Cernusco: arriva il "Doge", rivoluzione al vertici dei servizi. Il sindaco Toto titolare dell'ufficio tecnico. Contratti d'appalto a rischio
Si apre l’albo pretorio di Cernusco Lombardone e sembra che sia stato creato anche nel Comune brianzolo il tanto discusso DOGE, il Dipartimento per l’efficienza governativa statunitense, che Donald Trump ha affidato a Elon Musk. Cambiamenti nella pianta organica municipale che il tempo dimostrerà se siano poggiati su solide fondamenta. Intanto gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da una raffica di atti i cui effetti non sono ancora del tutto pronosticabili, forse nemmeno all’amministrazione comunale.
La recente cronistoria comincia in realtà il 13 gennaio, quando la Giunta – formata da sindaco e assessori – approva il PIAO, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione, che conferma le quattro macro-aree in cui sono organizzati gli uffici e le relative competenze. A poco più di un mese di distanza, il 27 febbraio, l’organo di governo di Cernusco ci ripensa e modifica quanto deliberato 40 giorni prima. In sostanza, il servizio Transizione al Digitale – Informatica, che spettava all’Ufficio Tecnico, passa all’Area Affari generali e Servizi alla persona, la più articolata dell’organigramma. Obiettivo dichiarato: “Potenziare l'efficacia e l’efficienza delle risorse e dare impulso all’azione amministrativa per il perseguimento degli obiettivi strategici dell’Ente”.

Dopo questa delibera di Giunta il sindaco produce tre decreti conseguenti. Gennaro Toto firma i primi due atti dopo un battito di ciglia, nello stesso giovedì 27 febbraio. Con essi viene revocato il ruolo di responsabile a Samantha Murgia (area Affari generali e Servizi alla persona) e ad Emanuela Fusar Poli (settore Tecnico). Decisioni che, in un certo senso, sono una risposta alla riorganizzazione degli uffici stabilita dalla Giunta.
Qualcosa però non va come ci si aspetterebbe, ovvero con la pubblicazione di due nuovi decreti per nominare ancora le due dipendenti in posizioni apicali in base alla nuova definizione delle aree. Sempre il 27 febbraio la Giunta affida al sindaco Gennaro Toto il ruolo di responsabile del settore tecnico dell’amministrazione comunale, pur non avendo, almeno così ci risulta, competenza professionale in materia. Un’opzione che la normativa consente ai piccoli Comuni, purché venga dimostrata una riduzione dei costi. Perciò nella delibera, come unica motivazione, è riportato che “tale scelta organizzativa consente all’Ente di conseguire un significativo contenimento della spesa”.
Nella giornata successiva, venerdì 28 febbraio, viene invece confermato il ruolo di capo degli Affari generali e Servizi alla persona a Murgia. Dal decreto si scopre che è responsabile anche per: le misure PNRR connesse alla digitalizzazione; la transizione digitale e il piano di informatizzazione; la gestione informatica dell’Ente; la gestione corrente e strategica della videosorveglianza cittadina. Ambiti che erano di competenza di Fusar Poli e che, probabilmente, non potevano essere assegnati al sindaco Toto per potenziali conflitti d’interesse.
L’architetta del Comune non deve avere apprezzato il demansionamento e venerdì mattina 28 febbraio avrebbe formalizzato la volontà di andarsene da Cernusco, con una richiesta preliminare di “mobilità”. A questo punto un decreto da responsabile “light”, che pare fosse già pronto, sarebbe stato congelato. In questi giorni si capirà il da farsi. Fino a quando il sindaco non lo vorrà (o potrà) fare, la dipendente non se ne andrà da Cernusco. Intanto, continuerà a lavorare ma non avrà più potere di firma. Fusar Poli, arrivata in paese dopo il pensionamento dello storico tecnico Danilo Villa nel 2022, si occuperà delle procedure, che poi saranno siglate da Toto in persona. In un clima di lavoro non certo dei migliori per un corretto andamento dell’attività dell’Ente.
