Parco,Rocca: Pendeggia parla "pro domo sua". A Molgora la stima di tutti

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Gent. le Direttore,
avrei voluto evitare di intervenire pubblicamente nella discussione in atto tra gli enti appartenenti alla Comunità del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone ma alcuni contenuti della lettera del Sindaco di Montevecchia purtroppo mi costringono a farlo.
Mi limiterò quindi alla sola rettifica di qualche accadimento interpretato in versione “pro domo sua” dal collega.
Il percorso di confronto tra amministrazioni è iniziato con un sereno incontro in cui sono stati raccolti spunti, riflessioni, desiderata ed obiettivi che sono confluiti, grazie ad un ottimo lavoro di sintesi da parte dei comuni di Missaglia ed Olgiate, in un documento sugli indirizzi di mandato 2025-2030.
L’operato dell’allora Presidente Molgora è stato elogiato dai più, anche da alcuni dei comuni che poi hanno deciso di fare altre scelte, muovendo delle osservazioni motivate solo su pochi temi poi confluiti negli obiettivi del futuro mandato, come per esempio la necessità di migliorare la comunicazione.
D’altro canto non poteva essere diversamente, avendo sempre la Comunità del Parco, ed il Consiglio di Gestione dove gli operatori agricoli hanno un loro rappresentante, votato all’unanimità, non per senso di responsabilità ma per senso di condivisione di quanto si potesse fare.
Pertanto il riferimento al “cambio di passo cercato da parte di TUTTI” è decisamente non proporzionato alla discussione che si è tenuta, non coerente con la stima, e fiducia, ribadita allora a chiara maggioranza nell’ex Presidente Molgora, non congruente con gli obiettivi di mandato, stilati non come critica ma come tracciato del prossimo quinquennio di lavoro del Parco.
Quanto sopra è stato pure già ribattuto al collega Pendeggia durante uno degli ultimi incontri tenutosi tra Sindaci.
Appare quindi strumentale che la valutazione, del tutto personale, venga riproposta, decontestualizzandola, a mo’ di foglia di fico, all’interno di una missiva in cui si vuole giustificare la propria legittima scelta di non rinnovare il mandato al Presidente uscente.
Ci sarebbe anche da ribattere sui programmi, o non programmi (l’ex Presidente Molgora non ha portato alcun programma ma correttamente risposto, con estremo realismo, competenza e visione, ai temi di mandato che abbiamo posto) dei due candidati, marginalmente nominati per motivare sempre la propria decisione, ma non appassiona nessuno ripetere qui le infinite discussioni che stiamo facendo durante le nostre lunghe riunioni sebbene, citarli così senza riportarli può falsare le valutazioni di chi legge.
È invece decisamente positiva la chiara non opposizione alla ricerca di un terzo nome, nella speranza che non sia un’apertura solo a quel terzo nome, che possa riportare unità di intenti, condivisione e serenità nelle scelte all’interno della Comunità del Parco.
Infine grazie per il puntuale lavoro di informazione che state svolgendo.
Felice Rocca, Sindaco di Osnago
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