Robbiate: Fabiola Viganò, 19enne affetta da sclerosi multipla racconta la sua maturità e la vita vissuta ''giorno per giorno''
Ha affrontato la maturità ed è in attesa di conoscere i risultati, come decine di suoi coetanei. Ma il traguardo del diploma per Fabiola Viganò, robbiatese di 19 anni, è un risultato speciale giunto al termine di un percorso scolastico e personale in cui ha dovuto fare i conti con un ostacolo apparentemente insormontabile: la diagnosi di sclerosi multipla, che nella primavera del 2012 ha sconvolto la sua vita e quella di chi le è accanto.
Fabiola, che frequentava il secondo anno di liceo, non si è fatta scoraggiare e grazie al supporto di insegnanti, famigliari e amici, ha continuato ad impegnarsi fino al diploma, presentando una tesina incentrata sul tema dei super eroi.
"Ho realizzato un progetto grafico in cui ogni personaggio viene descritto su una sorta di carta da gioco, legando i suoi poteri speciali ad argomenti di fisica, storia dell'arte o storia affrontati in classe" ha spiegato Fabiola. "Ho sempre amato i fumetti, dai manga giapponesi ai personaggi americani che ho trattato per la maturità". Dopo aver sviluppato il tema, un progetto grafico in tre giorni e la terza prova con quesiti su diverse materie, ha illustrato il suo lavoro all'orale, lo scorso 29 giugno. "Sono contenta di come è andata, ora attendo i voti e penso alle vacanze". Fabiola racconta la sua vita come qualsiasi ragazza della sua età, ma per lei gli anni del liceo sono stati fortemente influenzati dalla malattia che l'ha costretta su una sedia a rotelle. "Inizialmente non si riusciva a capire cosa avessi, ma grazie alla "scuola in ospedale" e alla disponibilità degli insegnanti, nonostante i periodi di ricovero per le cure o le analisi, ho potuto continuare a studiare". Professori e compagni di classe le sono stati vicini. "Quando ero in ospedale a Bergamo alcuni di loro venivano in pediatria per offrire supporto ai pazienti, compresa me. Alcuni miei professori, unitamente ad altri tramite la struttura sanitaria, mi hanno permesso di seguire il programma scolastico. Ho poi continuato ad essere seguita al San Raffaele, con gli insegnanti di un liceo vicino e alcuni miei prof".
In terza liceo Fabiola è tornata in classe, e grazie alla fisioterapia non utilizzava più la sedia a rotelle. "Era la prima volta a scuola con la mia "nuova vita", certo le difficoltà ci sono state, ma ho portato a termine l'anno. Ognuno di quelli che ho passato è stato un trionfo".
Dalla quarta la giovane robbiatese ha ottenuto il supporto di un insegnante di sostegno, che l'ha seguita a casa e a scuola. "È stato molto importante il suo supporto durante gli ultimi due anni. In quinta ho frequentato il primo quadrimestre, sono tornata sulla sedia a rotelle. Ho studiato a casa, seguito le lezioni via skype, svolto le verifiche. Insomma ce l'ho fatta".
Non è stato facile, ma Fabiola ha imparato a convivere con la sua nuova vita. "La mia normalità è questa, vivo il presente e cerco di trarre il meglio da ogni giorno. Ora penso alle vacanze, poi deciderò cosa fare il prossimo anno. Mi piacerebbe continuare il mio percorso nel campo della grafica, cercando una prima esperienza lavorativa. Ma potrei anche continuare a studiare, iniziare l'università in Filosofia moderna. Una cosa molto diversa, lo so, ma ci sono degli aspetti di questa disciplina che mi affascinano, e che potrebbero portarmi ad un impiego in diversi settori".
Fabiola Viganò, con il sostegno della sua famiglia, continua il suo percorso di vita. Insegnando a chi la incontra che anche un ostacolo apparentemente insormontabile si può superare, con la forza e la positività che la porteranno sicuramente lontano
Fabiola nella sua casa di Robbiate
Fabiola, che frequentava il secondo anno di liceo, non si è fatta scoraggiare e grazie al supporto di insegnanti, famigliari e amici, ha continuato ad impegnarsi fino al diploma, presentando una tesina incentrata sul tema dei super eroi.
"Ho realizzato un progetto grafico in cui ogni personaggio viene descritto su una sorta di carta da gioco, legando i suoi poteri speciali ad argomenti di fisica, storia dell'arte o storia affrontati in classe" ha spiegato Fabiola. "Ho sempre amato i fumetti, dai manga giapponesi ai personaggi americani che ho trattato per la maturità". Dopo aver sviluppato il tema, un progetto grafico in tre giorni e la terza prova con quesiti su diverse materie, ha illustrato il suo lavoro all'orale, lo scorso 29 giugno. "Sono contenta di come è andata, ora attendo i voti e penso alle vacanze". Fabiola racconta la sua vita come qualsiasi ragazza della sua età, ma per lei gli anni del liceo sono stati fortemente influenzati dalla malattia che l'ha costretta su una sedia a rotelle. "Inizialmente non si riusciva a capire cosa avessi, ma grazie alla "scuola in ospedale" e alla disponibilità degli insegnanti, nonostante i periodi di ricovero per le cure o le analisi, ho potuto continuare a studiare". Professori e compagni di classe le sono stati vicini. "Quando ero in ospedale a Bergamo alcuni di loro venivano in pediatria per offrire supporto ai pazienti, compresa me. Alcuni miei professori, unitamente ad altri tramite la struttura sanitaria, mi hanno permesso di seguire il programma scolastico. Ho poi continuato ad essere seguita al San Raffaele, con gli insegnanti di un liceo vicino e alcuni miei prof".
In terza liceo Fabiola è tornata in classe, e grazie alla fisioterapia non utilizzava più la sedia a rotelle. "Era la prima volta a scuola con la mia "nuova vita", certo le difficoltà ci sono state, ma ho portato a termine l'anno. Ognuno di quelli che ho passato è stato un trionfo".
La tesina di Fabiola
Dalla quarta la giovane robbiatese ha ottenuto il supporto di un insegnante di sostegno, che l'ha seguita a casa e a scuola. "È stato molto importante il suo supporto durante gli ultimi due anni. In quinta ho frequentato il primo quadrimestre, sono tornata sulla sedia a rotelle. Ho studiato a casa, seguito le lezioni via skype, svolto le verifiche. Insomma ce l'ho fatta".
Non è stato facile, ma Fabiola ha imparato a convivere con la sua nuova vita. "La mia normalità è questa, vivo il presente e cerco di trarre il meglio da ogni giorno. Ora penso alle vacanze, poi deciderò cosa fare il prossimo anno. Mi piacerebbe continuare il mio percorso nel campo della grafica, cercando una prima esperienza lavorativa. Ma potrei anche continuare a studiare, iniziare l'università in Filosofia moderna. Una cosa molto diversa, lo so, ma ci sono degli aspetti di questa disciplina che mi affascinano, e che potrebbero portarmi ad un impiego in diversi settori".
Fabiola Viganò, con il sostegno della sua famiglia, continua il suo percorso di vita. Insegnando a chi la incontra che anche un ostacolo apparentemente insormontabile si può superare, con la forza e la positività che la porteranno sicuramente lontano
Rosa Ripamonti