Per lo Stallazzo una raccolta firme e l'ipotesi di una passerella

Soci, volontari, sostenitori dello Stallazzo non vogliono arrendersi e accettare supinamente la chiusura del sito di ristoro posto lungo l'Adda a seguito del crollo del giro di affari dovuto alla frana del 16 maggio che impedisce l'arrivo da sud di centinaia di escursionisti.
Così hanno deciso di operare su due fronti.
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Da una parte una raccolta firme per sensibilizzare enti, cittadini, associazioni sulla “causa” dello Stallazzo, il suo ruolo sociale e l'importanza per tutta la comunità della sua prosecuzione nell'attività. Nelle prossime settimane saranno attivate postazioni dove sarà possibile sottoscrivere la petizione e sarà aperta anche una pagina online al medesimo scopo.

CLICCA QUI per il testo della petizione

Dall'altra sul piatto è stata messa una proposta di intervento concreta, immediata e dai costi fattibili. Si tratta di una passerella prefabbricata a scavalco della frana, che consentirebbe a pedoni e ciclisti di aggirare l'ostacolo e arrivare così nuovamente al sito di ristoro.
Una soluzione non definitiva ma semplicemente “tampone” in attesa del ripristino dell'alzaia che tra reperimento fondi e tempi tecnici di progettazione e realizzazione non potrà essere prima di un paio di anni.
Dopo i giorni della tristezza, conseguente la decisione di chiudere Il ristoro stallazzo, è giunto il tempo delle analisi e delle proposte
Il direttivo della Cooperativa Solleva chiede, anche alla luce di proprie consulenze tecniche, la realizzazione di una passerella in grigliato di alluminio o lega di metalli leggeri, da collocare sull'argine esterno del canale settecentesco, ancorata al muro con staffe 
La struttura, realizzata con elementi prefabbricati componibili facilmente reperibili sul mercato, potrebbe avere una larghezza di un metro e mezzo e consentirebbe il transito dei pedoni e delle biciclette accompagnate a mano 
L'ubicazione esterna preserverebbe la struttura dal pericolo di eventuali smottamenti successivi
Il costo della realizzazione risulterebbe notevolmente inferiore rispetto a quanto preventivato per la rimozione della frana 
L'opera non intende sostituirsi al ripristino della alzaia, ma  potrebbe risolvere nell'immediato il problema del transito
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