Le prospettive sul P.L: regolazione ed eliminazione

Buongiorno,
dopo l’avvenimento dell’altro giorno, della lunga attesa al passaggio a livello sulla Carnate-Paderno, ho letto alcune lettere riguardo a che «i sindaci della zona non hanno nessuna intenzione di risolvere il problema perché eliminando il passaggio a livello aumenterebbe il traffico locale», così come che «non si sta parlando di eliminare tre passaggi». Riguardo alla prima considerazione, ricordiamo che non sono solo i comuni a occuparsi dei passaggi a livello, ma anzi e soprattutto RFI, che gestisce un’infrastruttura strategica e fa i suoi interessi. Perciò (e qui si passa alla seconda questione), RFI ha deciso da anni di impegnarsi in un «PROGRAMMA DI SOPPRESSIONE DEI PASSAGGI A LIVELLO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE»: la direzione è stata tracciata da tempo e i nostri comuni non possono certamente pretendere che lascino i passaggi a livello (grazie al Cielo!). Perciò, mettendosi nell’ottica di RFI, in quel tratto di ferrovia c’è un passaggio a livello sub-performante, di cui però prevede l’eliminazione sia in generale (come P.L.) sia in particolare tra qualche anno: qualunque cosa si decida riguardo al Ponte, dovranno modernizzare o ricreare la linea. Perché mai, dal suo punto di vista, RFI dovrebbe spendere parte del suo budget per efficientare dei passaggi a livello che tra un paio d’anni non ci saranno più, quando ci sono in ballo lavori con molta più prospettiva? RFI non investirà **un centesimo** per modernizzare quei passaggi a livello, e bisogna mettersi il cuore in pace su questa cosa! Sarebbe bello se lo facessero? Sì, come sarebbe bello se ci fossero gli unicorni. È **realistico** che oggi ci mettano mano? No, anzi è impossibile. Per loro sarebbe un lavoro inutile, come lavare l’auto il giorno prima che piova sabbia; sarebbe uno spreco di denaro pubblico. Purtroppo bisogna pazientare e basta. Avrebbe avuto senso 15 anni fa, non oggi (casomai ha senso lamentarsi e arrabbiarsi che non l’abbiano fatto illo tempore).
FV
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