Imbersago: cresce l'IMU. "Inevitabile per non tagliare servizi"

Dopo oltre 10 anni di aliquote invariate, il comune di Imbersago si è ritrovato nel 2024 a dover applicare un lieve aumento a specifiche categorie per far quadrare il bilancio del 2025. 
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La maggioranza

A renderlo noto è stato il sindaco Fabio Vergani nella serata di lunedì 23 dicembre in occasione dell’ultimo consiglio comunale dell’anno. Diversi i punti all’ordine del giorno passati all’unanimità e senza particolari discussioni: l’approvazione dello schema di convenzione relativo al conferimento delle funzioni di stazione unica appaltante, l’approvazione della concessione servizio di riscossione del canone unico patrimoniale, del canone di polizia idraulica e della riscossione coattiva delle entrate comunali, l’approvazione della revisione ordinaria delle partecipazioni pubbliche, della programmazione triennale degli acquisti di beni e servizi del triennio 2025-2027 e dell’aliquota Addizionale comunale IRPEF, rimasta invariata allo 0,8%. 

Ci si è soffermati qualche minuto in più invece sull’approvazione della determinazione del valore delle aree fabbricabili ai fini dell’IMU - anno 2025. Il sindaco ha spiegato che è stata applicata una sorta di indicizzazione, prevedendo così un aumento medio del valore delle aree (fabbricabili) di poco meno del 20% rispetto a quanto era stato previsto nel 2014. “Stiamo facendo piccoli aggiustamenti. La nuova legge di bilancio rischia di minare la stabilità finanziaria dei Comuni”. Il punto è stato approvato dall’opposizione, che non ha avuto nulla in contrario rispetto al lieve aumento. Il consigliere Andrea Iocco si è però detto contrario, poco dopo, al momento di approvare le aliquote 2025 dell’Imposta Municipale Unica (IMU), che ha previsto un lieve aumento in due casi.
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L'opposizione

 Le aliquote erano in vigore dal 28 luglio 2014, ha ricordato il sindaco. Ora varieranno quelle sulle abitazioni principali “di pregio”, per cui si passerà dallo 0,5 allo 0,6%, e per seconde case, dallo 0,9% all’1,06%. Queste due manovre dovrebbero generare entrate stimate tra i 30 e 40 mila euro. “Si tratta solo di un piccolo ritocco, necessario ai fini del bilancio” ha precisato il sindaco. Il consigliere Iocco, come anticipato, si è detto contrario, spiegando di non vedere la necessità dell’aumento dato un bilancio di previsione come quello presentato.  
Favorevoli, al momento del voto, gli altri consiglieri di opposizione. 
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La seduta si è chiusa con l’approvazione del bilancio di previsione, dettagliato dal consigliere Giovanni Ghislandi. Prima di lasciare la parola, il sindaco Vergani ha ribadito ancora una volta: “Per sostenere la spesa corrente è indispensabile attingere ad altre risorse. Se non fossimo andati a prenderle avremmo dovuto fare tagli su servizi, e non parliamo di cose superflue ma servizi come assistenza ad anziani, disabili, scuola. Non ce la siamo sentiti di andare a gestire delle economie”. Il bilancio prevede un pareggio a poco più di un milione e 970mila euro. Nel corso dell’illustrazione,  Ghislandi ha evidenziato come il Revisore dei Conti nella sua relazione abbia elogiato la capacità di riscossione del Comune. Anche Ghislandi è entrato nel merito degli aumenti dicendo: “Il bilancio deve essere messo in condizione di migliore equilibro. Quella scelta era l'unica decisione”. Il punto è stato approvato all’unanimità. 
E.Ma.
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