Sicurezza della Stazione di Olgiate Molgora
Egregio Direttore, mi riferisco al recente articolo relativo ai noti atti vandalici di Capodanno presso la stazione di Olgiate Molgora ed alla conseguente denuncia sporta dal Comune ai Carabinieri per inviare un commento come Consigliere comunale di Minoranza.
Tenuto conto che la denuncia di questi fatti oltraggiosi sia un fatto scontato e che quindi sono completamente d’accordo sul fatto che bisogna assolutamente effettuarla, vorrei invece sottolineare che questi episodi si stanno ripetendo con troppa frequenza ed anche in alcuni casi con più violenza, come già ben evidenziato dal vostro giornale.
La cosa che lascia stupiti invece è che non si vede da parte di questa amministrazione una vera volontà di perseguire questi fatti scellerati e questo è dimostrato dal fatto che all’interno dei sottopassaggi le telecamere sono ormai da anni fuori servizio, si attendono i finanziamenti della Regione per mezzo di accesso ai bandi che vengono (come da vs recente articolo) poi regolarmente falliti.
Sono stati effettuati incontri con la Questura, RFI, Provincia, Regione e Trenitalia, ma non si vede alcun risultato, se non qualche presenza in più della Polizia Locale che però non influisce molto su questo problema.
Da parte nostra in qualità di Gruppo di Minoranza abbiamo inviato tempo fa, una lettera ufficiale ai Sindaci dei tre comuni, Olgiate M, Brivio e Calco, che sono di gran lunga i più interessati all’utilizzo di questa stazione ferroviaria sollecitando una comunione d’intenti per rafforzare la richiesta di intervento degli enti superiori, senza però alcuna risposta.
Eppure qualche cosa si potrebbe fare, insieme ad altri sindaci che sulla linea Lecco/Milano hanno sul loro territorio una stazione ferroviaria; si potrebbero organizzare degli incontri programmatici almeno trimestrali per vedere di seguire passo per passo quelle soluzioni che vengono prospettate durante i bla bla degli incontri sporadici fin qui effettuati. Si potrebbe insistere con pervicacia presso RFI, proprietaria delle stazioni, ad operare in modo tale che la sicurezza non venga intesa solo come videosorveglianza ma che si facciano degli investimenti per rendere sicuri gli accessi alla stazione e contrastare l’accesso a coloro che non pagano il biglietto.
Programmare l’installazione di cancelli per la chiusura dei sottopassaggi dopo un certo orario in modo che questi non diventino zona di bivacco e di pericolo per coloro che utilizzano il treno in orari molto periferici del giorno e della notte.
Oltre a ciò si dovrebbe richiedere una presenza fissa dei Carabinieri in queste aree, basterebbe una pattuglia presso le stazioni più a rischio sulla linea Lecco Milano, nelle ore notturne.
Queste sono a mio modesto parere i punti su cui i nostri Sindaci dovrebbero impegnarsi presso le sedi opportune, RFI soprattutto, che non è una società privata ma che fa parte di una delle più importanti Aziende di Stato la quale non dovrebbe guardare al solo profitto ma pensare alla sicurezza ed alla protezione degli utenti che non sono clienti ma persone in carne ed ossa che vanno a lavorare e oltre ad arrivare in orario preferirebbero evitare spiacevoli incontri all’ingresso ed uscita delle stazioni.
Mi fa specie inoltre che Regione Lombardia non faccia pressioni tramite la società TRENITALIA di cui è socia al 50% presso il Ministero dei Trasporti ed RFI affinché si finanzino queste opere di salvaguardia degli utenti e delle aree che ora sembrano in balia di bande eterogenee che spadroneggiano in lungo ed in largo con le loro nefandezze.
Tenuto conto che la denuncia di questi fatti oltraggiosi sia un fatto scontato e che quindi sono completamente d’accordo sul fatto che bisogna assolutamente effettuarla, vorrei invece sottolineare che questi episodi si stanno ripetendo con troppa frequenza ed anche in alcuni casi con più violenza, come già ben evidenziato dal vostro giornale.
La cosa che lascia stupiti invece è che non si vede da parte di questa amministrazione una vera volontà di perseguire questi fatti scellerati e questo è dimostrato dal fatto che all’interno dei sottopassaggi le telecamere sono ormai da anni fuori servizio, si attendono i finanziamenti della Regione per mezzo di accesso ai bandi che vengono (come da vs recente articolo) poi regolarmente falliti.
Sono stati effettuati incontri con la Questura, RFI, Provincia, Regione e Trenitalia, ma non si vede alcun risultato, se non qualche presenza in più della Polizia Locale che però non influisce molto su questo problema.
Da parte nostra in qualità di Gruppo di Minoranza abbiamo inviato tempo fa, una lettera ufficiale ai Sindaci dei tre comuni, Olgiate M, Brivio e Calco, che sono di gran lunga i più interessati all’utilizzo di questa stazione ferroviaria sollecitando una comunione d’intenti per rafforzare la richiesta di intervento degli enti superiori, senza però alcuna risposta.
Eppure qualche cosa si potrebbe fare, insieme ad altri sindaci che sulla linea Lecco/Milano hanno sul loro territorio una stazione ferroviaria; si potrebbero organizzare degli incontri programmatici almeno trimestrali per vedere di seguire passo per passo quelle soluzioni che vengono prospettate durante i bla bla degli incontri sporadici fin qui effettuati. Si potrebbe insistere con pervicacia presso RFI, proprietaria delle stazioni, ad operare in modo tale che la sicurezza non venga intesa solo come videosorveglianza ma che si facciano degli investimenti per rendere sicuri gli accessi alla stazione e contrastare l’accesso a coloro che non pagano il biglietto.
Programmare l’installazione di cancelli per la chiusura dei sottopassaggi dopo un certo orario in modo che questi non diventino zona di bivacco e di pericolo per coloro che utilizzano il treno in orari molto periferici del giorno e della notte.
Oltre a ciò si dovrebbe richiedere una presenza fissa dei Carabinieri in queste aree, basterebbe una pattuglia presso le stazioni più a rischio sulla linea Lecco Milano, nelle ore notturne.
Queste sono a mio modesto parere i punti su cui i nostri Sindaci dovrebbero impegnarsi presso le sedi opportune, RFI soprattutto, che non è una società privata ma che fa parte di una delle più importanti Aziende di Stato la quale non dovrebbe guardare al solo profitto ma pensare alla sicurezza ed alla protezione degli utenti che non sono clienti ma persone in carne ed ossa che vanno a lavorare e oltre ad arrivare in orario preferirebbero evitare spiacevoli incontri all’ingresso ed uscita delle stazioni.
Mi fa specie inoltre che Regione Lombardia non faccia pressioni tramite la società TRENITALIA di cui è socia al 50% presso il Ministero dei Trasporti ed RFI affinché si finanzino queste opere di salvaguardia degli utenti e delle aree che ora sembrano in balia di bande eterogenee che spadroneggiano in lungo ed in largo con le loro nefandezze.
Pierantonio Galbusera, Consigliere di Minoranza del Gruppo “Olgiate Cambia Passo, Golfari sindaco”