La situazione sarà con ogni probabilità al centro del dibattito politico a Cernusco. Una delle domande è: a quanto ammonterebbe, se davvero ci fosse, il risparmio, obbligatorio, della spesa pubblica dopo la retrocessione dell’arch. Fusar Poli? Con due determine del 7 marzo sono stati attribuiti compiti ulteriori rispetto all’ordinario ad altrettanti dipendenti delle aree tecnica e affari generali. Mansioni che, si legge, incideranno in positivo sul loro stipendio. Inoltre la nuova macro-organizzazione degli Uffici potrebbe comportare un aggiornamento della pesatura economica della posizione di vertice negli affari generali.
Le vicende degli uffici cernuschesi saranno osservate con attenzione anche nei Comuni limitrofi. Un’altra domanda che resta al momento sullo sfondo è come mai Cernusco abbia preteso e ottenuto appena pochi mesi fa il ruolo guida nella gestione della scuola media (che unisce Osnago, Lomagna e Montevecchia, oltre a Cernusco) se era consapevole delle “fatiche” del proprio ufficio tecnico.

I movimenti nella pianta organica cernuschese non si fermano qui. A metà febbraio sono state aperte due posizioni. Una per un nuovo tecnico comunale (per funzioni istruttorie e non apicali). Verrebbe preso tramite un concorso della Provincia di Lecco. Un rafforzamento della struttura tecnica necessario innanzitutto per la gestione della scuola media, come del resto è stato dichiarato pubblicamente dal sindaco. La convenzione tra i quattro Comuni ha una data di scadenza, mentre il posto di lavoro è a tempo indeterminato. Deve essere stato calcolato che il Comune avrebbe le risorse, indipendentemente dal contributo dei tre Enti come riconoscimento dell’attività per l’istituto scolastico. L’altra “mobilità” è invece per l’area Affari generali e Servizi alla persona. In questo caso però si tratta di una sostituzione. Una dipendente infatti già dal 1° di aprile, in teoria, dovrebbe trasferirsi a Paderno d’Adda.
Ricapitolando, si sposta la competenza di alcuni settori dall’Ufficio tecnico agli Affari generali, ma si rimpolpa il personale tra gli architetti del Comune.
È poi appena iniziata la collaborazione con un agente di Polizia locale, dipendente a Monticello Brianza, che a Cernusco starà per otto ore settimanali. In base ai piani della Giunta cernuschese però andrebbe assunto a tempo pieno e indeterminato un vigile, precondizione per portare a compimento una convenzione della Polizia locale con Montevecchia e Monticello, che farebbe da capofila con la comandante Cristina Corti.
Il tutto con quali risorse? Con una delibera di Giunta del febbraio 2022, la soglia della spesa del personale è stata alzata dal 21,22% al 27,20% rispetto alle entrate correnti del bilancio. Un’operazione che ha liberato per nuove assunzioni oltre 170 mila euro che, in linea di massima, coprirebbero due dipendenti. Grazie a questo sblocco di capacità economiche (unito al fatto che il comandante della PL è prestato per sole 12 ore settimanali da altro Comune), Cernusco ha potuto nominare il segretario comunale e introdurre i buoni pasto da 8 euro per i dipendenti. Con la convenzione sulla Polizia locale, se andasse in porto, ci sarebbero ancora dei risparmi per via della condivisione del comandante. Si saprà con precisione quanti soldi ci sono per le nuove assunzioni entro il 30 aprile, quando scadono i termini per approvare il rendiconto del 2024. Potrebbe persino essere annunciato che ci siano i numeri per avere due funzionari ad alta qualificazione per l’Area tecnica. L’architetta Fusar Poli (o, a questo punto, chi per lei) si occuperebbe dell’edilizia privata e della manutenzione ordinaria; l’altra figura seguirebbe i lavori pubblici e la manutenzione straordinaria.
Con i tempi della burocrazia, di quelli necessari per l’ambientamento dei nuovi dipendenti e di quelli per mettere a cantiere le opere prima della fine del mandato, Toto e i suoi devono adesso correre e, prima di tutto, risolvere lo stallo che si è appena creato all’ufficio tecnico.
