Lomagna: il 13 la scadenza dei termini per l'antenna

Stanno per scadere i termini per concludere la procedura autorizzativa per installare una nuova antenna 5G a Lomagna, in un terreno agricolo privato in Località Fornace [clicca QUI]. Il 13 settembre è la data fissata entro la quale gli Enti preposti possono fornire al Comune i pareri del caso. Di fatto però gli elementi sono già stati acquisiti. Senza troppe sorprese, Arpa Lombardia ha espresso parere tecnico favorevole. C’era da aspettarselo in quanto l’area non è densamente occupata da infrastrutture simili.

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Nel territorio lomagnese ci sono appena due antenne, sfruttate da più operatori (Vodafone, Wind Tre, Iliad). La potenza del segnale dei due pennoni presenti in paese è ricompresa nell’intervallo 300-1000 W. Invece quella in previsione per il nuovo traliccio di Iliad, stando ai dati presenti sul portale aggiornato di Arpa Lombardia, è superiore ai 1000 W. Un dato che però non ha allarmato l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Nella mappa dei radio impianti quello in fase autorizzativa è classificata da Arpa come “Previsto con parere favorevole”.

Altra musica invece per il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, Ente deputato ad esprimersi direttamente in quanto la zona della Fornace fa parte del Parco Naturale ed è definita come “Zona agricola del pianalto”. I tecnici del Parco hanno espresso un parere paesaggistico contrario. Ce lo conferma il presidente Marco Molgora: “Da Ente pubblico, come per ogni procedura autorizzativa, ci muoviamo in base alle norme. Sul caso dell’antenna di Lomagna il Parco ha espresso parere negativo in quanto le norme del Parco, in particolare il Piano Territoriale di Coordinamento, impediscono in quell’area la posa di nuove antenne, mentre sarebbe ammissibile la modifica degli impianti esistenti ed installati prima che l’attuale PTC fosse in vigore”.

La patata bollente è ora nelle mani del Comune di Lomagna a cui spetta l’ultima parola. La linea della Giunta Citterio è di negare l’autorizzazione. Lo ha espresso con nettezza il primo cittadino in Consiglio comunale a fine luglio [clicca QUI]. Potrà fare leva sul parere del Parco e sul Regolamento comunale recentemente approvato, con annessa Mappa delle Localizzazioni che individua come siti primari in cui posare le antenne i tralicci già presenti in via Garcia Lorca e in via Valtassera, a pochi passi rispetto a dove Iliad vorrebbe realizzare lo snodo della propria rete.

La negazione da parte del Comune potrebbe tuttavia non segnare la parola “fine” alla questione. Iliad potrebbe ricorrere dinanzi al TAR. Ne è consapevole la sindaca Citterio, che durante l’ultima assise di luglio ha affermato pubblicamente: “Sicuramente l’amministrazione comunale, con la consulenza di Polab e dell’Ufficio tecnico, intende mettere in campo tutto quanto è in suo potere per negare l’autorizzazione, anche attivandosi con una difesa legale in caso di eventuali ricorsi promossi presso il TAR conseguentemente alla negazione dell’autorizzazione del Comune”.

M.P.
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