Robbiate: ladri al “Respiro”. E ora si pensa a un vigilante
L’ultimo colpo risale a martedì sera quando una abitazione del “villaggio” che si trova al “Respiro” di Robbiate è stata svaligiata. Ma è sufficiente riavvolgere il nastro per tornare alla settimana precedente e avere a che fare con una villetta depredata e devastata dal passaggio dei malviventi, una banda di 4 persone con una quinta a fare da palo, riprese dalle telecamere di sicurezza di una abitazione, aggirarsi per i viali tra un corpo abitativo e l’altro. Baldanzosi, agili, incuranti degli occhi elettronici sono sfilati tra una casa e l’altra, saltati da un giardino all’altro. Così in queste settimane e indietro nel tempo a dicembre e ancora a novembre.
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I residenti sono stanchi ma soprattutto terrorizzati.
Ora l’allerta “intrusione” o “presenza ladro” viaggia sulle chat whatsapp che sono state create nel quartiere, una sorta di “controllo del vicinato” a livello ristretto e normato solo da una regola: avvisare il prima possibile i vicini del pericolo in atto e attivare tutti i sistemi per mettere in fuga i delinquenti.
Ma la paura è davvero tanta e il prossimo passo potrebbe essere la guardia di quartiere.
Infatti, come spiegato dai residenti, l’attesa dell’eventuale arrivo di una pattuglia di forze dell’ordine è comunque successiva al fatto criminoso.
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“Ci siamo organizzati con una chat per comunicare tra noi in tempo reale in modo che non appena qualcuno si accorge di movimenti sospetti, allerta tutto il quartiere, ma probabilmente non è sufficiente. Vogliamo essere tranquilli nelle nostre case. Ci sono persone che sono già state derubate 2-3 volte, con appartamenti devastati e danni ingenti anche a infissi, recinzioni, locali. Stiamo così pensando a una guardia privata di quartiere che possa tutelarci e possa disincentivare la presenza di delinquenti nella nostra zona. Ora ci stiamo organizzando e facendo le opportune valutazioni perché vogliamo vivere sereni”.
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I residenti sono stanchi ma soprattutto terrorizzati.
Ora l’allerta “intrusione” o “presenza ladro” viaggia sulle chat whatsapp che sono state create nel quartiere, una sorta di “controllo del vicinato” a livello ristretto e normato solo da una regola: avvisare il prima possibile i vicini del pericolo in atto e attivare tutti i sistemi per mettere in fuga i delinquenti.
Ma la paura è davvero tanta e il prossimo passo potrebbe essere la guardia di quartiere.
Infatti, come spiegato dai residenti, l’attesa dell’eventuale arrivo di una pattuglia di forze dell’ordine è comunque successiva al fatto criminoso.
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“Ci siamo organizzati con una chat per comunicare tra noi in tempo reale in modo che non appena qualcuno si accorge di movimenti sospetti, allerta tutto il quartiere, ma probabilmente non è sufficiente. Vogliamo essere tranquilli nelle nostre case. Ci sono persone che sono già state derubate 2-3 volte, con appartamenti devastati e danni ingenti anche a infissi, recinzioni, locali. Stiamo così pensando a una guardia privata di quartiere che possa tutelarci e possa disincentivare la presenza di delinquenti nella nostra zona. Ora ci stiamo organizzando e facendo le opportune valutazioni perché vogliamo vivere sereni”.
S.V.