Merate, viaggio a ritroso nel tempo/3: l‘osteria che piaceva a Moratti e Veronesi divenuta famosa però grazie al Baciocc
Questo pezzo è stato pubblicato la prima volta il 18 giugno 2001. Le date, quindi vanno aggiornate. Per esempio la storia dei casati incomincia non 87 ma 109 anni fa. Quindi Massimo Moratti non è più presidente dell’Inter e Umberto Veronesi, ci ha lasciati l’8 novembre 2016.
Sartirana Briantea, 1914. La storia dei "Casati", oggi macellai e cucinieri, rinomati per la cura nella selezione delle carni e nella preparazione di piatti pronti, incomincia 87 anni fa, molto prima che Vittorio Emanuele III emanasse il decreto di aggregazione di Sartirana al comune di Merate, controfirmato da Benito Mussolini (19 gennaio 1928).
Il locale che apre “Splendiano Perego”, padre di Laura poi maritata Casati, è già di buon livello. Osteria e posteria, come usava dire allora. Splendiano vendeva salumi e formaggi, guidava i clienti nella sua enoteca, dove sorseggiavano vini antichi e novelli di qualità mentre la figlia Laura preparava pranzi accurati. Le specialità della casa erano risotti alla milanese e polli alla diavola.
Laura Perego in Casati
Gli avventori giocavano soprattutto a tresette, fino al dopoguerra, quando i più giovani introdussero la scala quaranta. Tra i clienti assidui dell'osteria c'era il ventenne Massimo Moratti, fondatore con alcuni amici milanesi della "Società del lago di Sartirana", che affittò per molti anni lo specchio d'acqua per svolgervi gare di pesca. Molti a Sartirana lo ricordano anche per le sue spericolate corse sui "carrelli", assi di legno che correvano velocissimi su quattro rotelle a sfera. Ricchi e poveri si misuravano su queste tavole con le ruote. L'attuale presidente dell'Inter, un giorno d'estate andò a schiantarsi contro il muro della Madonnina dopo una discesa a folle velocità dalla "dirta" l'antica ripida stradina che collega la parte alta a Via Volta. Furono proprio i titolari dell'osteria ad occuparsi del malandato Moratti che poi si rimise in sesto con una colossale mangiata preparata da Laura.
Anche l'attuale ministro della sanità, il notissimo oncologo Umberto Veronesi, veniva spesso all'osteria di Sartirana, invitato dal suo grande amico don Giovanni Bertolli. Ma chi davvero rese famosa l'osteria e la frazione di Merate, fu una delle macchiette più simpatiche di quegli anni, Camillo detto il "Baciocc". La televisione era nata da poco (1954) e l'osteria Perego - Casati l'aveva quasi subito comprata e piazzata in una sala. La gente faceva la coda, pagando cinque lire, per ammirare quella grossa scatola che mostrava, tra lo stupore generale - e anche un po' di timore - strabilianti immagini in bianco e nero. Ma Camillo non ci credeva. Anzi si era convinto che fossero proprio loro, i Casati, ad inserire delle fotografie dietro il vetro dello "scatolone" e a cambiarle rapidamente per simulare il movimento. Lo diceva a tutti che era una balla, quella della televisione; una balla messa in giro per attirare clienti. La storia del Baciocc ebbe vasta eco tanto che, un bel giorno, l'uomo fu invitato a Milano presso il centro di produzione da cui si trasmetteva "Anche oggi è domenica". Camillo poté girare gli studi televisivi, vedere le macchine da presa e parlare col conduttore il quale, alla fine, lo invitò a dire qualcosa alla sorella che lo seguiva da casa. Il "Baciocc" non ci pensò sopra troppo e tra l'ilarità generale disse "T'è regulà la vaca?". La frazione si piegò dalle risate e il Baciocc, personaggio già conosciuto per la sua singolarità, assurse a notorietà nazionale, assieme a Sartirana. L'osteria ha continuato a lavorare fino al 1962 quando il figlio di Laura, Giuseppe, decise di destinare i locali a macelleria. Attività tuttora condotta dai Casati, macellai per piacere e cuochi per tradizione dal 1914.
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Il locale che apre “Splendiano Perego”, padre di Laura poi maritata Casati, è già di buon livello. Osteria e posteria, come usava dire allora. Splendiano vendeva salumi e formaggi, guidava i clienti nella sua enoteca, dove sorseggiavano vini antichi e novelli di qualità mentre la figlia Laura preparava pranzi accurati. Le specialità della casa erano risotti alla milanese e polli alla diavola.
Laura Perego in Casati
Gli avventori giocavano soprattutto a tresette, fino al dopoguerra, quando i più giovani introdussero la scala quaranta. Tra i clienti assidui dell'osteria c'era il ventenne Massimo Moratti, fondatore con alcuni amici milanesi della "Società del lago di Sartirana", che affittò per molti anni lo specchio d'acqua per svolgervi gare di pesca. Molti a Sartirana lo ricordano anche per le sue spericolate corse sui "carrelli", assi di legno che correvano velocissimi su quattro rotelle a sfera. Ricchi e poveri si misuravano su queste tavole con le ruote. L'attuale presidente dell'Inter, un giorno d'estate andò a schiantarsi contro il muro della Madonnina dopo una discesa a folle velocità dalla "dirta" l'antica ripida stradina che collega la parte alta a Via Volta. Furono proprio i titolari dell'osteria ad occuparsi del malandato Moratti che poi si rimise in sesto con una colossale mangiata preparata da Laura.
Anche l'attuale ministro della sanità, il notissimo oncologo Umberto Veronesi, veniva spesso all'osteria di Sartirana, invitato dal suo grande amico don Giovanni Bertolli. Ma chi davvero rese famosa l'osteria e la frazione di Merate, fu una delle macchiette più simpatiche di quegli anni, Camillo detto il "Baciocc". La televisione era nata da poco (1954) e l'osteria Perego - Casati l'aveva quasi subito comprata e piazzata in una sala. La gente faceva la coda, pagando cinque lire, per ammirare quella grossa scatola che mostrava, tra lo stupore generale - e anche un po' di timore - strabilianti immagini in bianco e nero. Ma Camillo non ci credeva. Anzi si era convinto che fossero proprio loro, i Casati, ad inserire delle fotografie dietro il vetro dello "scatolone" e a cambiarle rapidamente per simulare il movimento. Lo diceva a tutti che era una balla, quella della televisione; una balla messa in giro per attirare clienti. La storia del Baciocc ebbe vasta eco tanto che, un bel giorno, l'uomo fu invitato a Milano presso il centro di produzione da cui si trasmetteva "Anche oggi è domenica". Camillo poté girare gli studi televisivi, vedere le macchine da presa e parlare col conduttore il quale, alla fine, lo invitò a dire qualcosa alla sorella che lo seguiva da casa. Il "Baciocc" non ci pensò sopra troppo e tra l'ilarità generale disse "T'è regulà la vaca?". La frazione si piegò dalle risate e il Baciocc, personaggio già conosciuto per la sua singolarità, assurse a notorietà nazionale, assieme a Sartirana. L'osteria ha continuato a lavorare fino al 1962 quando il figlio di Laura, Giuseppe, decise di destinare i locali a macelleria. Attività tuttora condotta dai Casati, macellai per piacere e cuochi per tradizione dal 1914.
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