Robbiate, Pro Loco: 1400 km per donare lavatrici a famiglie terremotate. Una va a una 106enne
Hanno installato 30 lavatrici nelle case dei terremotati e nei centri allestiti dalla Protezione civile nazionale in cui vivono da mesi migliaia di persone sfollate. Ci sono volute 40 ore di viaggio, 1.400 chilometri di strada percorse, decine di associazioni e tanta buona volontà. Il gruppo, partito dalla sede della Pro loco di Robbiate sabato 17 dicembre intorno alle 5 del mattino, a bordo di due furgoni, ha fatto rientro in Brianza domenica sera intorno alle 20.30.Un'iniziativa che ha il suo ideatore proprio a Robbiate, Sergio Porta, presidente della Pro loco e di "Sei in Brianza", un'associazione che mette in rete decine di Pro loco di tutta la zona di Lecco. "Ho pensato di poter dare una mano ad agosto, quando Amatrice fu colpita dal grave terremoto - ha spiegato Sergio Porta - La situazione in quelle zone è peggiorata sempre di più. Ho pensato che soldi e cibo non sarebbero stati utili, più che sufficienti, e allora mi è venuto in mente che qualcuno, magari, poteva aver bisogno di lavare i propri vestiti. Così è nata l'idea di portare delle lavatrici in quelle zone. Ho comunicato per due mesi, prima di partire, con la direzione della Protezione civile nazionale che, da subito, mi ha spiegato che l'idea era molto buona, e che in pochi hanno pensato di donare delle lavatrici". Porta è riuscito a mettere insieme in poche settimana una squadra composta da decine di Pro loco, tante associazioni e finanziatori. Tra i primi il "Cde" di Bellusco, un centro di elettrodomestici, che è riuscito a reperire le 30 lavatrici a prezzo di listino, e poi ha messo a disposizione i due furgoni con i quali si sono recati nel Centro Italia il gruppo di 11 persone. Tra questi, oltre a Porta, altri quattro volontari di Robbiate, tra cui due della Protezione civile robbiatese."Sono rimasto colpito da molte cose, ma su tutto dall'umanità di queste persone, quella disponibilità che ho trovato e che mi ha fatto pensare che noi non saremo mai come loro - ha spiegato Porta - Abbiamo consegnato questi elettrodomestici nelle zone tra Ascoli Piceno e Fermo. Una lavatrice l'abbiamo data ad una 106enne che vive ancora nella sua casa e ne aveva bisogno. Abbiamo incontrato delle persone eccezionali, come la sindachessa di Montemonaco, una donna molto determinata che ha fatto molto per il suo paese in una situazione così drammatica. E' una di quei pochi sindaci della zona che, nelle ore successive al terremoto, è riuscita a fare arrivare in paese la Protezione civile, nonostante Amatrice fosse il Comune con più attenzioni. Montemonaco è un paese di 700 anime. Una cosa che mi ha colpito tantissimo è stata vedere alcune zone inagibili con gli alberi di Natale addobbati, e le luminarie per le vie".
La spedizione di brianzoli, ha aggiunto Porta, è stata ospitata per una notte in un centro allestito dalla Pro loco e partecipato ad un pranzo sociale in cui vivono ancora centinaia di sfollati.
Il presidente Sergio Porta durante la consegna
La spedizione di brianzoli, ha aggiunto Porta, è stata ospitata per una notte in un centro allestito dalla Pro loco e partecipato ad un pranzo sociale in cui vivono ancora centinaia di sfollati.