Imbersago: un lungo corteo per la Giornata dell’Unità Nazionale. Un appello alla pace
Come da tradizione, la domenica precedente al 4 novembre, ad Imbersago si sono svolte le celebrazioni per la festività della Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nella mattinata di oggi la popolazione imbersaghese ha aderito con il consueto entusiasmo alla manifestazione commemorativa in onore dei concittadini caduti in tutte le guerre; ulteriormente valorizzata quest'anno dalla ricorrenza del centenario della prima Guerra mondiale.
Prima che la processione raggiungesse il centro del paese attraversando via Madonna del Bosco, i bambini delle scuole hanno spiegato una lunga bandiera italiana che ha colorato di bianco, rosso e verde la manifestazione. In piazza Garibaldi le autorità religiose e civili hanno quindi reso omaggio al Monumento ai Caduti con un momento di grande partecipazione, seguito dall'alzabandiera e dall'Inno d'Italia.
"Non stanchiamoci di esortare i nostri giovani a creder nei valori eterni della pace, della giustizia, della democrazia e dell'amicizia fra i popoli", è stato l'appello del sindaco Ghislandi ai presenti al termine di un sentito intervento che ha ricordato gli orrori della prima Guerra mondiale insieme alle tragedie di altri luoghi del mondo che oggi osserviamo al telegiornale. "Impariamo a guardare meno distrattamente a questo nostro monumento e ai nomi che porta. I caduti, di ogni nazione e di ogni tempo, ci chiedono di agire, con le armi della sana politica e del negoziato, perché in ogni parte del mondo si affermi la pace."
La bandiera donata dalla principessa Sveva Vittoria Colonna
Prima che la processione raggiungesse il centro del paese attraversando via Madonna del Bosco, i bambini delle scuole hanno spiegato una lunga bandiera italiana che ha colorato di bianco, rosso e verde la manifestazione. In piazza Garibaldi le autorità religiose e civili hanno quindi reso omaggio al Monumento ai Caduti con un momento di grande partecipazione, seguito dall'alzabandiera e dall'Inno d'Italia.
Un alpino con il sindaco Giovanni Ghislandi e alle spalle i simboli del gemellaggio
"Non stanchiamoci di esortare i nostri giovani a creder nei valori eterni della pace, della giustizia, della democrazia e dell'amicizia fra i popoli", è stato l'appello del sindaco Ghislandi ai presenti al termine di un sentito intervento che ha ricordato gli orrori della prima Guerra mondiale insieme alle tragedie di altri luoghi del mondo che oggi osserviamo al telegiornale. "Impariamo a guardare meno distrattamente a questo nostro monumento e ai nomi che porta. I caduti, di ogni nazione e di ogni tempo, ci chiedono di agire, con le armi della sana politica e del negoziato, perché in ogni parte del mondo si affermi la pace."
M.F.