I sindaci del meratese scrivono ad ATS Bergamo e chiedono il coinvolgimento 'attivo' sulle autorizzazioni a Italcementi
Con una lettera inviata ad ATS Bergamo e per conoscenza anche alle rappresentanze istituzionali lecchesi, i sindaci della conferenza meratese sono tornati a esprimere nuovamente le loro preoccupazioni circa l'aumento previsto di combustibili alternativi rispetto a quelli di origine fossile presso il cementificio di Calusco d'Adda. Da 30mila tonnellate/anno si passerebbe a 110mila tonnellate per alimentare il forno di produzione del clinker.
Nella lettera, a firma del neo presidente Fabio Vergani, sono state ripercorse le tappe a partire dalla richiesta presentata dal colosso Italcementi nell'ottobre 2014 passando per la richiesta di studio epidemiologico fino alle conferenze di servizi per la valutazione dell'impatto ambientale arrivando al pronunciamento, nonostante le perplessità e le criticità evidenziate, della compatibilità ambientale del progetto, senza accogliere la richiesta di ulteriori analisi avanzate dai comuni dell'area lecchese unitamente alla provincia lariana. Da qui la nuova manifestazione di preoccupazione per la modifica dei quantitativi autorizzati di utilizzo del combustibile, la necessità di studi di approfondimento come già richiesto dagli enti locali e la domanda di partecipare in maniera piena ed effettiva e non solo come uditorialla conferenza sul procedimento di riesame dell'autorizzazione.
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