Rapina all’Indian Shopping: “Viviamo nella paura mentre chi ci ha aggredito gira libero. E tanti i danni economici”

“Sto morendo d’ansia e di paura, non dormo: ho paura ad andare in negozio e ho paura per la mia famiglia. Io sono la vittima, la persona che ha subito un danno enorme e che ora vive nel terrore mentre chi ha causato tutto ciò è ancora libero, senza restrizioni né obblighi”. 

È sconfortato, arrabbiato ma soprattutto terrorizzato Wilfred Folia, il marito della titolare dell’Indian Shopping Center che lo scorso venerdì 15 novembre ha subito una rapina a mano armata da parte di un minorenne straniero che, brandendo due lunghi machete, gli ha svuotato il cassetto dei contanti, asportando poco più di 10mila euro frutto del servizio, offerto dal negozio ai propri clienti, di trasferimento di denaro verso paesi stranieri. 
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Diversamente da quanto era stato divulgato inizialmente, di quei soldi non c’è più traccia. I carabinieri di Merate, incaricati delle indagini, avevano individuato il soggetto e recuperato le borse, chiaramente vuote, senza poter restituire nemmeno un euro ai titolari del negozio, che hanno subito anche la “beffa” delle compagnie di trasferimento denaro, che – oltre a pretendere da Indian Shopping il versamento di tutto il maltolto, ancora prima di eventuali rimborsi assicurativi – gli hanno abbassato la soglia del denaro da poter trasferire, con conseguente riduzione degli introiti per il negozio. 

Quella sera, poco dopo le 19, si trovava in negozio in compagnia di un amico che ha assistito a tutta l’azione delittuosa. Ad un certo punto la porta di ingresso che si affaccia sulla centralissima via Manzoni si è spalancata con violenza ed è entrato un giovane, col cappuccio della felpa in testa brandendo due machete. Picchiandoli sul bancone e agitandoli con violenza, il malvivente ha chiesto i soldi e poi si è portato dietro il tavolo, scaraventando a terra la bilancia, aprendo i cassetti e sferrando scudisciate in aria che hanno paralizzato sia il commerciante che l’uomo che si trovava in quel momento seduto vicino alla scaffalatura. Attimi di puro terrore, conclusisi con la fuga del rapinatore lungo via Manzoni e poi via Quintaberta. Subito allertati i carabinieri hanno raccolto la testimonianza dell’uomo, che bene conosceva il delinquente, e sono giunti a individuarlo. Ma del bottino nessuna traccia. 

A seguito dell’accaduto e della sottrazione dei 10mila euro, Western Union e Ria per tre giorni hanno bloccato, per ragioni di sicurezza, la piattaforma. Per poter riprendere a effettuare i trasferimenti di denaro, Wilfred e la moglie hanno dovuto già pagare 4mila euro, accordandosi con una rateazione davvero breve per il residuo ancora dovuto. L’Indian Shopping Center ha subito la contrazione del contante giornaliero e settimanale trasferibile. Infine, il negozio ha appurato, suo malgrado, un notevole calo di clienti nell’orario serale. Evidentemente, molti clienti serali, spaventati per l’accaduto, hanno smesso di recarsi in negozio e quindi, con conseguente ulteriore riduzione del fatturato. 

“Mi sento abbandonato, non c’è nessuno che mi tutela. Io ho subito il danno, lavoro da una vita qui e devo avere paura a stare in negozio. Sono in Italia da tantissimi anni, mi era stata descritta come il paradiso e invece per me è diventata l’inferno”. 
S.V.
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