Brivio: chiesti 2 annullamenti di ordinanze di demolizione. Oltre 10mila € di spese legali

Il Comune di Brivio lo scorso maggio aveva ordinato al ristorante la Sosta di Cisano Bergamasco, in qualità di proprietario dell’immobile situato in parte a Cisano e in parte a Brivio, la demolizione di costruzioni senza titolo ricadenti su aree di demanio pubblico dello Stato e collocate sulla sponda sinistra del fiume Adda, oltre che il ripristino dello stato dei luoghi.

Alla fine di luglio, a distanza di poche settimane, la proprietà ha presentato ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale di Milano chiedendo l’annullamento previa sospensione dell’ordinanza. Nei giorni scorsi la Giunta ha quindi dovuto riunirsi per approvare l’autorizzazione al primo cittadino a costituirsi in giudizio per resistere avverso il ricorso. Inoltre, con determina del 9 agosto, l’Ufficio Tecnico ha conferito l’incarico professionale agli avvocati Alberto Fossati, Fabio Romanenghi e Cristina Ciarcià dello studio legale associato Fossati/Andena/Romanenghi di Milano – per un totale di 5.325,79 euro – per le fasi di studio della controversia, la fase introduttiva del giudizio, la fase istruttoria e fase cautelare.
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Il municipio di Brivio
Ed è ai medesimi legali che – per altri 5.325,79 euro – è stato affidato l’incarico di difesa contro il ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale eseguito anche da un’altra società, la Lighters Srl, che a inizio agosto ha chiesto l’annullamento previa sospensione di un’ordinanza di demolizione di opere edilizie risalente al marzo del 2022 e l’annullamento dell’accertamento di inottemperanza della stessa, risalente allo scorso luglio, che prevedeva inoltre un’ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’area di sedime. 

Anche per questo caso la Giunta, riunitasi lo scorso 6 agosto, ha autorizzato il sindaco Federico Airoldi a resistere in giudizio in nome e per conto del Comune di Brivio.
E.Ma.
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