Brivio: prosegue lo scontro legale tra Comune e ITA Spa
Il comune di Brivio si trova a dover sborsare altri soldi per far fronte a spese legali. Dopo che lo scorso agosto erano già stati spesi 5.325,79 euro e altri 5.325,79 euro per affidare due incarichi distinti agli avvocati Alberto Fossati, Fabio Romanenghi e Cristina Ciarcià dello studio legale associato Fossati/Andena/Romanenghi di Milano per far fronte a due ricorsi presentati dalla proprietà del ristorante la Sosta di Cisano Bergamasco e dalla Lighters Srl per motivi differenti , altri 8.885 euro sono stati recentemente spesi.
Negli scorsi giorni infatti la Giunta si è riunita per approvare l’autorizzazione al sindaco Federico Airoldi per la costituzione in giudizio per resistere avverso il ricorso in appello proposto da I.T.A. Spa.
Si tratta di una questione che si trascina ormai da qualche anno. Nel novembre del 2019 la società aveva già fatto ricorso e richiesto l’annullamento del diniego di permesso di costruire rilasciato dall’Ufficio Tecnico e nel 2020 la Giunta aveva già autorizzato il sindaco a costituirsi in giudizio per resistere al ricorso contro il Comune e l’ente Parco Regionale Adda Nord.
Nel 2023 la sentenza emanata dal TAR aveva respinto il ricorso e aveva condannato la parte ricorrente al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune. A marzo del 2024 però veniva notificato al Comune il ricorso in appello avanti al Consiglio di Stato presentato dal legale rappresentante dell' I.T.A. Spa, con richiesta di annullamento o riforma del della sentenza del TAR. Alla luce di questo la Giunta ha approvato l’autorizzazione al sindaco a costituirsi e ad affidare 8.885 euro al responsabile dell’Area Tecnica al fine di affidare l’incarico a un legale.
Nel corso della medesima riunione, la Giunta ha approvato anche un prelievo di 6.800 euro dal Fondo di Riserva di Cassa. Il prelievo è stato dettato dalle richieste degli uffici comunali, che necessitavano risorse per fronteggiare spese di: incarico legale per difesa del Comune nel giudizio in appello avanti al Consiglio di Stato, avverso sentenza del TAR Lombardia; incarico legale per assistenza del Comune in eventuale costituzione in giudizio in materia contrattuale avverso fornitore; copertura spesa per assistenza legale prestata in relazione a un determinato procedimento. “Tenuto conto che le spese per gli incarichi legali sopra dettagliati vengono cosi riepilogate: - Appello avanti al Consiglio di Stato euro 8.881,60; - Costituzione in giudizio avverso fornitore euro 1.459,12; - Procedimento n. 2971 Procura della Repubblica euro 1.459,12. Per un totale complessivo di euro 11.799,84” si legge nelle premesse. Sono stati prelevati solo 6.800 euro poiché a bilancio di previsione, nel capitolo “Spese per liti, arbitraggi e risarcimenti” erano già disponibili 5.063,15 euro. Ora in totale ci saranno 11.863,15 euro. Dopo tale prelievo, il fondo di riserva di cassa, presenta una disponibilità di 8.618,10 euro.
Negli scorsi giorni infatti la Giunta si è riunita per approvare l’autorizzazione al sindaco Federico Airoldi per la costituzione in giudizio per resistere avverso il ricorso in appello proposto da I.T.A. Spa.
Si tratta di una questione che si trascina ormai da qualche anno. Nel novembre del 2019 la società aveva già fatto ricorso e richiesto l’annullamento del diniego di permesso di costruire rilasciato dall’Ufficio Tecnico e nel 2020 la Giunta aveva già autorizzato il sindaco a costituirsi in giudizio per resistere al ricorso contro il Comune e l’ente Parco Regionale Adda Nord.
Nel 2023 la sentenza emanata dal TAR aveva respinto il ricorso e aveva condannato la parte ricorrente al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune. A marzo del 2024 però veniva notificato al Comune il ricorso in appello avanti al Consiglio di Stato presentato dal legale rappresentante dell' I.T.A. Spa, con richiesta di annullamento o riforma del della sentenza del TAR. Alla luce di questo la Giunta ha approvato l’autorizzazione al sindaco a costituirsi e ad affidare 8.885 euro al responsabile dell’Area Tecnica al fine di affidare l’incarico a un legale.
Nel corso della medesima riunione, la Giunta ha approvato anche un prelievo di 6.800 euro dal Fondo di Riserva di Cassa. Il prelievo è stato dettato dalle richieste degli uffici comunali, che necessitavano risorse per fronteggiare spese di: incarico legale per difesa del Comune nel giudizio in appello avanti al Consiglio di Stato, avverso sentenza del TAR Lombardia; incarico legale per assistenza del Comune in eventuale costituzione in giudizio in materia contrattuale avverso fornitore; copertura spesa per assistenza legale prestata in relazione a un determinato procedimento. “Tenuto conto che le spese per gli incarichi legali sopra dettagliati vengono cosi riepilogate: - Appello avanti al Consiglio di Stato euro 8.881,60; - Costituzione in giudizio avverso fornitore euro 1.459,12; - Procedimento n. 2971 Procura della Repubblica euro 1.459,12. Per un totale complessivo di euro 11.799,84” si legge nelle premesse. Sono stati prelevati solo 6.800 euro poiché a bilancio di previsione, nel capitolo “Spese per liti, arbitraggi e risarcimenti” erano già disponibili 5.063,15 euro. Ora in totale ci saranno 11.863,15 euro. Dopo tale prelievo, il fondo di riserva di cassa, presenta una disponibilità di 8.618,10 euro.
E.Ma.