Imbersago: i volontari del Mato Grosso raccontano le scelte di fatica e lavoro per guadagnare soldi da dare alle Missioni

Il loro "habitat" è il mondo dove si lavora, si suda, ci si sporca le mani e ci si spacca la schiena per guadagnare i soldi da devolvere alle missioni.
Le conferenze e gli incontri davanti al pubblico gli si addicono meno ma sono anche questi degli ottimi mezzi per reclutare persone, sensibilizzare e far conoscere l'operazione Mato Grosso.

Da sinistra Serena, Bernardo, Letizia, Luca, Simeone e Cristina


E allora Cristina, Luca, Letizia, Bernardo e Serena sfidando quell'ala di riservatezza e forse anche un po' di timidezza che si palesa sui loro volti, si sono messi nuovamente in gioco e alla platea, seppur non numerosa ma davvero interessata, di Imbersago hanno raccontato la loro esperienza.
Quella in Brasile e in Ecuador, nei campi di lavoro in Italia e nella casa a Celana ristrutturata per accogliere i ragazzi dell'anno della carità.

Valter Cogliati


Una serata condotta da Valter Cogliati di "Imbersago per tutti" che è stata un modo per mettere a contatto una tra le più datate associazioni del territorio, il Mato grosso, e un potenziale bacino di ascoltatori e, perché no, di futuri volontari.
Sulle note di The Sound of Silence, è stato il treno della carità a introdurre nei paesi dell'America latina, zigzagando tra persone, attività lavorative, realtà scolastiche o di assistenza, paesaggi dalla natura incontaminata, progetti, attività, strutture realizzate nel corso degli anni e che ora "camminano" da sole.


La parola è poi passata ai ragazzi in sala con la testimonianza di Letizia che ha trascorso sei mesi in Brasile, a Palmeiropolis che sembra più il nome di un cartone animato che quello di una città con 7mila abitanti.

Letizia


"Ho vissuto in una casa di accoglienza per una quarantina di ragazzi" ha spiegato "dove si insegnava loro un mestiere. Qui la situazione sociale è molto differente dalla nostra perché ci sono famiglie molto povere o con un solo genitore o a volte nemmeno quello. Il tentativo è quello di dare un'educazione buona a questi adolescenti, insegnando loro una strada da percorrere che sia sana".

VIDEO


Scandita dall'orologio di Don Bosco, la giornata ha anche spazi per mettere in pratica il concetto di carità con la visita ai malati e agli anziani, aiutandoli poi nelle faccende domestiche o nelle piccole commissioni da sbrigare.

Luca


Infermiere di professione, Luca ha invece trascorso un anno in Ecuador e nel suo intervento ha spiegato le funzioni dei gruppi. "Ci si trova a lavorare per guadagnare qualcosa che vada a sostenere le missioni. Lavorando e imparando a guadagnarsi il denaro, si va oltre la mera raccolta fondi. Noi facciamo tutto con fatica ma insieme e con allegria".

Cristina


Del gruppo Cristina è invece quella che in missione non ci è ancora andata ma sul territorio è una leader nell'organizzazione di questi campi di lavoro. "Siamo attivi d'estate e nel fine settimana" ha raccontato "e cerchiamo di sbrigare più compiti che ci vengono affidati così i soldi da mandare in missione aumentano. È una settimana messa disposizione dell'altro in forma gratuita e quando si torna a casa si cerca di applicare anche qui quanto imparato".


Bernardo e Serena sono invece due giovani sposini che hanno pensato che dall'Italia non si poteva stare a guardare e hanno preso una casa a Celana in comodato d'uso gratuito dalla diocesi. Qui hanno deciso di ospitare i ragazzi che ancora indecisi su cosa fare, vogliono un anno di "stacco". Che non significa ozio. Tutt'altro, è darsi disponibile per lavoretti e commissioni i cui proventi, al netto del poco che serve per sopravvivere, finiscono interamente nell'operazione Mato grosso.


Insomma tante forme, da quella "estrema" della missione direttamente sul posto, a quella dei campi di lavoro fino alla casa aperta per chi ha necessità di un punto di appoggio da cui partire con una scelta saggia e ponderata. Tante forme di aiuto e di assistenza che, alla fine, hanno un solo scopo: far star bene gli altri e trovare un po' di pace, donando e non accumulando.

S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.