Robbiate: un amore a bordo pista per gli ufficiali di gara della Marshall Racing Lario. Il rally spiegato dai vertici del sodalizio

Una passione vissuta sul ciglio della strada, misurata in attimi. Una manciata di secondi in cui un bolide ti sfreccia di fronte, esegue una curva con precisione millimetrica e se ne va. Rimangono la polvere che si è alzata dall'asfalto per quel passaggio improvviso di pneumatici, il rombo del motore che si allontana e il cuore che batte più veloce del solito.
Un'emozione che persino degli ufficiali di gara ''navigati'' come Angelo Gaffuri e Giovanni Rossi provano ancora dopo averne vissuti a migliaia di quegli attimi in qualità di ufficiali di gara delle più prestigiose corse di rally italiane.

Il primo è di Robbiate, il secondo di Garlate e sono i due fondatori della ''Marshall Racing Lario'', un'associazione che raccoglie tra i suoi associati gli ufficiali di gara che vengono ''forniti'' alle varie competizioni sparse per tutto lo Stivale. Sono una ventina in tutto, al momento, provenienti da un po' tutto il Lecchese, ma puntano ad essere molti di più.
Perciò sono usciti allo scoperto, con l'intenzione di farsi conoscere e capire se sul territorio c'è qualcuno di tanto appassionato alle corse di rally disposto a sacrificare i suoi fine settimana per indossare una pettorina catarifrangente, impugnare una radiolina e vigilare sulla pista affinchè tutto vada per il verso giusto.

Angelo Gaffuri e Giovanni Rossi, presidente e dirigente dell’associazione Marshall Racing Lario

''Il nostro compito è quello di presidiare i tratti di strada più insidiosi oppure dove si concentra il pubblico'' ha raccontato Giovanni Rossi. ''Ci occupiamo anche di segnalare eventuali incidenti o problematiche riscontrate sulla pista. In questi casi per avvertire i piloti sventolando la nostra bandiera gialla. A quel punto è compito degli ufficiali avvertire la direzione di gara di quanto successo e in base alla gravità dell'accaduto scattano i soccorsi medici, ad esempio, oppure intervengono i mezzi che recuperano le automobili incidentate''.

I fuori pista, nel rally, sono infatti all'ordine del giorno. Per quanto un pilota possa essere preparato e il suo navigatore conoscere a menadito il percorso, le insidie sono sempre dietro l'angolo.
Le vetture, per come sono concepite, pur non superando quasi mai un potenziale che vada oltre i 200km/h sono spinte a velocità elevate in curva, là dove si differenziano i piloti normali dai campioni. Per il garlatese Rossi e per il robbiatese Gaffuri questi ultimi si chiamano Colin McRae , Carlos Sainz o l'italiano Miki Biasion.

''La passione del rally nacque da giovane, quando facevo il garzone in una officina e uno dei titolari correva'' ha proseguito Rossi. ''Da quando vidi la prima gara sono passati 25 anni. Per noi i campioni sono quelli di un tempo, ma anche oggi il mondo del rally si difende. Il movimento è vivo e vegeto ma si dovrebbero rivedere solo alcune regole''.
Il riferimento è al trattamento spesso non troppo lusinghiero riservato agli ufficiali di gara come quelli della Marshall Racing Lario con sede a Robbiate. Gaffuri e Rossi hanno parlato di rimborsi spese decisamente risicati e quasi mai sufficienti per ripagare gli sforzi messi in campo per garantire la buona riuscita della corsa.

''Di fatto se non ci fossimo noi non si potrebbero nemmeno organizzare le gare'' hanno spiegato. ''Spesso ci ritroviamo a spendere in benzina, alloggio e quant'altro più di quanto ci viene riconosciuto. Facciamo molti sacrifici, ma continueremo a farli perché a spingerci è la passione per il rally''.
Se così non fosse, allora probabilmente i due amici non avrebbero fondato insieme un'associazione che raggruppa ufficiali di gara. L'ASD Marshall Racing Lario è nata lo scorso marzo, mentre Gaffuri e Rossi si conoscono da più o meno tre anni.

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''Io ho iniziato ad avvicinarmi a questa attività all'incirca tre anni fa, anche se la passione per le auto la ho da sempre'' ha spiegato il robbiatese, che tra gli altri è riuscito a coinvolgere nell'iniziativa anche i figli. Così, anche se le trasferte sono lontane come accade spesso, può anche dire di aver trascorso il fine settimana in famiglia.
Diversi gli appuntamenti che attendono la ''Marshall'' nei prossimi mesi. ''Il nostro intento, da qui in avanti, è quello di provare a coinvolgere i giovani e portarli con noi alle gare'' hanno spiegato Rossi e Gaffuri. Chiunque fosse appassionato di rally o di automobili in generale e spesso si ritrova a non avere impegni per il fine settimana può farsi avanti.
A.S.
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