Robbiate: nuovi corsi di shaolin in paese, filosofia di vita e sport che dà disciplina
Lo shaolin come disciplina da praticare settimanalmente per occupare le ore dedicate all'attività fisica, ma prima di tutto come filosofia di vita. L'alternativa agli sport tradizionali, come calcio, basket o volley, la offrono gli istruttori di Dimensione Shaolin nella palestra delle scuole medie di Robbiate in via Brianza, dove a settembre è partito un nuovo corso che ha già raccolto una buona adesione e che offre qualcosa in più del semplice affinamento della tecnica e dello stare in movimento.
''Ovviamente non è solo una pratica sportiva'' ha spiegato Riccardo Pesenti, architetto e informatico che nello shaolin ha trovato la sua più grande passione e nel corso che dirige a Robbiate il modo per trasmetterlo a bambini, ragazzi e adulti.
''Lo vediamo ogni giorno nelle nostre lezioni. Lo shaolin porta le persone a diventare più sicure, a credere di più in sé stesse. C'è chi si affaccia a questo mondo senza credere più di tanto nelle proprie possibilità ed è convinto di non essere in grado di mettere in pratica alcune tecniche. Dopo qualche mese, invece, si è già visibilmente migliorati e a beneficiarne in primis è l'autostima. Quello che mi stupisce spesso, inoltre, è vedere bambini che con lo shaolin riescono a rimanere concentrati per due ore di fila''.
L’istruttore Riccardo Pesenti
Il segreto, secondo l'istruttore Riccardo Pesenti, che abita a Verderio, ha 30 anni e pratica da quando ne aveva 19, sta soprattutto nella vastità degli esercizi che possono essere svolti. ''La verità - ha continuato - è che sono così tante che non si finisce mai di imparare le tecniche dello shaolin. Facendo spesso esercizi diversi, non ci annoiamo mai''.Ciò che nella pratica insegna lo shaolin, stile del kung fu che - ha spiegato Pesenti - è la più antica arte marziale cinese messa in atto, oltre che a corpo libero, anche con una serie di armi, è l'approccio in un eventuale combattimento, prendendo in esame tutte le situazioni in cui è possibile incappare, cioè la difesa, l'attacco e il contrattacco. Nelle lezioni viene affrontato ognuno di questi aspetti, passando anche - ad esempio - dal miglior modo di attutire una caduta, con ogni singola parte del corpo che va utilizzata per ammortizzare il più possibile il colpo.''Ciò che si insegna sempre è innanzitutto l'evitare in qualsiasi modo lo scontro, ragionare prima di colpire'' ha spiegato Riccardo Pesenti. ''Il principio di base è che ogni vita è preziosa. In questo modo gli allievi, anche i più piccoli, crescono con un notevole autocontrollo''. Spesso alle lezioni, che a Robbiate si svolgono il giovedì sera e il sabato pomeriggio, assistono anche i genitori - nel caso dei più piccoli - e a volte anche loro stessi provano a mettere in atto una posizione o un esercizio. L'avventura dell'associazione sportiva, tra le prime in zona a diffondere questo stile del kung fu, parte molti anni fa a Suisio nel 2002.''Il caposcuola è il Maestro Ermanno Carminati di Suisio, dove è partito tutto nel gennaio del 2002, mentre oggi siamo anche a Garlate e qui a Robbiate'' ha proseguito Pesenti. ''Quando ho iniziato era lui il mio maestro. Ho praticato tanti sport in gioventù ma sentivo il bisogno di un mondo che mi desse qualcosa in più. Nella palestra di Suisio mi sono da subito sentito come a casa ed è lì che ho imparato una cosa molto importante in cui credo ancora oggi che sono allenatore: chiunque ha qualcosa da insegnarci. Dopo alcuni anni di pratica ho deciso di intraprendere il percorso da allenatore durante il quale, insieme ad altri allievi di Dimensione Shaolin che avevano preso la mia stessa strada, siamo andati in Cina un mese per poi affrontare un esame, obbligatorio per poter insegnare''. L'associazione originaria della bergamasca partecipa poi ogni anno, con particolare successo, a tante competizioni nazionali.
A.S.