Olgiate: vandali strappano cinque tricolori appesi per le celebrazioni IV Novembre

Neanche la ricorrenza del IV Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ha fermato la stupidità e il disprezzo dei giovani vandali che a Olgiate Molgora nel fine settimana appena trascorso hanno strappato, gettato in terra o fatto sparire le bandiere dell’Italia che gli Alpini del gruppo di Olgiate e Calco avevano appeso ai due monumenti ai caduti in vista della celebrazione di lunedì mattina, appunto 4 novembre. 
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Con amarezza e dispiacere, ad accorgersene lunedì è stato subito l’ex presidente del gruppo, Marco Panzeri, che insieme alle altre Penne Nere lo scorso giovedì si era prodigato per appendere le bandiere in viale Sommi Picenardi e in via Vallicelli. Venerdì le bandiere erano ancora appese, poiché qualcuno è passato e le ha viste. Poi lunedì la triste scoperta. 
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Il cestino accanto al monumento ai caduti di via Vallicelli lunedì mattina
Due bandiere sono sparite dal monumento di viale Sommi Picenardi, davanti all’ex biblioteca, e tre dal monumento di via Vallicelli a San Zeno, dove spesso vengono ritrovate bottiglie di alcolici, rifiuti e, una volta, persino una coperta. Poco prima della celebrazione una delle bandiere è stata ritrovata gettata a terra, tutta appallottolata e sporca. Delle altre è stata notata l’assenza. 
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Il monumento di via Valicelli
Al di là del costo dei tricolori, ciò che ha più infastidito i presenti è stato l’atto, già spiacevole di per sé, ma ancor più per il momento in cui è avvenuto: proprio quando si ricordano gli uomini caduti in guerra mentre combattevano per ottenere la libertà e pace di cui oggi beneficiano anche quelle stesse persone che hanno compiuto lo spregevole gesto. 
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Il monumento di viale Sommi Picenardi
Nell’unico cestino posto accanto al monumento è stata ritrovata una bottiglia di vodka e l’amministrazione non ha dubbi sul fatto che probabilmente ad aver strappato i tricolori è stato un gruppetto di adolescenti solito venire a bere e passare del tempo appartato attorno al monumento. Non vi è comunque certezza assoluta di questo, né c’è modo di risalire ai colpevoli del gesto poiché le telecamere che erano state installate nella zona sono state distrutte tempo fa e da allora non sono ancora state sostituite.
E.Ma.
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