Robbiate, Imbersago e Paderno uniti dalla rete sentieristica ''Altra Adda''. Inaugurato il primo tratto

Molti cittadini hanno partecipato nella soleggiata mattinata di domenica 16 aprile, alla camminata sui tracciati della prima tranche della rete sentieristica che unisce i comuni di Imbersago, Paderno e Robbiate, finanziata da Lario Reti Holding con fondazione comunitaria lecchese. I più sportivi sono partiti dal traghetto di Imbersago per poi salire al Molino Colombo ed arrivare al piazzale della chiesa di Robbiate dove hanno imboccato il sentiero 2, che li ha portati al "terrazzo del Monte Robbio" per l'inaugurazione ufficiale.

Da sinistra Fabio Vergani, Lelio Cavallier, Daniele Villa e Gianpaolo Torchio

Il sindaco di Robbiate Daniele Villa ha ringraziato la società lecchese dell'acqua per i fondi in conto capitale destinati ad attività ambientali che hanno permesso la realizzazione di questo grande progetto che ha coinvolto diversi comuni del meratese non senza difficoltà: "È uno sforzo mettersi insieme, io sono al termine dei miei 10 anni di mandato e ringrazio i miei colleghi, perché in questi anni abbiamo fatto tanto insieme e auguro di farne altrettanti in futuro perché è rimanendo uniti che si riesce a costruire qualcosa di buono". Questo primo tratto di sentieri riqualificati, che dall'Adda portano fino al lago di Sartirana, sono solo l'inizio di un processo che, con i prossimi interventi, porterà al collegamento fino a Montevecchia e nel cuore del parco del Curone. Il sindaco di Imbersago Fabio Vergani ha sottolineato l'importanza della "valorizzazione dei gioielli di famiglia che sono i sentieri sotto casa. Gli amministratori locali, vista l'esperienza della pandemia, hanno riscoperto il piacere di camminare sotto casa in sentieri che però avevano bisogno di essere mappati e tracciati. L'importante è che ora vengano utilizzati per garantire una pulizia e cura costante". Vergani ha quindi invitato i presenti a girare per i loro paesi e godersi le bellezze locali senza bisogno di spostarsi troppo. Il sindaco di Paderno d'Adda Gianpaolo Torchio ha riconosciuto l'importanza già ricoperta dal percorso dell'Alzaia a livello provinciale per la circolazione pedonale e ciclabile, ma ha puntualizzato che l'idea di questo programma è quella di valorizzare i sentieri meno battuti che si rivelano essere molto interessanti per vivere a pieno il territorio. Torchio ha ricordato inoltre l'altro progetto in corso indirizzato alla creazione di un percorso di viabilità lenta chiamato "Due ruote tre parchi" che sta coinvolgendo tutti i sindaci del Meratese e Casatese per unire il Parco Adda Nord, il parco del Curone e quello del Lambro.

 

L'ing. Lelio Cavallier, presidente di Lario Reti Holding, - società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Lecco - ha precisato che il merito per la realizzazione di questa iniziativa è da dare ai sindaci, che al momento dell'operazione di aggregazione in A5 anziché distribuirsi i dividenti, hanno deciso di lasciare una quota consistente a disposizione dei territori, quota che è stata investita per mettere in pratica questo piano.

Al centro col microfono la dottoressa Francesca Rota

 

 

 

Anche la presidentessa del Parco Adda Nord Francesca Rota ha ribadito il valore dell'idea, nata proprio dai sindaci, di creare una grande connessione fra comuni nel rispetto della natura. Un grazie speciale è stato rivolto ai presenti, alla Protezione Civile e alle amministrazioni comunali precedenti che hanno steso le basi e dato il via a questo processo, che oltre a garantire una maggiore vivibilità, ha aiutato a diminuire lo spreco dell'acqua sul territorio. La mattinata si è conclusa con un rinfresco offerto da Punto Ristorazione che ha dato sollievo ai presenti per via del primo caldo sole primaverile.

 

In molti hanno partecipato alla piccola visita guidata a cura di Lario Reti Holding del serbatoio del monte Robbio, situato sotto il Terrazzo. L'acquedotto è stato progettato nel 1920 dall'ingegner Zonca che ha individuato in questo punto di Robbiate il luogo perfetto per creare un serbatoio di compensazione rifornito dalla sorgente Edison di Paderno.

 

Questo serbatoio è uno dei più capienti della provincia, contiene 500 mila litri di acqua potabile che vengono distribuiti in paese attraverso tubi gialli. Gli interessati, divisi in piccoli gruppi, sono entrati all'interno della piccola struttura per osservare e capire la sua funzione, tra le altre, di bacino d'emergenza durante i lavori manutentivi dell'acquedotto.
I.Bi.
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