Trasporto Pubblico Locale: impossibile l'accordo tra Agenzie, Trenord e Regione per estendere il sistema tariffario di Milano

Una gran confusione, tempismo imperfetto e forse qualche ripicca a livello politico-istituzionale tra le alte sfere. Le vittime, come al solito, gli utenti del trasporto pubblico locale. C'era attesa anche nel Meratese per l'entrata in vigore a Milano e dintorni dello STIBM, acronimo impronunciabile di "Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità". Dal 15 luglio nella cartina ATM del capoluogo lombardo è ben visibile la differenziazione cromatica per cerchi concentrici. In base al numero di anelli attraversati si paga il titolo di viaggio, che vale per tutti i mezzi di trasporto presenti all'interno del bacino milanese.


LA PRIMA MAPPA DIFFUSA A INIZIO LUGLIO (CLICCA SULLA CARTINA PER INGRANDIRE)

LA SITUAZIONE ODIERNA (CLICCA SULLA CARTINA PER INGRANDIRE)

Sembrava che la novità interessasse pure i Comuni di Olgiate Molgora, Osnago, Cernusco Lombardone, Merate, Robbiate, Paderno e Verderio (riportato nell'immagine ancora separato in Superiore e Inferiore) e la notizia era stata propagata anche dai siti istituzionali di alcuni di questi Enti comunali. Il vantaggio economico sarebbe risultato per chi avesse sfruttato sia la tratta ferroviaria di Trenord che i mezzi di Atm, oltre che per i minori di 14 anni che avrebbero viaggiato gratis fin dalla stazione locale. Svantaggiati invece coloro che si fossero spostati solo in treno. Così risultava nelle brochure e nelle mappe messe a disposizione. Poi, con una comunicazione farraginosa, i documenti sono stati sostituiti e i Comuni sopracitati sono diventati dei paesi-fantasma.

Per venire a capo dell'arcano abbiamo contattato le Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale (TPL), direttamente coinvolte nella vicenda. Il Meratese rientra appieno in quella del bacino di Como, Lecco e Varese. La quale si dissocia completamente dalla iniziativa della consorella dell'area metropolitana di Milano e da ogni Ente che abbia potuto fornire il piano originario. Agli occhi della "nostra" Agenzia la fase di interregno non è mai esistita, e andrebbe spiegato a chi però ha già acquistato l'abbonamento del nuovo sistema. Pare non sia mai stata coinvolta in una qualsiasi interlocuzione finalizzata a un accordo per armonizzare il meccanismo di tariffazione per tutti quei pendolari che ogni giorno si recano a Milano. Ne sarebbe venuta a conoscenza quando le mappe sono state diffuse al pubblico, nei primi giorni di luglio. In realtà chi è del settore dovrebbe avere uno sguardo attento a quello che stavano combinando a Milano, e una serie di atti erano di dominio pubblico da diversi mesi.

Questa è una locandina ancora presente oggi a Milano ma riferita al vecchio modello


È di aprile, ad esempio, la delibera in cui l'Agenzia TPL del bacino milanese pubblicava il Regolamento tariffario del proprio STIBM. Lì venivano citati anche quei Comuni (compresi quelli meratesi) al di fuori del Bacino di Milano ma interessati, in origine, destinazione o transito, da servizi di sua competenza, ad esempio il trasporto su gomma. Aggiunge Luca Tosi, direttore dell'Agenzia TPL di Milano-Monza-Lodi-Pavia: «Questi Comuni che sono stati tolti erano tutti integrati precedentemente nel vecchio sistema di SITAM ma solo per i "settimanali d'area", per altro poco usati, che consentivano agli utenti di utilizzare tutti i mezzi di superficie più i servizi ferroviari. Era un vecchio accordo tra SITAM e Trenord». In virtù di questo legame, precisa Tosi, si era pensato di integrare nel nuovo STIBM anche questi Comuni perimetrali, ma l'integrazione era limitata ai servizi ferroviari di Trenord e alle linee governate dall'agenzia TPL milanese (ad esempio la Z313 di "Nord Est Trasporti" che sconfina a Verderio, Paderno d'Adda, Robbiate e Merate).

Dopodiché, da una parte la comunicazione ufficiale ha fatto di tutta un'erba un fascio, integrando completamente i Comuni meratesi nel nuovo disegno. Dall'altro lato, Regione Lombardia e Trenord hanno bloccato l'armonizzazione con le ferrovie nel Meratese. «C'è stata una scelta all'ultimo momento di Trenord e Regione Lombardia, circa una settimana prima dell'avvio il 15 luglio, di aderire al nuovo sistema - confessa Luca Tosi - Ma negli incontri successivi ci hanno chiesto di ridurre in questi Comuni settentrionali l'integrazione esclusiva ai soli nostri servizi, senza il trasporto ferroviario, in mancanza di un nuovo sistema tariffario tra Como, Lecco e Varese». Quindi di fatto sono integrati nello STIBM di Milano attivato due settimane fa unicamente i servizi di competenza dell'Agenzia TPL della Città Metropolitana di Milano, Monza, Lodi e Pavia nelle località che pubblichiamo in questa tabella:

«Ci scusiamo molto con tutti gli utenti per la confusione che è stata indotta - dice il direttore Tosi, che poi ricorda - Per gli utenti sistematici del servizio ferroviario rimane in vigore una forma di integrazione conveniente, con l'abbonamento mensile "TrenoMilano", che consente di arrivare in treno in città e con lo stesso titolo di viaggiare sulla rete urbana di Milano».
Resta il fatto che Regione Lombardia avrebbe osservato l'evolversi del processo senza pronunciarsi su questo delicato equilibrio, mentre l'Agenzia TPL di Como, Lecco e Varese si muoveva a rallentatore per creare il proprio STIBM. Un primo studio lo ha approvato il 3 luglio e solo il 22 luglio è passato lo schema di sistema tariffario integrato per il bacino Como-Lecco-Varese che ha trasmesso in Regione per il via libera. Fino ad allora far camminare insieme le due Agenzie sarebbe come farle zoppicare. Dalla sede principale di Como ci fanno sapere: «Siamo in attesa di essere convocati dai tecnici dell'Assessorato regionale ai Trasporti per la verifica congiunta e l'approvazione. Confidiamo che in quella sede si introdurranno le opportune armonizzazioni sia con l'Agenzia di Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia, che con le Agenzie rimanenti. Diversamente, sarà comunque indispensabile concordare le modifiche tariffarie da applicare alle località interessate dalla "integrazione Milanese"».

È la stessa Regione a richiederlo con una Legge del 2012 e un Regolamento del 2014. In esso è scritto che proprio la Regione dovrebbe farsi garante delle intese con gli affidatari dei contratti dei servizi già vigenti. Ma pare non si sia mossa nemmeno mezza foglia dagli uffici regionali. E se vogliamo spingerci in una profezia, difficilmente l'armonizzazione con il STIBM di Milano avverrà prima del 2021-2022. A Como-Lecco-Varese l'affidamento dei servizi per il trasporto pubblico locale è in scadenza. Entro l'estate partirà l'iter per ricevere dagli operatori economici le manifestazioni di interesse per il bando di gara. I nuovi contratti dovrebbero essere stipulati nel 2021. È presumibile che solo da quel momento si potrà iniziare a parlare di armonizzazione con il STIBM di Milano.

Lo spazio resta a disposizione per eventuali repliche e/o precisazioni.
Marco Pessina
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.