I Sindaci del Meratese chiedono un confronto con l'assessore Terzi in merito ai disservizi su trasporto ferroviario, investimenti e nuovi ponti

È ormai risaputo che il trasporto ferroviario locale è teatro di numerosi disservizi a danno di molti cittadini che lo utilizzano per recarsi quotidianamento al lavoro o a scuola. Pertanto si sono mossi tutti i Sindaci del Meratese. È quanto si legge nel comunicato stampa della conferenza che li ha visti confrontarsi sul tema, svoltasi il 10 novembre scorso. La decisione urgente è quella di chiedere un incontro con l'assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, per capire quali azioni mettere in atto di concerto con Regione, RFI, e Trenord per "superare i disservizi".

L'assessore regionale Claudia Maria Terzi

Nel comunicato emergono alcuni macro-temi sui quali si desidera porre il massimo dell'attenzione, primo fra tutti la decisione di spostare il capolinea di 4 treni della tratta Milano-Lecco da Milano Centrale a Milano Rogoredo senza preavviso e in piena emergenza Covid. Altro punto dolente sono i persistenti ritardi sulle seguenti tratte "la Milano - Lecco via Carnate (comprese 2 corse del mattino Carnate - MI PG), la Bergamo - Milano PG via Carnate e tre "direttini": Colico - Milano C.le del mattino e le due corse della sera da Milano C.le a Lecco." Oltre a ritardi vi sono le cancellazioni, il tema della sicurezza, e di un confronto su possibili nuovi investimenti viste le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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Come ultimo punto si è fatta menzione anche del nuovo attraversamento ferroviario sul fiume Adda che "è priorità non più rimandabile". E di quello stradale in sostituzione al ponte San Michele, dove di legge, "che porterebbe notevoli ricadute sul Meratese e sui territori limitrofi. E' necessario che vengano coinvolti tutti i Comuni interessati a scavalco tra le tre Provincie di Bergamo, Lecco e Monza-Brianza per individuare soluzioni con una visione ampia, che tengano conto delle necessità di attraversamento dell'Adda, ma salvaguardino i centri abitati potenzialmente più esposti da un insostenibile incremento di traffico di attraversamento sia leggero che pesante."

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