing temporaneo per nuclei in emergenza abitativa, il nucleo di Protezione civile I Falchi di Osnago, la Rosa Blu di Ronco Briantino per un’offerta sulla disabilità, la compagnia teatrale Caterpillar per attività di stampo artistico e socio-culturale.

Per la minoranza la destinazione sociale di housing per sei anziani potrebbe creare un via vai di mezzi non compatibile con il posto. Il sindaco ha fatto notare che lo stesso ragionamento potrebbe valere per il passaggio dei mezzi della Protezione civile, ribadendo che la soluzione prospettata sia invece compatibile col luogo.
M.P.
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