Merate: continua l’azione di sistematica disboscamento. Abbattute numerose piante attorno al lago di San Rocco

Il paese dei balocchi l’avevano colorato di verde. Metteremo a dimora mille alberi nei prossimi cinque anni dicevano gli speakers di ViviAmo Merate. Ma giudicare dai primi mesi c’è da temere che arriveremo al 2029 con mille alberi in meno.
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L’abbattimento sistematico e non incluso nel programma che la Giunta aveva reso noto è avvenuto negli ultimi giorni attorno allo stagno di San Rocco. Un intero filare di piante che secondo anche occhi esperti non erano per niente ammalorate è stato abbattuto.
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I grandi tronchi giacciono a terra in mezzo al fango di un’opera che avrebbe dovuto iniziare e finire in due mesi e che invece è ancora in alto mare. Ma basta proseguire verso via Marconi per accorgersi di un intero boschetto completamente raso al suolo sul pianoro a sinistra della strada che conduce a Cassina Fra’ Martino.
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Anche qui decine di alberi a terra senza che dall’ufficio Ecologia giunga una informativa per rispondere alla sorpresa di quanti passando a piedi notano il disboscamento.

Soltanto un mese fa il responsabile del Suap Carlo Sangalli aveva autorizzato l’abbattimento di ben 53 piante anche di grosse dimensioni nel parco di villa Calchi Novati in fregio a via Principe Falco’. Motivazione? Sono tutte ammalorate. Ma, pur senza alcuna prova, manteniamo il dubbio che sia stato così per tutte le 53 piante. Mettendo a confronto le foto di prima e dopo ci si accorge che enormi pini sono state tagliati. Possibile che fossero tutti malati?
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Ora non resta che attendere il trascorrere dei 90 giorni per verificare se altrettante piante autoctone saranno state messe a dimora nel parco della Villa. Come ha garantito il sindaco Salvioni.
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