Robbiate: ultimi giorni per “Art for help” per il dr. Bollini
E' una corsa contro il tempo per salvare quanti più bambini da morte certa, dovuta a fame, malnutrizione, deperimento che porta malattie. Ma quest'anno la situazione è a dir poco drammatica.


La siccità rende aridi i campi, non porta acqua ai pozzi e il bestiame muore. Così si perde la fonte principale di nutrizione dei villaggi.


Dopo una siccità ci vogliono circa 10 anni per ricostituire una mandria.
Ora anche questa piccola sicurezza si è annullata. Perchè di siccità se ne sono succedute diverse in pochi anni e quindi sia l'agricoltura che la pastorizia non sono riuscite a ricostituirsi, facendo crollare la catena che alimentava la popolazione di Sololo, villaggio poverissimo del Kenya dove opera il dottor Pino Bollini, già primaria del pronto soccorso dell'ospedale Mandic di Merate e impegnato per dare speranza a questa realtà con una serie di progetti concreti.

Tra i principali quello di garantire l'approvvigionamento di acqua ai centri abitati con taniche distribuite giornalmente alle famiglie. Per fare questo ci si avvale di autobotti che fanno la spola dai pozzi alle case con costi irrisori per il mondo civilizzato e che sono la salvezza di centinaia di vite umane.



Tutto ciò è possibile, però, con il sostegno di una rete di privati, aziende, istituzioni, enti che, compresa la finalità e la bontà dei progetti, li supporti con costanza. Servono anche piccole gocce, ma ciascuna alimenta una “cisterna” di speranza.



Come “Art for help” l'iniziativa lanciata nel mese di novembre attraverso una sorta di mostra mercato dove artisti locali hanno esposto le loro opere, destinando parte del ricavato dalla vendita alla missione di Sololo.


Una esposizione che è visitabile sino al 16 febbraio presso la gelateria Spini di Robbiate e attraverso la quale si può dare un sostegno concreto a questo angolo di mondo, disperato e povero.
https://www.sololo.eu/


La siccità rende aridi i campi, non porta acqua ai pozzi e il bestiame muore. Così si perde la fonte principale di nutrizione dei villaggi.


Dopo una siccità ci vogliono circa 10 anni per ricostituire una mandria.
Ora anche questa piccola sicurezza si è annullata. Perchè di siccità se ne sono succedute diverse in pochi anni e quindi sia l'agricoltura che la pastorizia non sono riuscite a ricostituirsi, facendo crollare la catena che alimentava la popolazione di Sololo, villaggio poverissimo del Kenya dove opera il dottor Pino Bollini, già primaria del pronto soccorso dell'ospedale Mandic di Merate e impegnato per dare speranza a questa realtà con una serie di progetti concreti.

Il dottor Pino Bollini
Tra i principali quello di garantire l'approvvigionamento di acqua ai centri abitati con taniche distribuite giornalmente alle famiglie. Per fare questo ci si avvale di autobotti che fanno la spola dai pozzi alle case con costi irrisori per il mondo civilizzato e che sono la salvezza di centinaia di vite umane.



Tutto ciò è possibile, però, con il sostegno di una rete di privati, aziende, istituzioni, enti che, compresa la finalità e la bontà dei progetti, li supporti con costanza. Servono anche piccole gocce, ma ciascuna alimenta una “cisterna” di speranza.



Come “Art for help” l'iniziativa lanciata nel mese di novembre attraverso una sorta di mostra mercato dove artisti locali hanno esposto le loro opere, destinando parte del ricavato dalla vendita alla missione di Sololo.


Una esposizione che è visitabile sino al 16 febbraio presso la gelateria Spini di Robbiate e attraverso la quale si può dare un sostegno concreto a questo angolo di mondo, disperato e povero.
https://www.sololo.eu/
S.V.