Nel frattempo sembra sia in corso una revisione degli appalti e dei relativi contratti. Con l'espressa volontà di procedere anche a recessi anticipati di contratti con fornitori esterni. Il tutto pare inquadrato in una sorta di "divisione" interna alla Giunta. Recessi che però potrebbero portare a contenziosi legali.
La recente cronistoria comincia in realtà il 13 gennaio, quando la Giunta – formata da sindaco e assessori – approva il PIAO, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione, che conferma le quattro macro-aree in cui sono organizzati gli uffici e le relative competenze. A poco più di un mese di distanza, il 27 febbraio, l’organo di governo di Cernusco ci ripensa e modifica quanto deliberato 40 giorni prima. In sostanza, il servizio Transizione al Digitale – Informatica, che spettava all’Ufficio Tecnico, passa all’Area Affari generali e Servizi alla persona, la più articolata dell’organigramma. Obiettivo dichiarato: “Potenziare l'efficacia e l’efficienza delle risorse e dare impulso all’azione amministrativa per il perseguimento degli obiettivi strategici dell’Ente”.

Dopo questa delibera di Giunta il sindaco produce tre decreti conseguenti. Gennaro Toto firma i primi due atti dopo un battito di ciglia, nello stesso giovedì 27 febbraio. Con essi viene revocato il ruolo di responsabile a Samantha Murgia (area Affari generali e Servizi alla persona) e ad Emanuela Fusar Poli (settore Tecnico). Decisioni che, in un certo senso, sono una risposta alla riorganizzazione degli uffici stabilita dalla Giunta.
Qualcosa però non va come ci si aspetterebbe, ovvero con la pubblicazione di due nuovi decreti per nominare ancora le due dipendenti in posizioni apicali in base alla nuova definizione delle aree. Sempre il 27 febbraio la Giunta affida al sindaco Gennaro Toto il ruolo di responsabile del settore tecnico dell’amministrazione comunale, pur non avendo, almeno così ci risulta, competenza professionale in materia. Un’opzione che la normativa consente ai piccoli Comuni, purché venga dimostrata una riduzione dei costi. Perciò nella delibera, come unica motivazione, è riportato che “tale scelta organizzativa consente all’Ente di conseguire un significativo contenimento della spesa”.
Nella giornata successiva, venerdì 28 febbraio, viene invece confermato il ruolo di capo degli Affari generali e Servizi alla persona a Murgia. Dal decreto si scopre che è responsabile anche per: le misure PNRR connesse alla digitalizzazione; la transizione digitale e il piano di informatizzazione; la gestione informatica dell’Ente; la gestione corrente e strategica della videosorveglianza cittadina. Ambiti che erano di competenza di Fusar Poli e che, probabilmente, non potevano essere assegnati al sindaco Toto per potenziali conflitti d’interesse.
L’architetta del Comune non deve avere apprezzato il demansionamento e venerdì mattina 28 febbraio avrebbe formalizzato la volontà di andarsene da Cernusco, con una richiesta preliminare di “mobilità”. A questo punto un decreto da responsabile “light”, che pare fosse già pronto, sarebbe stato congelato. In questi giorni si capirà il da farsi. Fino a quando il sindaco non lo vorrà (o potrà) fare, la dipendente non se ne andrà da Cernusco. Intanto, continuerà a lavorare ma non avrà più potere di firma. Fusar Poli, arrivata in paese dopo il pensionamento dello storico tecnico Danilo Villa nel 2022, si occuperà delle procedure, che poi saranno siglate da Toto in persona. In un clima di lavoro non certo dei migliori per un corretto andamento dell’attività dell’Ente.
La situazione sarà con ogni probabilità al centro del dibattito politico a Cernusco. Una delle domande è: a quanto ammonterebbe, se davvero ci fosse, il risparmio, obbligatorio, della spesa pubblica dopo la retrocessione dell’arch. Fusar Poli? Con due determine del 7 marzo sono stati attribuiti compiti ulteriori rispetto all’ordinario ad altrettanti dipendenti delle aree tecnica e affari generali. Mansioni che, si legge, incideranno in positivo sul loro stipendio. Inoltre la nuova macro-organizzazione degli Uffici potrebbe comportare un aggiornamento della pesatura economica della posizione di vertice negli affari generali.
