Italcementi: da 30mila a 110mila Ton/anno di rifiuti da bruciare. Parere favorevole di Arpa e Ats, ma un nuovo incontro a agosto

Come annunciato, nella mattinata di mercoledì 6 luglio si è tenuta la Conferenza dei Servizi indetta da Provincia di Bergamo per valutare l'istanza presentata dalla cementeria di Calusco d'Adda Italcementi Spa nell'ottobre del 2014: un'istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e di contestuale Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) per il progetto di valorizzazione energetica di combustibili solidi secondari in parziale sostituzione dei combustibili fossili convenzionali (utilizzati alla linea di cottura del clinker della cementeria) con la previsione di un incremento da 30.000 t/anno a 110.000 t/anno del quantitativo di rifiuti solidi non pericolosi.

Alla conferenza, oltre a Provincia di Bergamo e Italcementi hanno preso parte anche ATS Brianza e ATS Bergamo, Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale), il gestore delle acque della bergamasca e i Comuni di Calusco d'Adda, Paderno d'Adda, Verderio, Robbiate, Imbersago e Solza. Questi ultimi cinque citati avevano da poco sottoscritto un protocollo d'intesa per avvalersi in modo congiunto di un consulente che potesse supportarli a livello tecnico ad affrontare la questione.


"Nel corso della conferenza - ha spiegato Daniele Villa, sindaco di Robbiate, ente capofila del protocollo d'intesa - Italcementi e i suoi esperti hanno presentato gli studi condotti: lo studio epidemiologico e lo studio tossicologico. Arpa e ATS hanno espresso i loro pareri, così come noi abbiamo espresso il nostro. Come già fatto in precedenza, abbiamo suggerito di approfondire ulteriormente l'indagine epidemiologica con un altro sistema, ma ATS, che già ci aveva dato risposta negativa, ha ribadito che a loro parere la metodologia che è stata utilizzata è quella corretta e dunque non risulta necessario fare ulteriori verifiche. Il concetto che è stato ribadito anche dai consulenti di Italcementi, professori dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata."

Arpa e ATS, premettendo che la situazione andrà comunque monitorata e soprattutto tenendo conto che il territorio in oggetto risulta già a suo modo inquinato, hanno espresso pareri positivi in merito alla questione, spiegando che non si rileverebbe un peggioramento della situazione attuale.
La questione tuttavia non è ancora chiusa definitivamente. La conferenza si riaggiornerà ad agosto, anche vista la mancanza di alcune documentazioni relative allo scarico delle acque reflue e l'utilizzo dell'acqua da parte della cementeria. In vista di questo appuntamento, i consulenti di Italcementi risponderanno alle osservazioni avanzate dai comuni firmatari del protocollo d'intesa anche per iscritto.

Dopo questo secondo appuntamento l'iter burocratico non sarà ultimato. Italcementi infatti dovrà prendere parte molto probabilmente a un'ulteriore conferenza dei servizi,
questa volta solo con Provincia di Bergamo e il Comune di Calusco d'Adda, territorio su cui insiste l'impianto della cementeria.

"Verificati questi punti, - ha concluso il sindaco Daniele Villa - credo che poi quella di agosto sarà l'ultima conferenza per noi, poi la Provincia emetterà il suo responso. Tuttavia non credo che poi sarà un passaggio immediato. Dalla progettazione tecnica ho capito che dovranno essere eseguiti degli interventi anche sullo stabilimento prima di poter aumentare i volumi, il che dovrebbe richiedere senz'altro un po' di tempo."
E.Ma.
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