Robbiate: il comune adotta il "Piano per le azioni positive"
Si chiama piano triennale delle azioni positive ed è approvato dalla giunta comunale.
Si tratta di uno strumento, previsto dalla legge, finalizzato a realizzare la pari opportunità tra uomini e donne nell'ambito della pubblica amministrazione attraverso la “gestione delle risorse umane, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, considerandole come fattore di qualità” e la “rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne”.

Una volta approvato dall'organo di governo, il documento viene esposto affinché diventi di pubblico dominio, dunque affisso in municipio, pubblicato sul sito internet comunale, divulgato alle rappresentanze sindacali interne all'ente. Un testo che, nel periodo di esposizione, potrà essere oggetto di pareri, consigli, oservazioni suggerimenti per possibili soluzioni.
Prendendo, ad esempio, il piano adottato dal comune di Robbiate si ha una fotografia del personale e del suo inquadramento all'interno dell'ente.
In totale ci sono 23 addetti, 15 uomini e 8 donne.
Queste ultime trovano collocazione nell'area degli istruttori (5) e in quella dei funzionari ad elevata qualificazione (3).
Gli uomini, invece, sono ripartiti come segue: 1 nell'area degli operatori, 10 in quella degli istruttori, 4 in quella dei funzionari ad elevata qualificazione.
In categoria D, titolari di posizioni organizzative si trovano 3 donne e 2 uomini.
La ripartizione tra i vari uffici vede: 2 donne negli affari generali, una nella PL e 7 uomini, 4 impiegate per il servizio finanziario-demografico-personale in parità con gli uomini, una donna nell'area sociale.
Preso atto di questi dati, conclude il documento, il comune risulta ben bilanciato, non ci sono ostacoli tra i due sessi e non occorre favorire il riequilibrio.
Un paragrafo viene infine dedicato alle azioni positive del piano e ai suoi obiettivi.
CLICCA QUI per scaricare il documento
Si tratta di uno strumento, previsto dalla legge, finalizzato a realizzare la pari opportunità tra uomini e donne nell'ambito della pubblica amministrazione attraverso la “gestione delle risorse umane, il rispetto e la valorizzazione delle differenze, considerandole come fattore di qualità” e la “rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne”.

Una volta approvato dall'organo di governo, il documento viene esposto affinché diventi di pubblico dominio, dunque affisso in municipio, pubblicato sul sito internet comunale, divulgato alle rappresentanze sindacali interne all'ente. Un testo che, nel periodo di esposizione, potrà essere oggetto di pareri, consigli, oservazioni suggerimenti per possibili soluzioni.
Prendendo, ad esempio, il piano adottato dal comune di Robbiate si ha una fotografia del personale e del suo inquadramento all'interno dell'ente.
In totale ci sono 23 addetti, 15 uomini e 8 donne.
Queste ultime trovano collocazione nell'area degli istruttori (5) e in quella dei funzionari ad elevata qualificazione (3).
Gli uomini, invece, sono ripartiti come segue: 1 nell'area degli operatori, 10 in quella degli istruttori, 4 in quella dei funzionari ad elevata qualificazione.
In categoria D, titolari di posizioni organizzative si trovano 3 donne e 2 uomini.

Preso atto di questi dati, conclude il documento, il comune risulta ben bilanciato, non ci sono ostacoli tra i due sessi e non occorre favorire il riequilibrio.
Un paragrafo viene infine dedicato alle azioni positive del piano e ai suoi obiettivi.
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S.V.