Imbersago: il colonnello Daniele Durante del 3° reggimento Aquila ospite del Rotary

“Chi viene da noi di solito viene per passione. In generale penso però che per attirare i ragazzi e non farli scappare bisogna motivarli e capirli, fargli fare qualche bella esperienza. Gli servono stimoli, bisogna dare loro soddisfazioni e una paga ragionevole”
. Così dinnanzi ai soci del Rotary Club di Merate, riuniti per l’appuntamento conviviale del giovedì,  il Colonnello Daniele Durante, comandante del terzo reggimento sostegno aviazione esercito “Aquila” di Orio al Serio, rispondendo ad una domanda posta dal “pubblico” che ha ascoltato con grande interesse la sua relazione, ha dato dimostrazione di “attenzione” verso i suoi uomini e allo stesso tempo di quell’approccio manageriale spinto che caratterizza, come sottolineato dal presentatore della serata, la gestione del reparto di cui è il vertice.

“Mi fa piacere essere qui con voi per uno dei vostri appuntamenti che dimostrano che non siamo la classica Italia che pensa solo a mangiare”
ha esordito l'ufficiale ricordando come le cene del Rotary riescano a conciliare il momento conviviale, con le ottime portate proposte dal ristorante “Il Lido” di Imbersago, sede del ritrovo, all’approfondimento di temi “culturali”, volti, come nel caso specifico dell’incontro dedicato all’ascolto del colonnello Durante, ad una migliore conoscenza di peculiarità d’eccellenza del nostro territorio: “tradizionalmente i militari vengono visti come “quelli chiusi in caserma”. E’ giusto invece che l’Italia sappia ciò che facciamo, soprattutto all’estero” ha spiegato l’ufficiale, comandante del 3^ reggimento “Aquila” dal settembre 2012, dopo essere stato alla testa, dal 2003 al 2006 del Corpo d’Armata italiano di Reazione rapida della Nato e successivamente del reparto sostegno, 4^ reggimento “Scorpione” di Viterbo nonché Capo Sezione, dal 2007 al 2012, del Comando Forze operative terrestri di Verona.

“Siamo in terra bergamasca da trent’anni ma mi rendo conto spesso che siamo poco conosciuti”
ha proseguito presentando la struttura affidata alla sua gestione, a cui tutta Italia fa riferimento per quanto attiene agli elicotteri A129 (versioni EAS specificatamente controcarro e EES, pentapala con miglior caratteristiche aerodinamiche), i loro motori, i sistemi d’arma imbarcati su tutti gli aeromobili dell’aviazione dell’esercito, il parco mezzi antincendio, i carbolubrificanti e prodotti speciali avio e i dispositivi intensificatori di luce (N.V.G.) ovvero i classici “occhialini” resi celebri dai film d’azione che permettono di vedere nell’oscurità , un concentrato di tecnologica, leggeri e autoalimentati, in grado di “fare la differenza tra noi e i talebani” come sostenuto da Durante che si fregia anche del titolo di ingegnere avendo conseguito una doppia laurea in “tecnologie industriali applicate” e in “scienze internazionali e diplomatiche” con master di secondo livello in “scienze strategiche” e “studi internazionali strategico-militari”.

In basso a sinistra il col. Daniele Durante e Dario Francescatti. A destra il capitano dei carabinieri Giorgio Santacroce


“Un polo logistico nasce per creare economie di scala”
ha spiegato, facendo “sognare” i presenti, tra i quali anche il Capitano Giorgio Santacroce a capo della Compagnia Carabinieri di Merate, mostrando loro il video realizzato per i 60 anni dell’aviazione dell’esercito e un filmato più specifico sull’attività condotta e sui mezzi utilizzati, mezzi il cui volo può arrivare a costare addirittura 18.000€ l’ora ma che “con affetto” il colonnello Durante chiama “macchine”.

Il colonnello Durante

“Disponiamo di hangar adeguati in cui trovano posto le officine, i magazzini e le sedi di comando e amministrazione” ha poi spiegato ricordando come le riparazioni e la gestione delle scorte abbiano un peso importante su tutto il carico di lavoro sostenuto. “Le nostre ore di volo, effettive, sono poche” ha così aggiunto. “Abbiamo solo tre piloti con qualifica però di collaudatore di produzione in corso di validità”, uomini altamente specializzati dunque che portano in quota elicotteri appena “messi a punto”.

“Insieme al pilota va anche il capotecnico: non è una regola scritta ma è una cosa che dà tranquillità”
ha sostenuto, mostrando un filo di scaramanzia, dall’alto comunque della sua esperienza, con due missioni alle spalle ( le operazioni Ibis3 in Somalia nel 1995 e Isaf in Afganistan nel 2005) e una brillante carriera che gli è già valsa  la croce d’oro per anzianità di servizio militare e la medaglia di bronzo al merito del lungo comando.

Onorati dunque di avere come ospite un personaggio di così alto calibro, i soci del Rotary hanno omaggiato il colonnello Daniele Durante del libro sulla storia del Club, fatto di testimonianze, tributandogli anche un meritato caldo applauso.
A. M.
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