Le vicende degli uffici cernuschesi saranno osservate con attenzione anche nei Comuni limitrofi. Un’altra domanda che resta al momento sullo sfondo è come mai Cernusco abbia preteso e ottenuto appena pochi mesi fa il ruolo guida nella gestione della scuola media (che unisce Osnago, Lomagna e Montevecchia, oltre a Cernusco) se era consapevole delle “fatiche” del proprio ufficio tecnico.

I movimenti nella pianta organica cernuschese non si fermano qui. A metà febbraio sono state aperte due posizioni. Una per un nuovo tecnico comunale (per funzioni istruttorie e non apicali). Verrebbe preso tramite un concorso della Provincia di Lecco. Un rafforzamento della struttura tecnica necessario innanzitutto per la gestione della scuola media, come del resto è stato dichiarato pubblicamente dal sindaco. La convenzione tra i quattro Comuni ha una data di scadenza, mentre il posto di lavoro è a tempo indeterminato. Deve essere stato calcolato che il Comune avrebbe le risorse, indipendentemente dal contributo dei tre Enti come riconoscimento dell’attività per l’istituto scolastico. L’altra “mobilità” è invece per l’area Affari generali e Servizi alla persona. In questo caso però si tratta di una sostituzione. Una dipendente infatti già dal 1° di aprile, in teoria, dovrebbe trasferirsi a Paderno d’Adda.
Ricapitolando, si sposta la competenza di alcuni settori dall’Ufficio tecnico agli Affari generali, ma si rimpolpa il personale tra gli architetti del Comune.
È poi appena iniziata la collaborazione con un agente di Polizia locale, dipendente a Monticello Brianza, che a Cernusco starà per otto ore settimanali. In base ai piani della Giunta cernuschese però andrebbe assunto a tempo pieno e indeterminato un vigile, precondizione per portare a compimento una convenzione della Polizia locale con Montevecchia e Monticello, che farebbe da capofila con la comandante Cristina Corti.
Il tutto con quali risorse? Con una delibera di Giunta del febbraio 2022, la soglia della spesa del personale è stata alzata dal 21,22% al 27,20% rispetto alle entrate correnti del bilancio. Un’operazione che ha liberato per nuove assunzioni oltre 170 mila euro che, in linea di massima, coprirebbero due dipendenti. Grazie a questo sblocco di capacità economiche (unito al fatto che il comandante della PL è prestato per sole 12 ore settimanali da altro Comune), Cernusco ha potuto nominare il segretario comunale e introdurre i buoni pasto da 8 euro per i dipendenti. Con la convenzione sulla Polizia locale, se andasse in porto, ci sarebbero ancora dei risparmi per via della condivisione del comandante. Si saprà con precisione quanti soldi ci sono per le nuove assunzioni entro il 30 aprile, quando scadono i termini per approvare il rendiconto del 2024. Potrebbe persino essere annunciato che ci siano i numeri per avere due funzionari ad alta qualificazione per l’Area tecnica. L’architetta Fusar Poli (o, a questo punto, chi per lei) si occuperebbe dell’edilizia privata e della manutenzione ordinaria; l’altra figura seguirebbe i lavori pubblici e la manutenzione straordinaria.
Con i tempi della burocrazia, di quelli necessari per l’ambientamento dei nuovi dipendenti e di quelli per mettere a cantiere le opere prima della fine del mandato, Toto e i suoi devono adesso correre e, prima di tutto, risolvere lo stallo che si è appena creato all’ufficio tecnico.
Nel frattempo sembra sia in corso una revisione degli appalti e dei relativi contratti. Con l'espressa volontà di procedere anche a recessi anticipati di contratti con fornitori esterni. Il tutto pare inquadrato in una sorta di "divisione" interna alla Giunta. Recessi che però potrebbero portare a contenziosi legali.
M.P.