Imbersago: ''Il fiume dei sogni" tra intelligenza artificiale e difficoltà concrete

Era il 16 maggio del 2024 quando una frana cancellava un tratto di alzaia che dalla centrale Bertini portava alla conca madre e allo Stallazzo. Sono passati mesi e a dicembre è giunta notizia che Regione Lombardia ha previsto di stanziare 1.543.715,09 euro per il ripristino del dissesto ambientale. Non si ha idea però di quando verranno realizzati i lavori e di conseguenza di quando si potrà tornare a percorre a piedi o in bicicletta quel tratto. Questo preoccupa soprattutto i fruitori dello Stallazzo, un luogo di valore sociale e culturale gestito dalla cooperativa Solleva, che in questo periodo si è ritrovata a vivere una forte crisi.  
ImbersagoStallazzo3.jpeg (458 KB)
Proprio per questo motivo nella serata di venerdì 31 gennaio presso la sala consiliare di Imbersago si è tenuto un evento frutto della mobilitazione del Rotary Club Merate Brianza e dell’Ecomuseo Adda di Leonardo a favore dello Stallazzo. Per aiutare il luogo divenuto per molti una seconda casa, è stato realizzato con l’Intelligenza Artificiale un volume che raccoglie una serie di racconti sull’Adda dal titolo “Il fiume dei Sogni”. Il libro viene offerto a fronte di una donazione a favore dello Stallazzo. 
ImbersagoStallazzo1.jpeg (808 KB)
A idearlo è stato Giorgio Sirtori, a curarlo invece Canzio Dusi, entrambi del Rotary Club. Come spiegato proprio da Dusi, che si è occupato del “prompt” (le indicazioni fornite al programma) e della revisione testi, l’opera è stata generata con ampio utilizzo di strumenti come Chat GPT. All’interno sono state inserite anche delle fotografie (vere) di Massimo Toffetti e una raccolta fotografica storica a cura di Rino Tinelli. Il progetto grafico invece è stato realizzato da Massimo Salomoni
ImbersagoStallazzo2.jpeg (449 KB)
Eleonora Lavelli e Canzio Dusi

Nel corso della serata condotta dalla consigliera Eleonora Lavelli, Dusi ha raccontato di come ha “dialogato” con l’intelligenza artificiale per riuscire a ottenere i racconti. “Ho chiesto per esempio di raccontarmi qualcosa della vita lungo l'Adda ai tempi degli antichi romani, o a quelli di Leonardo. Sono usciti così i racconti. Li ho lievemente rivisti, ma praticamente è stato un copia-incolla”.
Il volume, attualmente stampato in 250 copie, è ordinabile attraverso il sito del Rotary di Merate. 
“Tutto il ricavato andrà allo Stallazzo, che per noi è indispensabile per preservare il territorio. È come un presidio, un posto per ristorarsi, ma anche un centro culturale. Se vai lì sai che puoi chiacchierare con belle persone e ascoltare buona musica. Per questo vogliamo che lo Stallazzo viva”. 
ImbersagoStallazzo6.jpeg (415 KB)
Erika Grandi e Gianfranco Brivio

A sostenere il luogo non è solo il Rotary, ma anche l’Ecomuseo di Leonardo, di cui nel corso della serata si è parlato con il presidente Gianfranco Brivio. “È una struttura sovracomunale nata formalmente nel 2006 che ha tra i propri obiettivi la valorizzazione del il territorio” ha spiegato, illustrando le novità che bollono in pentola. 
ImbersagoStallazzo7.jpeg (414 KB)
L’Ecomuseo infatti si è aggiudicato un bando regionale per dar vita a un percorso di “conoscenza del territorio” grazie al progetto “Identità fluenti. Dalle mappe di comunità al  turismo interattivo” finanziato attraverso l’iniziativa Innovacultura. Lo sviluppo del progetto porterà ad avere cartine interattive attraverso cui si potrà “correre” lungo l’Adda e farsi un’idea delle esperienze che il territorio ha da offrire. Il tutto corredato da interviste e altri contenuti multimediali. “Sarà molto importante – ha proseguito il presidente – perché sappiamo che breve ci sarà Milano-Cortina e si prevede un turismo enorme anche in questo territorio”. Le mappe che verranno realizzate serviranno come strumenti preziosi per celebrare il patrimonio storico, artistico e naturale di ogni comunità, fornendo una piattaforma per condividere le proprie identità, tradizioni e culture uniche. A far parte dell’Ecomuseo infatti sono nove comuni che si affacciano sull’Adda e vanno da Imbersago a Cassano d’Adda. Il progetto si concluderà con la creazione di installazioni d'arte contemporanea realizzate da artisti italiani.
ImbersagoStallazzo9.jpeg (164 KB)
Andrea Beretta

E parlando di territorio, fiume e turismo, ciò a cui si pensa sono i tanti camminatori che vengono a passeggiare lungo la sponda dell’Adda, o quelli che passano poiché stanno facendo un percorso ben più lungo, come il cammino di San Colombano. Questo tradizionale tragitto religioso infatti è tornato a rivivere negli ultimi 15 anni soprattutto grazie alla costituzione dell'associazione europea “The Columban way”, nata nel 2014. Il vicepresidente si questo sodalizio è Andrea Beretta, ex sindaco di Vaprio d’Adda, che ha preso parte alla serata a Imbersago raccontando le attività dell’associazione europea. “Il cammino di San Colombano è lungo più di 5.000 km e attraversa Irlanda, Irlanda del Nord, Cornovaglia, Francia, Germania, Liechtenstein, Austria, Svizzera e Italia” ha spiegato, ricordando che tra i paesi della zona a essere toccati da questo tragitto ci sono anche Calco, Brivio e Imbersago, poiché è ‘toccato’ tutto il Parco Adda Nord. 
ImbersagoStallazzo10.jpeg (279 KB)
Beretta ha illustrato la vita di San Colombano, la storia del cammino che termina a Bobbio, in provincia di Piacenza, ma soprattutto i numeri relativi ai camminatori che ogni anno decidono di intraprendere questa esperienza, anche rapportandoli con quelli del cammino di Santiago De Compostela. “Questo famoso tragitto nel 2022 ha avuto circa 430.000 pellegrini di cui 26.000 italiani. Il turismo sostenibile – il cammino lo è – può rappresentare una risorsa importante per la valorizzazione anche economica del nostro territorio… lo Stallazzo ne è già un concreto esempio” ha spiegato, evidenziato che i camminatori nella maggioranza del casi proseguono per 5-7 giorni e quindi è ragionevole pensare a un’offerta di soggiorno ed enogastronomia, oltre ad eventi culturali o visite guidate di luoghi.
A chiudere la serata è stato l’intervento di Erika Grandi, direttrice della Cooperativa Solleva che ha descritto il presente come un “momento per fermarci e riflettere”. “Dallo scorso 16 maggio non è mai mancato il sostegno istituzionale e non solo” ha detto, ringraziando i sindaci dei Comuni della zona che si sono spesi in favore dello Stallazzo e soprattutto la consigliera Eleonora Lavelli. “Sono convinta che da una calamità possano nascere opportunità e l’incontro di questa sera ne è un esempio”.
E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.