Osnago:Andreina Romeo, 48 anni, disoccupata, si dedica a liberare strade e campagne dai rifiuti che altri incivili abbandonano
Da qualche settimana l'area adiacente al passaggio a livello della Sernovella, dalla parte di Brugarolo, è stranamente pulita: non ci sono cartacce, bottiglie, sacchi della spazzatura. E così anche il "canale" infestato da erbacce e spesso ricoperto da spazzatura che corre lungo la Sp342dir tra Osnago e Cernusco, o ancora il ciglio della strada di Via Bergamo.
Nessun miracolo né intervento massiccio da parte di enti o divinità. Solo la buona volontà, meritevole davvero di un encomio, di una donna, Andreina Romeo, 48 anni, attualmente disoccupata che, un po' per occupare il tempo un po' perchè nel sangue ha uno spiccato senso civico e un amore per la natura, ha deciso di dedicare intere ore a pulire dove altri sporcano.
Sì, avete letto bene: Andreina, in forma totalmente volontaria e gratuita, senza che alcuno le abbia chiesto qualcosa né la ripaghi per il tempo che impiega e il servizio che rende, si dedica a raccogliere cartacce, plastica, scarti che vengono abbandonati a bordo strada e deturpano l'ambiente.
Il suo senso civico e l'amore per il Creato un po' le scorrono nel sangue (la mamma è svizzera, ndr) e un po' fanno parte del suo modo di essere, aperta e solare con le persone, allegra e socievole, discreta e accogliente, rispettosa di tutto e di tutti.
E così da tre anni a questa parte ha deciso che, stante la mancanza di lavoro che la costringerebbe in casa e viste le ampie porzioni di paesaggio che, sotto gli occhi di tutti, vengono quotidianamente deturpate diventando discariche a cielo aperto, di fare la sua parte come cittadina.
VIDEO
"Ero stanca di stare a guardare cosa avveniva sotto i miei occhi" ha raccontato mentre la incontriamo intenta a pulire l'area attorno alla rotonda di Via Gramsci a Merate "e così ho deciso di dare il mio contributo. Mi sono armata di guanti e di sacchi della spazzatura e inforcato il mio scooter ho iniziato a girare e a fermarmi dove trovavo strade sporche, aree colme di rifiuti, angoli con alle spalle scorci di paesaggio incantevoli, ricoperti invece da spazzatura, resti di cibo, sacchi, legname. Pian piano ho iniziato a raccogliere e a pulire, mettendo nei sacchi che portavo con me e poi depositando la spazzatura, opportunamente sigillata, vicino ai cesti della raccolta, del comune di competenza. Ho trovato di tutto e vedere l'ambiente trattato così mi fa male. La Brianza una volta era una terra pulita e accogliente, ora ci sono delle zone che impietosiscono talmente sono imbruttite e sporche oppure lo diventano dopo qualche manifestazione. Quando nel mio giro trovo delle situazioni gravi mi fermo per delle ore intere e pulisco e spesso torno anche il giorno successivo".
Un'intraprendenza davvero encomiabile che l'ha portata a fare qualcosa di concreto per la sua comunità, non chiedendo nulla e gratificandosi solo, a lavoro concluso, di vedere rinascere la natura, dove l'uomo l'ha distrutta.
"Ho impiegato due giorni per pulire l'area attorno al passaggio a livello della Sernovella, vicino a Brugarolo. Ho trovato di tutto ma pian piano sono riuscita a sistemare" ha raccontato, con una luce negli occhi che già da sola diceva la sua gioia "quando sono passata a vedere il giorno successivo non volevo credere ai miei occhi: un gregge di pecore si era fermato a pascolare proprio lì, dove qualche ora prima c'erano i rifiuti. E' stata una contentezza indicibile: è come se la natura avesse voluto ringraziarmi e ripagarmi degli sforzi fatti nei giorni precedenti. Non c'era grazie più grande per me".
Da Merate a Robbiate, spingendosi fino a Calco, passando per Cernusco, Bernareggio e Verderio e risalendo fino a Osnago, suo paese di residenza: il "volontariato" di Andreina non ha confini. "Quotidianamente pulisco un sentiero che c'è dietro casa mia a Osnago con le panchine. Al mattino si trovano bottiglie, resti di cartoni della pizza. Ho provato a invitare ad avere rispetto e più attenzione ma spesso ti deridono. Io però sono felice che gli anziani che vengono a passeggiare così come le mamme con le carrozzine trovino un ambiente pulito. È bello per tutti".
La semplicità e la dedizione di Andreina sono disarmanti: con in mano un sacchetto della spazzatura, lei sorride e mentre chiacchieriamo indica da una parte i fiori che ammantano il fazzoletto verde vicino alla nuova pista di atletica e dall'altra i resti di plastica e lattine che lo costellano qua e là. Poi augurando Buona Pasqua, prosegue, raggiunge il suo scooter e si avvia...verso nuove strade da pulire nella speranza che qualcuno segua il suo esempio e, quantomeno, pur non armandosi di sacchetto e guanti, eviti di sporcare.
