Lomagna: Antenna 5G Iliad. Parere negativo della Giunta

La recente richiesta di Iliad di installare un’antenna 5G in Località Fornace ha subito provocato l’attenzione del Consiglio comunale. Con un question time Uniti per Lomagna ha chiesto maggiori informazioni. La sindaca Cristina Citterio si è dimostrata risoluta: “Sicuramente l’amministrazione comunale, con la consulenza di Polab e dell’Ufficio tecnico, intende mettere in campo tutto quanto è in suo potere per negare l’autorizzazione, anche attivandosi con una difesa legale in caso di eventuali ricorsi promossi presso il TAR conseguentemente alla negazione dell’autorizzazione del Comune”.

La società di telecomunicazione ha fatto pervenire una richiesta di autorizzazione per l’installazione dell’antenna e della relativa autorizzazione paesaggistica in un punto leggermente spostato rispetto a quanto indicato nella mappa delle localizzazioni prodotta dal Comune [clicca QUI].
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“Non è stata presentata una richiesta solo per sondaggio, ma è stata inviata proprio una documentazione tecnica completa” ha precisato la sindaca. Citterio ha confermato quanto ci aveva preannunciato circa il preavviso di diniego comunicato all’azienda “in quanto il punto indicato da Iliad non è coerente con quanto previsto dalla Mappa delle localizzazioni”.

Se per il capogruppo di minoranza al Regolamento manca la mappa dei punti sensibili da tutelare, per la sindaca la mappa delle localizzazioni approvata a maggioranza in Consiglio consente al Comune di fornire un diniego. “Il Regolamento e soprattutto la mappa delle localizzazioni ci permettono di dire che il Comune ha già individuato dove vanno le antenne, e che quindi non possono metterle dove vogliono. Questo è lo strumento formale che ci permette di agire negando” ha ribadito il primo cittadino. “Se domani Iliad cambia progetto e dice di voler mettere un’antenna fissa lì dove c’è il posto che il Comune ha individuato vedremo”.

È stato confermato, come avevamo segnalato, che l’area proposta rientra nei confini del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, Ente che ancora non ha fornito una risposta in merito. Citterio ha avvisato che la normativa prevede 90 giorni complessivi per la conclusione del procedimento, salvo sospensione dei termini.
M.P.
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