Beverate: Don Luigi, prete e uomo vicino agli operai nelle fabbriche di Sesto San Giovanni

Don Luigi
Il senso profondo dell'esperienza umana e sacerdotale di Don Luigi Oggioni emerge chiaramente nei suoi racconti degli anni '60 e '70, quando a Sesto San Giovanni, vicino ai preti operai della Falck e della Marelli, ha condiviso le speranze, le tensioni e la fatica di quel momento storico così travagliato. "I vescovi andavano in fabbrica invitati dai padroni - ci ha spiegato Don Luigi - e non erano certo ben voluti dai semplici operai. 'Cloro al Clero', 'Cardinale Colombo servo dei padroni' sono solo alcune delle scritte che mi sono trovato a dover cancellare personalmente dai muri della chiesa durante quegli anni di contestazione." Dal 1955 al 1991 Don Luigi è stato al fianco degli operai e dei preti operai che lavoravano presso le grandi realtà industriali sestesi. "Non sono mai stato propriamente un 'prete operaio' - ci ha spiegato il sacerdote - perché il Cardinale Giovanni Colombo non l'ha voluto. Ma sono stato vicino a quelle realtà. Il confronto con le problematiche economiche e di vita quotidiana dei lavoratori le ho vissute nelle assemblee sindacali, nelle manifestazioni, nelle messe notturne per Natale, in mensa nelle pause pranzo, sui marciapiedi fuori dalle fabbriche, ai cancelli. Sempre a parlare, a discutere, ad ascoltare e a confrontarsi. I preti operai erano sostanzialmente in incognito. Facevano i lavori più impegnativi. Quelli che oggi fanno gli immigrati. La loro era una volontà di condivisione totale della vita del lavoratore. La Chiesa in buona sostanza li ha sempre sopportati, perché erano dei battitori liberi." Ed è con un sorriso amaro che il sacerdote ci ha offerto la propria riflessione sull'odierna congiuntura politica ed economica del nostro Paese: "Ciò che sorprende è il disinteresse della classe politica per i problemi reali della gente e soprattutto del lavoro. Sembra che i bisogni delle persone si debbano risolvere così, magicamente. I partiti sono divisi anche al loro interno e la confusione regna sovrana. Le grandi decisioni vengono preso a livello sovra-nazionale, in primis in Europa. Più tasse, meno tasse... Don Antonio Sciortino, attuale direttore di Famiglia Cristiana, ha su questi temi delle posizioni estremamente chiare, che tanti cristiani non riescono ad accettare. Come fanno quei 7.000.000 di italiani a votare ancora Silvio Berlusconi? Io non sono né di destra né di sinistra, rispondo solo al Vangelo, ma mi sembra evidente che chi gli sta intorno lo fa solo per il proprio tornaconto."

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