Nessun miracolo né intervento massiccio da parte di enti o divinità. Solo la buona volontà, meritevole davvero di un encomio, di una donna, Andreina Romeo, 48 anni, attualmente disoccupata che, un po' per occupare il tempo un po' perchè nel sangue ha uno spiccato senso civico e un amore per la natura, ha deciso di dedicare intere ore a pulire dove altri sporcano.
Andreina fotografata in Via Bergamo a Merate
Sì, avete letto bene: Andreina, in forma totalmente volontaria e gratuita, senza che alcuno le abbia chiesto qualcosa né la ripaghi per il tempo che impiega e il servizio che rende, si dedica a raccogliere cartacce, plastica, scarti che vengono abbandonati a bordo strada e deturpano l'ambiente.
Il suo senso civico e l'amore per il Creato un po' le scorrono nel sangue (la mamma è svizzera, ndr) e un po' fanno parte del suo modo di essere, aperta e solare con le persone, allegra e socievole, discreta e accogliente, rispettosa di tutto e di tutti.
E così da tre anni a questa parte ha deciso che, stante la mancanza di lavoro che la costringerebbe in casa e viste le ampie porzioni di paesaggio che, sotto gli occhi di tutti, vengono quotidianamente deturpate diventando discariche a cielo aperto, di fare la sua parte come cittadina.
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"Ero stanca di stare a guardare cosa avveniva sotto i miei occhi" ha raccontato mentre la incontriamo intenta a pulire l'area attorno alla rotonda di Via Gramsci a Merate "e così ho deciso di dare il mio contributo. Mi sono armata di guanti e di sacchi della spazzatura e inforcato il mio scooter ho iniziato a girare e a fermarmi dove trovavo strade sporche, aree colme di rifiuti, angoli con alle spalle scorci di paesaggio incantevoli, ricoperti invece da spazzatura, resti di cibo, sacchi, legname. Pian piano ho iniziato a raccogliere e a pulire, mettendo nei sacchi che portavo con me e poi depositando la spazzatura, opportunamente sigillata, vicino ai cesti della raccolta, del comune di competenza. Ho trovato di tutto e vedere l'ambiente trattato così mi fa male. La Brianza una volta era una terra pulita e accogliente, ora ci sono delle zone che impietosiscono talmente sono imbruttite e sporche oppure lo diventano dopo qualche manifestazione. Quando nel mio giro trovo delle situazioni gravi mi fermo per delle ore intere e pulisco e spesso torno anche il giorno successivo".
Un'intraprendenza davvero encomiabile che l'ha portata a fare qualcosa di concreto per la sua comunità, non chiedendo nulla e gratificandosi solo, a lavoro concluso, di vedere rinascere la natura, dove l'uomo l'ha distrutta.
"Ho impiegato due giorni per pulire l'area attorno al passaggio a livello della Sernovella, vicino a Brugarolo. Ho trovato di tutto ma pian piano sono riuscita a sistemare" ha raccontato, con una luce negli occhi che già da sola diceva la sua gioia "quando sono passata a vedere il giorno successivo non volevo credere ai miei occhi: un gregge di pecore si era fermato a pascolare proprio lì, dove qualche ora prima c'erano i rifiuti. E' stata una contentezza indicibile: è come se la natura avesse voluto ringraziarmi e ripagarmi degli sforzi fatti nei giorni precedenti. Non c'era grazie più grande per me".
Da Merate a Robbiate, spingendosi fino a Calco, passando per Cernusco, Bernareggio e Verderio e risalendo fino a Osnago, suo paese di residenza: il "volontariato" di Andreina non ha confini. "Quotidianamente pulisco un sentiero che c'è dietro casa mia a Osnago con le panchine. Al mattino si trovano bottiglie, resti di cartoni della pizza. Ho provato a invitare ad avere rispetto e più attenzione ma spesso ti deridono. Io però sono felice che gli anziani che vengono a passeggiare così come le mamme con le carrozzine trovino un ambiente pulito. È bello per tutti".
La semplicità e la dedizione di Andreina sono disarmanti: con in mano un sacchetto della spazzatura, lei sorride e mentre chiacchieriamo indica da una parte i fiori che ammantano il fazzoletto verde vicino alla nuova pista di atletica e dall'altra i resti di plastica e lattine che lo costellano qua e là. Poi augurando Buona Pasqua, prosegue, raggiunge il suo scooter e si avvia...verso nuove strade da pulire nella speranza che qualcuno segua il suo esempio e, quantomeno, pur non armandosi di sacchetto e guanti, eviti di sporcare.
S.V.