Robbiate: nonno Fulvio e la petizione per ‘meno compiti’

Chiedere che agli studenti di elementari, medie e superiori vengano assegnati meno compiti a casa. E' il fine della “battaglia” che Fulvio Fontana, nonno 64enne di Robbiate, sta portando avanti ormai da qualche mese, prima con un banchetto a Merate e ora a Robbiate. “Del carico di lavoro mi sono accorto da quando mia nipote ha iniziato le elementari – racconta – Fino alla terza era adeguato, rimaneva il tempo libero nel pomeriggio. Poi è arrivata una maestra più esigente ed è aumentato. La situazione non è migliorata alle medie”. 

Ritenendo che i compiti fossero troppi, nonno Fulvio si è informato per capire cosa prevedesse la Legge in materia. “Ho scoperto che ci sono circolari ministeriali in vigore da tempo e riconfermate negli anni, anche nel 2008, che combaciano con le mie idee e invitano i docenti a limitare i compiti a casa prendendo in considerazione l’importanza del tempo libero degli studenti per fare sport e altre attività”. 
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Da qui la decisione di raccogliere le firme da mandare in Senato accompagnate dalla sua proposta di fare davvero in modo che il carico diminuisca. Nonno Fulvio si è attivato sia con una petizione online attraverso Change.org, sia con gazebo, carta e penna. “Molti genitori parlando sono d’accordo con me, anche se alcuni poi si erano indietro al momento di firmare. Altri invece hanno sottoscritto senza problemi. Qualcuno pensa che io sia contrario ai compiti. Non è così. Chiedo solo di diminuirli, anche perché poi aiutare figli e nipoti a casa non è semplice. Sarebbe meglio che stessero più tempo a scuola nel pomeriggio piuttosto che avere compiti a casa”. 

Al momento nonno Fulvio ha raccolto un centinaio di firme, ma continuerà a farlo i prossimi venerdì fuori dalle scuole di Robbiate dalle 07.30 alle 10.30.
E.Ma.
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