Garavaglia: la nostra storia si intreccia con le cure palliative
La nostra storia coincide con la storia delle cure palliative sul nostro territorio. Nella seconda metà degli anni 80, grazie al dott. Marinari, le cure palliative muovevano i primi passi ma necessitavano di un supporto significativo.
11 maggio 1989 presso il notaio Carlisi viene fondata l'Associazione e Alessandra Passoni ne assume la presidenza
Le attività consistono in assistenza domiciliare e supporto economico alle cure palliative introdotte qualche anno prima dal dott. Marinari.
Nel 1990 assume la presidenza Diana Mc William Petracchi
Nel 1993 sorge la necessità della costruzione di un hospice ; viene scelto Airuno come sede e dopo un iter piuttosto complesso nell'ottobre del 2002 viene accolto il primo paziente. L'hospice otterrà l'accreditamento nel 2003
Nel 2004 a Daina succede in qualità di presidente Domenico Basile
Sempre nel 2004 si apre la Scuola e nel 2006 viene organizzato il primo master in cure palliative in collaborazione con l'Università di Milano Bicocca.
Nel 2006 parte il Progetto Oltre per seguire i famigliari dei pazienti deceduti in hospice.
Nel 2013 grazie a una convenzione con Villa dei Cedri, inizia l'assistenza dei nostri volontari agli ammalati di SLA.
Nel 2014 è stata creata la rete locale di cure palliative sotto la guida del dott. Gianlorenzo Scaccabarozzi, di cui l'hospice è parte.
Nel 2016 il sottoscritto viene eletto presidente.
Nel 2018 infine il supporto al lutto viene esteso ai famigliari dei pazienti deceduti per malattia sul territorio.
Questa è l'occasione per ringraziare:
I fondatori dell'Associazione per la lungimiranza con cui hanno affrontato il tema dell'assistenza ai malati terminali
Tutti coloro che sul territorio, avendo creduto nel progetto, a vario titolo l'hanno sostenuta e continuano a farlo.
I collaboratori : medici, infermieri, oss, assistenti sociali, psicologi, assistenti spirituali che dell'assistenza in hospice hanno fatto una vera e propria missione: la gratitudine degli assistiti e dei loro famigliari è la prova della loro dedizione.
Il personale delle varie aziende che hanno operato e operano in hospice che si sentono parte della sua missione.
Ma, soprattutto, tutti i 475 volontari che hanno dato il loro contributo alla piena realizzazione delle finalità dell'Associazione, nelle varie aree di competenza e, tra questi, i vari consiglieri che si sono succeduti nel direttivo.