Robbiate: ''Il Grappolo'' taglia il traguardo dei 20 anni di impegno verso il prossimo
Venerdì sera l'associazione robbiatese Il Grappolo ha dato il via alle celebrazioni per il 20esimo anniversario della sua fondazione. Ben 118 volontari si sono ritrovati per la consueta cena sociale, quest'anno con un motivo in più per festeggiare insieme.
"La data ufficiale della fondazione del Grappolo è il 22 settembre 1995 ma l'idea era nata qualche mese prima", ha confermato Giancarlo Visigalli, presidente dell'associazione fin dalla nascita di quest'ultima. "Ero appena andato in pensione e l'assessore ai servizi sociali di allora, Carla Codara, mi chiese se avessi voglia di dedicare del tempo al volontariato. All'epoca c'era l'esigenza del trasporto di una ragazza disabile del paese e la ditta che accompagnava i ragazzi del meratese ai centri socio educativi lo faceva senza alcun dialogo con loro o con le loro famiglie. In poco tempo, per far fronte a questo problema siamo riusciti a mettere insieme 7 o 8 volontari che, ognuno con la propria macchina, si occupava del sostegno e del trasporto di quei ragazzi".
"Con il passare dei mesi altre persone hanno iniziato a frequentare il gruppo e il centro anziani già presente in paese fu inglobato nel Grappolo. Non facevamo fatica a trovare volontari con tempo a disposizione perché in quegli anni si andava presto in pensione; qualcuno regalò anche all'associazione l'auto che non usava più e per qualche tempo siamo andati avanti così", ha spiegato ancora il signor Visigalli. "Dopo un anno abbiamo sottoscritto la prima convenzione con il Comune di Robbiate, alla quale ne sono seguite altre con i comuni vicini, e la ditta Imec, che ci aveva chiesto di accompagnare ogni giorno tre lavoratori nella sede di Carvico, ci regalò un'auto.
"Siamo sempre andati in crescendo sia come servizi offerti sia come volontari - ha continuato Giancarlo Visigalli - ad un certo punto i comuni convenzionati sono arrivati a 12, mentre tra soci e volontari sono 1200 le persone che si sono succedute negli anni; volontari soprattutto di Robbiate, ma molti anche di Verderio, Imbersago, Paderno o Merate. Questa diffusione ci ha permesso di distribuire i mezzi sul territorio, 9 macchine a Robbiate, 3 a Verderio e 1 a Imbersago, per essere sempre presenti".
I servizi e le attività del Grappolo, pur concentrandosi fin dall'inizio sul trasporto degli anziani e dei disabili, sono leggermente mutate nel corso degli anni.
"All'inizio ritiravamo i medicinali e gli esiti degli esami per chi aveva difficoltà a muoversi di casa - ha ricordato il presidente dell'associazione robbiatese - ma ora non possiamo più farlo per le norme sulla privacy, e anche per portare gli anziani a fare le terapie all'ospedale dobbiamo passare attraverso il filtro dell'assistente sociale. Ci teniamo comunque a riproporre appuntamenti fissi come le nostre 6 uscite culturali all'anno. La prima che organizzammo fu a Montisola, nel Lago d'Iseo, e in Franciacorta, nel '96: visitammo un monastero e concludemmo la giornata gustando i vini di una cantina del luogo. Da quella prima gita le nostre uscite sono sempre state un successo".
I motivi per festeggiare e andare orgogliosi del lavoro svolto fino ad oggi, però, sono molti di più; come sanno le amministrazioni comunali presenti alla cena di venerdì e, soprattutto, le tante persone che hanno ricevuto un aiuto dall'associazione.
Tra dicembre e gennaio proseguiranno quindi le celebrazioni per l'importante traguardo, e sono già previsti una mostra ed uno spettacolo teatrale.
"La data ufficiale della fondazione del Grappolo è il 22 settembre 1995 ma l'idea era nata qualche mese prima", ha confermato Giancarlo Visigalli, presidente dell'associazione fin dalla nascita di quest'ultima. "Ero appena andato in pensione e l'assessore ai servizi sociali di allora, Carla Codara, mi chiese se avessi voglia di dedicare del tempo al volontariato. All'epoca c'era l'esigenza del trasporto di una ragazza disabile del paese e la ditta che accompagnava i ragazzi del meratese ai centri socio educativi lo faceva senza alcun dialogo con loro o con le loro famiglie. In poco tempo, per far fronte a questo problema siamo riusciti a mettere insieme 7 o 8 volontari che, ognuno con la propria macchina, si occupava del sostegno e del trasporto di quei ragazzi".
"Con il passare dei mesi altre persone hanno iniziato a frequentare il gruppo e il centro anziani già presente in paese fu inglobato nel Grappolo. Non facevamo fatica a trovare volontari con tempo a disposizione perché in quegli anni si andava presto in pensione; qualcuno regalò anche all'associazione l'auto che non usava più e per qualche tempo siamo andati avanti così", ha spiegato ancora il signor Visigalli. "Dopo un anno abbiamo sottoscritto la prima convenzione con il Comune di Robbiate, alla quale ne sono seguite altre con i comuni vicini, e la ditta Imec, che ci aveva chiesto di accompagnare ogni giorno tre lavoratori nella sede di Carvico, ci regalò un'auto.
"Siamo sempre andati in crescendo sia come servizi offerti sia come volontari - ha continuato Giancarlo Visigalli - ad un certo punto i comuni convenzionati sono arrivati a 12, mentre tra soci e volontari sono 1200 le persone che si sono succedute negli anni; volontari soprattutto di Robbiate, ma molti anche di Verderio, Imbersago, Paderno o Merate. Questa diffusione ci ha permesso di distribuire i mezzi sul territorio, 9 macchine a Robbiate, 3 a Verderio e 1 a Imbersago, per essere sempre presenti".
I servizi e le attività del Grappolo, pur concentrandosi fin dall'inizio sul trasporto degli anziani e dei disabili, sono leggermente mutate nel corso degli anni.
"All'inizio ritiravamo i medicinali e gli esiti degli esami per chi aveva difficoltà a muoversi di casa - ha ricordato il presidente dell'associazione robbiatese - ma ora non possiamo più farlo per le norme sulla privacy, e anche per portare gli anziani a fare le terapie all'ospedale dobbiamo passare attraverso il filtro dell'assistente sociale. Ci teniamo comunque a riproporre appuntamenti fissi come le nostre 6 uscite culturali all'anno. La prima che organizzammo fu a Montisola, nel Lago d'Iseo, e in Franciacorta, nel '96: visitammo un monastero e concludemmo la giornata gustando i vini di una cantina del luogo. Da quella prima gita le nostre uscite sono sempre state un successo".
I motivi per festeggiare e andare orgogliosi del lavoro svolto fino ad oggi, però, sono molti di più; come sanno le amministrazioni comunali presenti alla cena di venerdì e, soprattutto, le tante persone che hanno ricevuto un aiuto dall'associazione.
Tra dicembre e gennaio proseguiranno quindi le celebrazioni per l'importante traguardo, e sono già previsti una mostra ed uno spettacolo teatrale.
Matteo Fratangeli