Punto Rosso chiede ai sindaci la parità nella toponomastica

In occasione dell'8 marzo dello scorso anno (2020) la nostra associazione, aderendo all'appello dell'associazione nazionale "Toponomastica Femminile", inviò a 15 Sindaci del meratese una lettera che, facendo il punto sulle strade o piazze dedicate agli uomini e alle donne di alcuni Comuni a noi vicini, rivelava quanto poche fossero concesse al genere femminile e fra queste la maggioranza fosse riservata a sante, figure nobili o regali, ad eccezione della matematica Gaetana Agnesi. Chiedevamo, un anno fa, l'intitolazione di tre strade a tre donne per ogni Comune. Ad oggi, a parte il Comune di Brivio che, abbiamo appreso in questi giorni, ha intestato 6 strade ad altrettante donne, non abbiamo  mai ricevuto risposta.
Riproponiamo perciò l'appello anche quest'anno, ben consapevoli che non sono i nomi  delle strade a dare eguaglianza alle donne, ma almeno rendono un pò più visibile il loro contributo dato alla società e alla storia.

Ai sindaci dei Comuni di
Airuno , Brivio, Calco, Cernusco L., Imbersago, La Valletta B.za, Lomagna, Merate, Montevecchia, Olgiate, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, S.Maria Hoè, Verderio.

8 Marzo, Giornata internazionale della donna

Nella nostra società le donne hanno, in questo ultimo secolo, consolidato la loro presenza e sempre più donne hanno occupato ed occupano posti importanti in ogni ambito: in politica, nelle professioni, alla guida di aziende, nella ricerca, nelle arti ecc. ecc.

Ma siamo così sicuri che questo sia vero? Gratta gratta sotto la crosta della parità di genere c'è ancora tanto da sistemare per “pareggiare” i conti.

Una spia di questa disuguaglianza di considerazione la troviamo ,se ci guardiamo attorno, nei luoghi dove viviamo e lavoriamo: le nostre città, i nostri paesi, dai più grandi ai più piccoli. Le vie, le piazze, gli edifici pubblici dedicati a donne sono una ridottissima minoranza.

Dal censimento nazionale condotto dal Gruppo di Toponomastica Femminile (vedi www.toponomasticafemminile.com) risulta che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante) mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%.

Facciamo qualche esempio:
  • a Lecco ci sono 482 tra strade e piazze, 240 intitolate a uomini e 11 a donne: 1 Madonna, 2 Sante, 1 letterata ed 1 pedagogista, 1 scienziata (Gaetana Agnesi), 4 personaggi manzoniani e 1 non identificata
  • a Merate ci sono 260 tra strade e piazze, 120 sono intitolate a uomini e 12 a donne : 4 Madonne, 3 Sante, 1 scienziata (sempre la nostra Gaetana Agnesi di Montevecchia), 4 nomi femminili non identificati.
  • a Cernusco Lombardone le vie/piazze sono 72, 37 intitolate a uomini e solo 4 a donne : 3 sante ed 1 nobildonna
  • a Montevecchia le vie e piazze sono 55, 5 intitolate a uomini e 1 sola ad una donna: la scienziata Gaetana Agnesi
  • a Osnago le vie e piazze sono 86, di cui 63 intitolate a uomini e 3 a donne: 1 madonna, 1 Santa ed 1 alla giornalista Ilaria Alpi
… e così per tutti gli altri paesi di questo territorio. Anche il resto della Penisola è messo nelle stesse condizioni.

Come Associazione PUNTO ROSSO- Rete delle Alternative aderiamo alla campagna

8 MARZO 3 DONNE 3 STRADE

chiediamo che le cose cambino e che le nostre amministrazioni diano il buon esempio cominciando a intitolare in ogni paese 3 vie o piazze a donne che hanno contribuito, in tutti i campi, a migliorare la società

Punto Rosso – Rete delle Alternative

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